Durante l’evento in streaming sono stati presentati il portale dei Comitati di garanzia, online da oggi, e il protocollo siglato con le ministre per le Pari opportunità e per la Pa, Elena Bonetti e Fabiana Dadone, intervenute all’iniziativa. Bettoni: “L’emergenza sanitaria ha inasprito le disuguaglianze preesistenti”

ROMA – È un no immediato a ogni forma di violenza sulle donne quello emerso durante il convengo promosso dalla Rete nazionale dei Comitati unici di garanzia in occasione della Giornata internazionale dedicata al tema. Nel corso dell’evento, che si è svolto in collegamento streaming sul sito dell’Inail, sono stati presentati il nuovo portale dei Cug, online da oggi, e il protocollo contro le violenze e le molestie, siglato con i ministeri per le Pari opportunità e per la Pubblica amministrazione, finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei fenomeni di violenza nei luoghi di lavoro e tra le mura domestiche. Al convegno hanno partecipato le ministre per le Pari opportunità e la Pa, Elena Bonetti e Fabiana Dadone, il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, e il direttore generale, Giuseppe Lucibello. Tra i relatori, la Consigliera nazionale di Parità, Franca Bagni Cipriani, le presidenti dei Cug dell’Inail e della Corte dei Conti, Antonella Ninci e Oriana Calabresi, e Aldo Morrone, direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano.
 
I Cug come antenne per rilevare gli episodi di violenza nella Pa. Il protocollo contro le violenze e le molestie intende ottimizzare il ruolo dei Comitati quali “antenne” per la percezione dei fenomeni di violenza di genere nelle amministrazioni. Il documento prevede azioni finalizzate a fare emergere e recepire le segnalazioni di violenza di genere. Tra queste, iniziative formative per i dipendenti, una casella di posta elettronica dedicata al ricevimento di segnalazioni, un numero telefonico dedicato e il coinvolgimento di figure quali il Nucleo di ascolto organizzato o la Consigliera di fiducia. I Cug aderenti al protocollo si impegnano, inoltre, a fornire alle vittime informazioni e indicazioni immediate sui centri antiviolenza.
 
Online il portale dei Comitati. Promosso dal Dipartimento della funzione pubblica, il nuovo sito è stato realizzato per fornire servizi alle amministrazioni e ai Cug e per consentire ai dipendenti pubblici o a qualsiasi cittadino di informarsi sugli strumenti messi a disposizione dalla normativa nazionale per favorire il benessere organizzativo, la parità di genere, il rispetto delle diversità e le pari opportunità.  Oltre alla parte pubblica, il portale ha una parte privata, dove amministrazioni e Comitati si registrano per poter usufruire dei servizi, tra cui la compilazione dei format con le informazioni che gli uffici del personale sono tenuti a fornire ai Cug affinché questi possano redigere la loro relazione entro il 30 marzo di ogni anno. Sulla parte pubblica ampio spazio a notizie e informazioni, con una sezione dedicata alla newsletter curata dalla Rete dei Comitati e una riservata alle Faq.
 
Dadone: “La problematica della violenza di genere ha avuto un incremento durante il lockdown”. “Durante la fase pandemica, il lavoro da remoto, introdotto in maniera massiccia all’interno della Pa, ha avuto degli effetti pesanti sulle donne – ha spiegato la ministra per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone – anche se ci ha permesso, già in corso di regolamentazione della disciplina del lavoro agile, di riuscire a correggere la rotta per evitare che si ripetano situazioni come quelle che si sono create durante il lockdown. La problematica della violenza di genere – ha sottolineato – ha avuto anche un incremento durante questi mesi complicati, nei quali abbiamo dovuto chiedere alle persone di rimanere a casa. Questo è un campanello d’allarme importante, che riguarda un problema ancora molto presente nella quotidianità di alcune famiglie”.
 
Bonetti: “Il presidio di comunità che rappresentate può svolgere un ruolo straordinario”.
“Oggi il tema di un contrasto effettivo alla violenza contro le donne non può prescindere da un’azione di sistema di tutela e promozione della parità di genere e di inclusione delle diversità”, ha aggiunto la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti. “Ciò significa costruire nell’ambito della Pa e di tutte le componenti del Paese percorsi di concretezza fattivi con una visione nuova, che valorizzi l’esperienza al femminile in tutti i contesti, a partire da quello lavorativo. Non si stratta di difendere i diritti delle donne per le donne – ha spiegato – ma di promuovere una visione di società inclusiva della multidimensionalità umana che comprende le differenze di genere. Il presidio di comunità che voi rappresentate può svolgere un ruolo straordinario”.
 
Bettoni: “Da sempre l’Inail si impegna nel contrasto alle discriminazioni”. “L’adesione al protocollo da parte dell’Istituto si presenta del tutto in linea con l’attività dell’Inail, da sempre impegnato affinché sui luoghi di lavoro si incentivi il contrasto alle discriminazioni di genere, razza, origine etnica, orientamento sessuale, religione, lingua, età e disabilità, con lo scopo di rafforzare la tutela nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, che ha ricordato anche il Piano delle azioni positive 2020-2022 predisposto dal Cug dell’Inail il 6 ottobre scorso con l’obiettivo di “mettere in campo azioni di miglioramento del benessere organizzativo e di prevenzione dei fenomeni di violenza e molestia sui luoghi di lavoro”.
“L’emergenza sanitaria – ha aggiunto – ha inasprito una situazione di disuguaglianza di genere preesistente e allarmante, evidenziando il rapporto tra violenza domestica di genere e mondo del lavoro. Per questo, è indispensabile rendere più solido il network di energie e competenze e rafforzare la rete di dialogo per creare un gruppo solidale e unito, che sostenga le donne nella loro vita professionale e personale”.
 
Lucibello: “L’obiettivo è il rinnovamento culturale”. “Bisogna fare in modo che l’azione di tutti noi sia improntata a un cambio di paradigma e di cultura – ha sottolineato il direttore generale dell’Istituto, Giuseppe Lucibello. “Noi dovremo costruire un modello giuridico di organizzazione e di correlazione tra datore di lavoro e dipendente, e dobbiamo fare in modo che i luoghi di lavoro siano i luoghi in cui si raccolgono esigenze e problematiche e che si faccia una vera prevenzione.
A questo proposito – ha aggiunto – si potrebbe proporre l’inserimento della formazione relativa alla prevenzione di molestie e violenze nella formazione obbligatoria per i lavoratori. Credo che l’Inail sia il luogo giusto – ha concluso – per cogliere con la sensibilità giusta queste esigenze. Da tempo la ricerca è proiettata sulle tematiche di genere”.
 
Ninci: “La Rete è un network in crescita costante che oggi riunisce circa 200 enti”. A tracciare un quadro della vita e delle attività della Rete nazionale dei Comitati è stata la presidente del Cug dell’Istituto, Antonella Ninci. “La Rete è nata dal collegamento spontaneo tra i Cug, ed oggi è un network in crescita costante che riunisce circa 200 enti anche molto diversi tra loro. L’importanza di fare rete – ha spiegato – consiste, innanzitutto, in un sistema di valori condivisi, nella cultura diffusa del miglioramento continuo, nella cooperazione e nella condivisione. Durante l’emergenza legata al Covid-19 – ha aggiunto – la Rete ha continuato ad operare e ha elaborato un programma a sostegno delle persone, con un impegno particolare per la solidarietà e la prevenzione, il contrasto e il supporto nei casi di violenza domestica”.

Guarda il video del convegno “In rete contro la violenza”

Programma “In rete contro la violenza” (.pdf – 2,40 mb)

Fonte: INAIL