Un intervento si sofferma sulla formaldeide nel quadro delle normative comunitarie per la protezione dei lavoratori e dei cittadini. Cosa dicono le norme europee per lavoratori e consumatori?
Benchè la formaldeide sia una sostanza riconosciuta come sostanza cancerogena non è semplice, ad esempio a causa del largo impiego di resine derivate dalla formaldeide nelle produzioni di manufatti e rivestimenti, comprendere con precisione tutte le possibili fonti di esposizione.
Riguardo a questa sostanza il nostro giornale ha presentato recentemente alcune novità normative, ad esempio con riferimento alla Direttiva (UE) 2019/983 del 5 giugno 2019 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. E ha ricordato anche le modifiche apportate agli Allegati XLII (Elenco di sostanze, miscele e processi) e XLIII (Valori limite di esposizione professionale) nel decreto legislativo n. 81/2008 con la pubblicazione del Decreto interministeriale 11 febbraio 2021.
Al di là di queste novità normative, ci soffermiamo oggi su un approfondimento sulla formaldeide nel quadro delle normative comunitarie con la presentazione di un intervento che si è tenuto a “ CANC – TUM 2020”, un workshop sui cancerogeni occupazionali, e sui tumori che ad essi conseguono, organizzato da Asur Marche n.3 a Civitanova Marche Alta il 19 febbraio 2020.
Questi gli argomenti trattati nell’articolo:
- Formaldeide: pericoli, rischi, lavoratori e quadro regolamentare
- Formaldeide: revisione dei rischi, raccomandazioni e consumatori
Formaldeide: pericoli, rischi, lavoratori e quadro regolamentare
L’intervento “La formaldeide nel quadro delle normative comunitarie per la protezione dei lavoratori e dei cittadini”, a cura di Augusto Di Bastiano ( ECHA – Risk Management I) si sofferma innanzitutto sui pericoli e sui rischi della formaldeide (FA).
Riprendiamo dalle slide una immagine relativa ai pericoli ricordando che la formaldeide “è sottoposta a classificazione armonizzata dal 01/01/2016”:
Si ricordano alcuni ambiti di lavoro a maggior rischio di esposizione:
- “Settore medico, veterinario, funebre
- Tecnici di laboratorio
- Industria chimica e industria del legno
- Lavoratori professionali”.
Tuttavia la formaldeide può essere presente in tutti gli ambienti di vita e di lavoro e le sorgenti possono essere diverse: materiali da costruzione, mobili, manufatti in legno, carte da parati, pavimentazioni, tessili, prodotti per pulizia casa, detersivi, adesivi, pitture, ….
Questo il quadro regolamentare europeo per i lavoratori:
- Direttiva 2004/37/EC (direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni – CMD)
- Direttiva (UE) 2019/983 di modifica della direttiva CMD che introduce limiti di esposizione professionale (binding OEL) per la formaldeide: 0.37/mg/m3 – 0.3 ppm – 8 hr TWA; 0.74 mg/m3 – 0.6 ppm STEL.
In particolare per la formaldeide è previsto un periodo transitorio di 5 anni (fino all’11 luglio 2024) con un valore limite di 0,62 mg/m3 o 0,5 ppm per i settori sanitari, funerario e dell’imbalsamazione.
Formaldeide: revisione dei rischi, raccomandazioni e consumatori
Si indica poi che l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) ha proposto una revisione dei rischi per lavoratori.
In particolare l’’ECHA ha formulato “un parere su richiesta della CE, sulla efficacia delle misure comunitarie esistenti per protezione dei lavoratori esposti a formaldeide (Luglio 2019)
- “alcuni settori industriali (es. chimico e legno) hanno adottato misure volontarie per l’adeguamento della esposizione dei lavoratori ai valori limite (OEL) per la formaldeide già prima del 2019.
- Miglioramenti tecnici nei luoghi di lavoro (con relativi investimenti) sono necessari in alcuni settori per garantire il rispetto dei limiti
- I limiti potrebbero non essere rispettati per i settori non inclusi negli accordi volontari (in particolare PMI) e per i lavoratori professionali
- Lavoratori autonomi fuori del campo di applicazione della direttiva CMD”.
Queste le raccomandazioni (ECHA):
- “Ri-valutare ulteriormente l’esposizione a FA per i lavoratori dei settori non coperti dagli accordi volontari in particolare PMI dove è utilizzata formaldeide e sostanze che rilasciano formaldeide.
- Effettuare campagne di valutazione dell’ esposizione a FA per lavoratori professionali e autonomi a rischio e valutare le migliori misure di RM disponibili per ridurre i rischi (es. restrizione in REACH)
- Coinvolgere i settori industriali ad estendere gli accordi volontari al maggior numero possibile di settori produttivi incoraggiando lo scambio di informazioni e le buone prassi”.
Il documento poi riporta anche il quadro regolamentare europeo per i consumatori:
- Regolamento (EU) 2018/675 del 2/5/2018 di modifica delle appendici all’allegato XVII del regolamento REACH – Include la formaldeide (%) tra le sostanze di cui al punto 28 allegato XVII del regolamento REACH. Dal 1/12/2018 è proibita l’immissione sul mercato e l’uso di miscele contenenti formaldeide in concentrazione ≥0.1% w/w
- Regolamento (EU) 2018/1375 del 10/10/2018 di modifica delle appendici all’allegato XVII del regolamento REACH – Include limiti massimi per alcune sostanze CMR nei tessuti per uso abbigliamento e altri tessuti che possono venire a contatto con la pelle umana. Il limite per la FA è di 75 mg/kg (punto 72 allegato XVII di REACH)
- Richiesta della Commissione Europea ad ECHA di preparare una proposta di restrizione sulla formaldeide nelle miscele e articoli per uso consumatori ai sensi dell’articolo 68 del regolamento REACH”.
Rimandiamo alla lettura delle proposte di restrizione e delle criticità evidenziate in relazione all’opinione del Comitato per la valutazione dei rischi (RAC) e il Comitato per l’analisi socioeconomica (SEAC).
Riprendiamo dal documento una tabella che mostra le eventuali alternative all’uso del gruppo di resine urea-formaldeide (UF):
Veniamo alle considerazioni conclusive dell’autore:
- “Il quadro regolamentare europeo per la formaldeide è vasto e complesso. Esso riflette l’utilizzo in vasta scala della sostanza e copre sia i rischi per i lavoratori che quelli per i consumatori
- I rischi per i lavoratori sono regolamentati dalla direttiva CMD ai sensi della quale è stato introdotto un limite di esposizione professionale obbligatorio
- I rischi per i consumatori sono regolamentati dal regolamento REACH nell’ambito della restrizione. La restrizione si applica già alle miscele ed ai tessili.
- Per gli articoli ad uso dei consumatori è in fase di valutazione una proposta di restrizione che prevede un limite di emissione. La conclusione di questo processo è prevista per il 2021”.
Scarica la normativa di riferimento:
Il link all’Agenzia ECHA per consultare le novità relative a norme, restrizioni e consultazioni.
Fonti: Puntosicuro.it, ECHA, Gazzetta ufficiale