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Pubblicate da Suva le regole vitali di sicurezza per il settore delle costruzioni metalliche, d’acciaio e per i lavori di forgiatura dei metalli. Focus sulle misure di prevenzione per trasportare le lastre di vetro.

Suva, istituto svizzero per l’assicurazione e la prevenzione degli infortuni, ha pubblicato nel mese di aprile 2014 una nuova raccolta di regole vitali, correlate alla campagna “ Visione 250 vite”, dedicate, in questo caso, all’attività dei metalcostruttori.
Con metalcostruttori dobbiamo intendere quei lavoratori che fabbricano e montano diversi tipi di costruzioni in metallo. Specializzati nel settore delle costruzioni metalliche, d’acciaio o in lavori di forgiatura dei metalli, possono realizzare ad esempio porte, finestre, scale, telai e rivestimenti per macchinari, strutture portanti in acciaio per padiglioni e ponti, …
Tutte attività che comportano diversi rischi per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e che necessitano dunque di procedure e di regole per migliorare la sicurezza e ridurre il numero degli incidenti che avvengono ogni anno.

Ricordiamo che le “ regole vitali” di Suva si rivolgono con un linguaggio chiaro direttamente ai lavoratori e ai superiori e si accompagnano a pubblicazioni (vademecum) con intenti didattico-formativi: mostrano come istruire correttamente i lavoratori impartendo, per ciascuna regola vitale, una breve lezione.

Queste le regole contenute nel documento di Suva dal titolo “Sette regole vitali per i metalcostruttori. Vademecum”:

Prima regola – Ci proteggiamo dalle cadute dall’alto:
– Lavoratore: se c’è un pericolo di caduta, dico STOP! Per prima cosa metto in sicurezza il lato aperto e lavoro con attrezzature adeguate;
– Superiore: per i lavori in quota metto in sicurezza gli accessi e i posti di lavoro. Non tollero le soluzioni improvvisate”.

Seconda regola – Controlliamo i ponteggi ogni giorno:
– “Lavoratore: salgo solo su ponteggi sicuri. Elimino immediatamente i pericoli oppure avviso il superiore e i colleghi;
Superiore: al primo utilizzo controllo i ponteggi e gli accessi e poi lo faccio ogni giorno. Elimino immediatamente i pericoli”;

Terza regola – Lavoriamo solo su tetti e superfici di copertura resistenti alla rottura:
– “Lavoratore: sui tetti che non sono completamente resistenti alla rottura lavoro solo dopo aver adottato efficaci misure di protezione;
– Superiore: faccio in modo che le postazioni di lavoro sui tetti si trovino su superfici resistenti alla rottura. Se non è così, adotto efficaci misure di protezione”.

Quarta regola – Manovriamo correttamente le gru industriali e imbrachiamo i carichi in modo sicuro:
– “Lavoratore: senza istruzioni non manovro le gru e non imbraco alcun carico;
– Superiore: alla guida delle gru industriali metto solo personale appositamente addestrato. Istruisco il personale su come imbracare i carichi”.

Quinta regola – Trasportiamo le lastre di vetro in condizioni di sicurezza:
– “Lavoratore: trasporto le lastre di vetro solo con le attrezzature previste a tale scopo. Rispetto le regole di sicurezza;
– Superiore: faccio in modo che il personale disponga di adeguate attrezzature”.

Sesta regola – Ci proteggiamo dai fumi di saldatura:
– “Lavoratore: utilizzo correttamente l’impianto di aspirazione e ventilazione e uso i respiratori prescritti;
– Superiore: verifico se i lavoratori utilizzano correttamente l’impianto di aspirazione e ventilazione e se indossano i respiratori come prescritto”.

Settima regola – Ci proteggiamo dall’eventuale presenza di polveri di amianto:
– “Lavoratore: eseguo i lavori con i materiali contenenti amianto solo se sono state adottate le necessarie misure di protezione e se ho ricevuto precise istruzioni al riguardo;
– Superiore: negli edifici costruiti prima del 1990 verifico se c’è amianto e stabilisco le necessarie misure di protezione”.
Segnaliamo a questo proposito che in Svizzera l’impiego dell’amianto è vietato già dal 1989. Mentre riguardo all’Italia ricordiamo, a livello normativo, la legge 27 marzo 1992 n. 257, “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”.

Per un breve approfondimento ci soffermiamo sulla quinta regola (“Trasportiamo le lastre di vetro in condizioni di sicurezza”), in quanto effettivamente il trasporto di lastre di vetro è un’attività particolarmente pericolosa. Un’attività in cui, ad esempio, spesso si sottovaluta la “la fragilità del vetro float” (così chiamato dal nome del procedimento di fabbricazione messo a punto in Gran Bretagna alla fine degli anni ’50).

Il documento di Suva riporta alcune indicazioni per rendere il trasporto delle lastre più sicuro:

– telai da trasporto: “il telaio deve essere costruito in modo tale che la lastra di vetro poggi possibilmente sull’asse mediano del telaio; l’angolo di inclinazione della lastra di vetro deve essere di circa 8°; il telaio deve essere provvisto di dispositivi antiribaltamento (ad es. cinghie fissate al telaio); il telaio deve essere dotato di punti di ancoraggio che consentono il sollevamento in sicurezza della merce per mezzo della gru o del carrello elevatore; sul telaio deve essere indicata la portata massima consentita”;
– telaio per trasporto su ruote: “gli appoggi per le lastre di vetro devono essere disposti in modo tale che il baricentro si trovi sempre tra le ruote, anche con le rotelle di guida girate all’interno; non muovere il telaio trasversalmente su una superficie con dislivelli (pericolo di ribaltamento); usare il telaio con ruote solo su superfici piane, prive di buche o dislivelli; ill telaio deve essere dotato di un freno di stazionamento”;
– movimentazione dei telai da trasporto: “quando con la gru si trasporta della merce sul telaio nessuno deve trovarsi al di sotto del carico sollevato; effettuare gli interventi di manutenzione sui telai solo quando sono completamente vuoti, ossia senza lastre”;
– sollevatori a ventosa: “il sollevatore a ventosa è dotato di un dispositivo che emette un segnale di avvertimento in caso di calo di pressione; applicare il sollevatore a ventosa sempre nel baricentro della lastra di vetro; per ruotare lastre di vetro di grandi dimensioni usare gli attrezzi giusti (ad es. ventosa manuale e fune); mettere le lastre in verticale partendo sempre dal lato più corto; per il trasporto di lastre pesanti utilizzare ulteriori dispositivi di sicurezza (ad es. cinghie di fissaggio); sui cantieri usare solo i sollevatori a ventosa muniti di un secondo dispositivo di presa ad accoppiamento geometrico o con doppio serbatoio di riserva del vuoto e valvola di sicurezza”.

E, per concludere, si sottolinea l’importanza di controllare che i telai da trasporto e i sollevatori a ventosa siano usati correttamente e che nessuno venga a trovarsi al di sotto delle lastre di vetro sollevate.

N.B.: Ricordiamo che i riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà elvetica e che la gestione della sicurezza in cantiere presenta alcune differenze tra Svizzera e Italia, ad esempio riguardo alla terminologia o ai diversi ruoli individuati dalla normativa. Tuttavia i suggerimenti indicati rimangono di utilità per tutti i lavoratori.

Fonti: SUVA, Puntosicuro