Le misure di intervento e prevenzione dei rischi per i cassieri dei supermercati e la valutazione economica dell’intervento.
Pubblichiamo un recente factsheet prodotto dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’ Inail che riporta indicazioni sulla prevenzione ergonomica nei supermercati.
Impatto economico della prevenzione ergonomica nei supermercati
Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA), i disturbi muscolo-scheletrici costituiscono una delle patologie lavorative più diffuse nei 27 Stati Membri dell’Unione Europea. A livello europeo, il 25% dei lavoratori soffre di mal di schiena e il 23% lamenta dolori muscolari. Il 62% dei lavoratori dichiara di svolgere operazioni ripetitive con gli arti superiori (mani e braccia) per un tempo pari a un quarto dell’orario di lavoro; il 46% lavora in posizioni stancanti ed il 35% si occupa di movimentazioni di carichi pesanti. È un problema trasversale a tutti i settori di attività economica con un’incidenza maggiore per l’agricoltura e le costruzioni. I disturbi muscolo-scheletrici costituiscono un problema importante anche dal punto di vista economico a causa dei costi notevoli sia diretti (spese assicurative, mediche e amministrative) sia indiretti (dovuti ad una riduzione della produttività).
L’evoluzione normativa, intervenuta tra il 2008 e il 2009, ha determinato un incremento delle denunce effettuate all’INAIL, relativamente a tali patologie, come si evince dal rapporto INAIL. Nel periodo 2005-2009, i casi denunciati sono passati infatti dai 7.926 del 2005 ai 16.593 nel 2009 (+109%).
IL SETTORE DEL COMMERCIO E LA FIGURA PROFESSIONALE DEI CASSIERI
Nel settore della grande distribuzione, la figura professionale dei cassieri ha ottenuto, negli ultimi anni, un’attenzione crescente. Il settore del commercio, che tradizionalmente è stato contraddistinto da problematiche infortunistiche di minore entità rispetto ad altri settori, è attualmente uno dei più colpiti, pur distinguendosi dalla gravità e dalla maggiore esposizione dei settori dell’agricoltura e dell’edilizia.
I fattori di rischio sono rappresentati da:
> movimenti ripetuti degli arti superiori;
> posture incongrue;
> microclima;
> ritmi;
> organizzazione del lavoro.
Diversi studi epidemiologici hanno evidenziato, negli addetti alle casse dei supermercati, una prevalenza di patologie muscolo-tendinee degli arti superiori maggiore rispetto a quella attesa nella popolazione generale, delineando la necessità di introdurre misure di prevenzione per il contenimento del rischio.
MISURE DI INTERVENTO E PREVENZIONE: LA RIPROGETTAZIONE DEL POSTO-CASSA
Da quando si sono diffusi gli ipermercati, spesso inseriti nell’ambito di grandi centri commerciali, l’attività dei cassieri è diventata sempre più specializzata e i ritmi di lavoro sempre più elevati. Le postazioni-cassa dei grandi supermercati sono state progettate per semplificare l’accesso dei clienti e per ridurre al minimo la permanenza nell’area antistante la cassa attraverso l’inserimento di tapis roulant per il trasporto della merce e di scanner per la registrazione dei codici a barre. Si è tenuto conto anche della manipolazione del denaro e della percezione di efficienza da parte del cliente, trascurando, spesso, i parametri ergonomici che garantirebbero al lavoratore un minore sforzo a carico del sistema muscolo-scheletrico.
Le misure di prevenzione per il contenimento del rischio dovrebbero essere considerate già in una fase di progettazione della postazione di lavoro (Prevention Through Design – PTD). Un recente studio ha preso in considerazione un nuovo prototipo di cassa (Avantgarde, Cefla Arredamenti Group, Imola), che, pur rispettando le indicazioni fornite dalla norma UNI EN ISO 14738:2009, introduce una innovazione, rappresentata da una ruota posizionata tra le aree di scarico dei prodotti, che facilita l’attività del cassiere il quale non necessariamente dovrà spingere manualmente i prodotti verso la zona di scarico.
Tale studio ha dimostrato che l’uso della ruota comporta una riduzione del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei cassieri e riduce i tempi di esecuzione delle attività di cassa, comportando di conseguenza un incremento del tempo da dedicare alle pause.
L’esposizione al rischio per i movimenti ripetitivi degli arti superiori è stata valutata con la Check List OCRA (Occupational Ripetitive Action) e con l’OCRA Index, i cui valori individuano una fascia di rischio intrinseco alla postazione oggetto di studio. La Check List OCRA considera la ripetitività delle azioni, la forza, la postura incongrua, i periodi di recupero e fattori complementari specifici del lavoro esaminato. Il livello di rischio si distingue in: accettabile, molto lieve, lieve/medio, elevato.
La Check List OCRA, per questo prototipo di cassa, ha dimostrato un rischio minore quando la ruota è attiva rispetto al non utilizzo della stessa.
La riduzione del carico biomeccanico e il risparmio di tempo registrati grazie all’uso della ruota possono tramutarsi in un duplice beneficio economico per l’azienda: la riduzione dello sforzo comporterà un minor rischio di contrarre patologie da sovraccarico biomeccanico e, a sua volta, minori costi diretti e indiretti connessi alla malattia.
D’altro canto, la riduzione dei tempi di esecuzione dell’attività potrebbe incrementare il tempo delle pause, aumentando quindi il benessere psicofisico del lavoratore o aumentare la produttività dello stesso.
LA VALUTAZIONE ECONOMICA DELL’INTERVENTO DI PREVENZIONE
Gli interventi ergonomici, effettuati in azienda al fine di migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, possono essere valutati sotto diversi punti di vista svolgendo valutazioni economiche che permettano di esplicitare costi e benefici conseguenti all’intervento. Le ripercussioni dell’intervento ergonomico si registreranno sul rendimento dell’azienda poiché:
> lavoratori più sani producono di più;
> meno malattie comportano meno assenze per malattia, costi inferiori e meno interruzioni del processo produttivo;
> apparecchiature e ambienti di lavoro ottimali comportano maggiore produttività, una qualità migliore e meno rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori.
Impatto economico della prevenzione ergonomica nei supermercati
Fonti: Inail, Puntosicuro.it