Firmato il decreto che stanzia 114 milioni di euro per l’adeguamento antincendio scuole. Entro 12 mesi l’aggiudicazione dei lavori ed il 20% in anticipo
Al via il Piano per l’adeguamento antincendio nelle scuole: il Ministero della Pubblica Istruzione (Miur) ha comunicato di aver firmato il decreto che stanzia 114 milioni di euro per 2.267 edifici scolastici presenti sul territorio nazionale.
Il decreto stanzia le risorse per i prossimi 3 anni; i 114 milioni costituiscono una prima tranche dei fondi attraverso cui ottenere la certificazione antincendio, ai quali seguiranno altri investimenti, al fine di garantire la sicurezza dei nostri istituti e quindi dei nostri ragazzi.
Gli Enti locali che beneficeranno di queste risorse avranno 12 mesi di tempo per aggiudicare i lavori di adeguamento alla normativa antincendio e potranno richiedere subito, all’atto del finanziamento un anticipo del 20% dei fondi.
Termini adeguamento antincendio degli edifici scolastici
Ricordiamo, inoltre, che in riferimento ai termini per l’adeguamento antincendio degli edifici scolastici, la norme prevede che dal 1° gennaio 2019 tutte le scuole dovrebbero essere dotate della SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) antincendio e rispettare le disposizioni del decreto del 1992 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) o, in alternativa, del decreto 7 agosto 2017 (Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività scolastiche), non essendo stata ufficializzata alcuna proroga.
Il decreto Semplificazioni, di recente convertito nella legge 12/2019, non ha approvato, infatti, l’emendamento iniziale che disponeva la proroga dei termini per l’adeguamento della normativa antincendio.
Adeguamento antincendio: le indicazioni prioritarie
Il decreto 21 marzo 2018 recante: “Applicazione della normativa antincendio agli edifici e ai locali adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado, nonché agli edifici e ai locali adibiti ad asili nido” definisce i livelli di priorità programmatica, ossia:
Indicazioni prioritarie per le scuole
Per l’adeguamento antincendio delle scuole, i livelli di priorità programmatica sono:
- livello di priorità A – osservanza delle disposizioni del dm 26 agosto 1992 relative a: impianto elettrico di sicurezza; sistemi di allarme; estintori; segnaletica di sicurezza; norme di esercizio
- livello di priorità B – osservanza delle disposizioni dm 26 agosto 1992 relative a: spazi per esercitazioni; spazi per depositi; spazi per l’informazione e le attività parascolastiche; spazi per servizi logistici; impianti fissi di rivelazione e/o di estinzione degli incendi
- livello di priorità C – le restanti disposizioni del decreto ministeriale
Le attività di adeguamento potranno essere realizzate secondo le suddette indicazioni, in alternativa, con l’osservanza delle norme tecniche del dm 3 agosto 2015 (come integrato dal dm 7 agosto 2017) e fatti salvi gli obblighi stabiliti dagli artt. 3 e 4 del dpr 151/2011 e l’integrale osservanza del ddm 26 agosto 1992
Indicazioni prioritarie per egli asili nido
Per l’adeguamento antincendio degli asili, i livelli di priorità programmatica sono:
- livello di priorità A – osservanza delle disposizioni del dm 16 luglio 2014 relative a: servizi di sicurezza; illuminazione di sicurezza; estintori; allarme acustico; segnaletica di sicurezza; organizzazione e gestione della sicurezza antincendio; informazione e formazione antincendio
- livello di priorità B: impianti elettrici per il sezionamento di emergenza; servizi di sicurezza
- livello di priorità C: le restanti disposizioni del decreto ministeriale
Le attività di adeguamento degli asili nido potranno essere effettuate secondo le citate indicazioni, fermo restando gli obblighi stabiliti dagli artt. 3 e 4 del dpr 151/2011 e l’osservanza delle misure di sicurezza antincendio di cui all’art. 6, lettera a), del dm 16 luglio 2014.
Le indicazioni, inoltre, potranno essere utilizzate dai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco per impartire prescrizioni graduali e graduate, in presenza della rilevazione di carenze o lacune negli adempimenti inseriti nei diversi livelli di priorità dal decreto.
In allegato, la tabella con il riparto delle risorse tra le Regioni che hanno individuato gli interventi prioritari da finanziare.
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Fonti: BibLus-net