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Esempi di infortuni tratti da Suva: un infortunio avvenuto durante lo scarico di alcune lastre di marmo. Un lavoratore rimane schiacciato da una lastra di tre tonnellate. La dinamica dell’incidente, le riflessioni sulle cause e le regole di prevenzione.

Molti degli incidenti raccolti dal sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi e correlati all’uso di veicoli pesanti riguardano le problematiche connesse con lo scarico e carico delle merci. E “ Imparare dagli errori”, la rubrica di PuntoSicuro dedicata al racconto e all’analisi degli infortuni lavorativi, si è soffermata più volte sui rischi correlati al carico, scarico e trasporto delle merci.

Oggi si soffermiamo ancora su questo tema ma con riferimento ad una scheda di un infortunio – dal titolo “Schiacciato da una lastra di marmo” – pubblicata sul sito di Suva, istituto svizzero per l’assicurazione e la prevenzione degli infortuni, e correlata alla campagna elvetica “ Visione 250 vite”. La scheda racconta di un infortunio mortale avvenuto durante lo scarico di alcune lastre di marmo: un lavoratore perde la vita perché schiacciato da una lastra pesante 3 tonnellate.Il caso
Due autotrasportatori stanno trasportando con un semirimorchio alcune “lastre di marmo a una ditta che lavora materiali lapidei. Parcheggiano il veicolo davanti alla ditta, salgono sul pianale di carico e allentano le catene con le quali sono fissate le lastre sulla rastrelliera”.
Per prima cosa “scaricano le lastre a sinistra della rastrelliera e per scaricare le altre devono girare il semirimorchio. Il primo autotrasportatore sale sul pianale di carico.
Durante la manovra il camion si sposta dalla piazzola antistante alla strada e sale su un marciapiede in forte pendenza. La ruota posteriore destra si abbassa di 25 cm e questo fa rovesciare il carico”. L’autotrasportatore sul pianale di carico non ha via di scampo e rimane schiacciato da una lastra di marmo di tre tonnellate.

Perché l’incidente è avvenuto?
La scheda di Suva indica che:
1. “le catene che tenevano ferme le lastre non sono state tese nuovamente prima della manovra. Il carico non è stato messo in sicurezza prima di girare il semirimorchio. In questa situazione tutte le persone coinvolte avrebbero dovuto dire subito STOP” e fermare i lavori;


2. contro ogni regola l’autotrasportatore “sale sul pianale di carico (zona pericolosa)”;
3. “prima della manovra l’autista non verifica se le lastre sono in condizioni di sicurezza”.


Dunque, riepilogando, questi sono i principali fattori causali dell’infortunio:
– “il carico non è in condizioni di sicurezza durante la manovra del camion;
– un autotrasportatore sale sul pianale di carico e si trova nella zona di pericolo”.

Prevenzione
Per favorire la prevenzione degli infortuni correlati all’attività degli autotrasportatori, con particolare riferimento al carico e scarico della merce, la scheda propone degli approfondimenti tratti dal documento “ Sette regole vitali per gli autotrasportatori”.

Ricordiamo brevemente le regole:
1. Rispettare le regole della circolazione e le pause
2. Bloccare le ruote del veicolo
3. Aggancio e sgancio in sicurezza
4. Fissaggio corretto del carico (regola rilevante per il caso in questione)
5. Proteggersi dalle cadute dall’alto
6. Uso corretto delle attrezzature
7. Utilizzare i dispositivi di protezione.

Riguardo alla quarta regola, la regola rilevante in questo caso, riprendiamo brevemente alcuni suggerimenti, come contenuti nel documento “Sette regole vitali per gli autotrasportatori. Vademecum”.

Quarta regola – Mettiamo sempre in sicurezza il carico in modo che non possa cadere, ribaltarsi o scivolare:
– “Lavoratore: metto in sicurezza il carico durante le fasi di carico, trasporto e scarico;
– Superiore: stabilisco regole chiare su come il carico deve essere messo in sicurezza durante le fasi di carico, trasporto e scarico. Fornisco le attrezzature di lavoro necessarie”.

La scheda indica che se la merce non è messa in sicurezza, “c’è il rischio che l’intero carico o parti di esso possano spostarsi improvvisamente. Il pericolo è che qualcuno venga travolto o seppellito dalla merce”. Ma i lavoratori “hanno conoscenze sufficienti sulla messa in sicurezza del carico”? E si dispone di materiale “sufficiente e integro per la messa in sicurezza del carico”?

Si sottolinea che bisogna prestare la “massima attenzione al controllo e alla manutenzione degli accessori di aggancio e degli altri ausili. Garantirne la manutenzione stabilendo un apposito piano”.

Oltre al controllo dell’integrità delle attrezzature di lavoro è poi necessario operare da una postazione sicura.

Infatti “durante le operazioni di carico e scarico delle merci bisogna sempre scegliere una postazione sicura”. E durante i lavori in quota “i dipendenti devono essere equipaggiati contro le cadute dall’alto. I dipendenti non devono essere colpiti dalla caduta, dal ribaltamento o dallo spostamento accidentale dei carichi”.

Riportiamo infine alcune indicazioni relative ai dispositivi di protezione individuale:
– “l’uso dei guanti è obbligatorio durante le operazioni di carico e scarico, durante l’imbracatura dei carichi e il fissaggio e l’allentamento dei dispositivi di sicurezza del carico;
– se per le attività di carico e scarico si impiega una gru, bisogna anche indossare il casco di protezione;
– se si prevede la presenza di altri veicoli, bisogna indossare gli indumenti ad alta visibilità (minimo un gilet)”.

N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono comunque essere utili per tutti i lavoratori.

Suva, “ Schiacciato da una lastra di marmo”, dinamica di un incidente correlata alla campagna elvetica “Visione 250 vite” (formato PDF, 855 kB).

Suva, “ Sette regole vitali per gli autotrasportatori. Vademecum”, aprile 2014 (formato PDF, 1.42 MB).

Fonti: SUVA, Puntosicuro.it