Il progetto multimediale di l’ANMIL per promuovere la cultura della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, in vista della Giornata internazionale della donna: i video delle 8 storie.
Alla conferenza stampa, coordinata dalla giornalista e curatrice delle storie Luce Tommasi, prendono parte oltre al Presidente nazionale ANMIL Zoello Forni e al Vicepresidente nazionale ANMIL e coordinatore della Commissione Pari opportunità Debora Spagnuolo: il Ministro per le Disabilità, Erika Stefani (online); la Presidente della Commissione Lavoro del Senato, la Sen. Susy Matrisciano; la Presidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, On. Debora Serracchiani (videomessaggio); il Presidente INAIL, Franco Bettoni; il Fotoreporter curatore del progetto, Riccardo Venturi e la videomaker Arianna Massimi; l’esperto statistico, Franco D’Amico; il Direttore centrale Prevenzione INAIL, Ester Rotoli.
Sono presenti anche delle protagoniste che hanno reso possibile questo progetto: Rachele Azzarone (neo laureata in medicina e con problemi sulla prosecuzione dei Master universitari a causa del lockdown), Liana Berishvili (medico geriatra ospedaliero, georgiana, oggi trasferita in una residenza pubblica per anziani), Emilia Boi (artigiana, titolare di un laboratorio di pelletteria), Nadia Ciardiello (lavoratrice ATA in una scuola di Anagni che ha contratto il Covid sul posto di lavoro), Elisabetta Ciuffo (lavoratrice in una ASL e si occupa di malati con problemi psichici), Serena Esposito (giovane agente immobiliare), Justyna Putek (cameriera polacca di Irish Pub finita in cassa integrazione) e Dalila Sahnoune (badante italo marocchina di un ragazzo con gravi disabilità, con contratti a tempo determinato).
A causa della pandemiala condizione delle donne nel mondo del lavoro è fortemente peggiorata, fino a far diventare le lavoratrici le più sacrificabili e sacrificate. Infatti, quando si è trattato di decidere nelle case degli italiani, all’interno della coppia, chi dovesse restare a casa a prendersi cura dei figli e delle persone con disabilità, non ci sono stati dubbi: le donne sono state le prime ad essere scelte per smartworking, cassa integrazione o licenziate non appena possibile.
Eppure, proprio le donne ‘predilette’ dal virus Sars Cov-2nel contagio, sono state quelle che più degli uomini hanno saputo resistergli e superarlo.
Quest’anno, dunque, l’ANMIL ha voluto rendere omaggio alle donne che hanno continuato a lavorare per contribuire a resistere in questa pandemia, dedicando loro questo progetto in grado di guardare attraverso i loro occhi, il significato e i risvolti di una malattia che, nel 2020, stando ai dati INAIL relativi ai contagi Covid legati all’attività lavorativa, ha colpito in totale nel nostro Paese 131.000 lavoratori, di cui 91.000 donne (70%) e 40.000 uomini (30%), e ne sono deceduti 423, di cui 71 donne (17%) e 352 uomini.