Una lista di controllo di Suva è dedicata alle presse idrauliche con alimentazione manuale. I pericoli principali, la postazione di lavoro, le condizioni delle presse, la manutenzione e i dispositivi di comando e di protezione.
Per comprendere come le presse siano attrezzature di lavoro ad alto rischio di infortuni, è sufficiente rileggere i vari articoli della rubrica “ Imparare dagli errori” dedicati in questi anni proprio agli incidenti con le presse.
A confermare questi rischi sono poi le diverse pubblicazioni di Suva, istituto svizzero per l’assicurazione e la prevenzione degli infortuni, che dopo aver parlato dei pericoli delle presse per stampaggio a iniezione e delle presse pneumatiche ed elettriche, ha pubblicato nel 2014 una nuova edizione della lista di controllo sulle presse idrauliche.
In “Lista di controllo – Presse idrauliche con alimentazione manuale” si ricorda che nonostante i dispositivi di sicurezza, “ogni anno le presse provocano numerosi infortuni con conseguente mutilazione alle dita”.
Questi i pericoli principali:
– “schiacciamento delle dita durante la fase di chiusura dell’utensile;
– lesioni provocate dall’uso degli utensili e dalle corse di prova;
– malattie causate da posture scorrette o dal rumore”.
Raccogliamo alcune indicazioni dalle domande presenti nella lista di controllo, con particolare riferimento alla postazione di lavoro e alle condizioni della macchina.
Riguardo alla postazione di lavoro si segnala che:
– la zona attorno al posto di lavoro deve essere priva di pericoli. Ad esempio con un “ pavimento non scivoloso e senza ostacoli” e con spazio sufficiente per l’operatore (in un’immagine si suggerisce di “prevedere uno spazio libero di almeno 800 mm per consentire all’operatore sufficiente libertà di movimento”);
– la postazione di lavoro deve poter essere allestita secondo le esigenze individuali del lavoratore. Ad esempio in riferimento a sedile regolabile, braccioli e poggiapiedi;
– nei locali di lavoro esposti a rumore intenso che non può essere ridotto con misure tecniche il personale deve disporre di protettori auricolari idonei. E deve usarli.
Veniamo invece alla pressa e riportiamo un elenco di possibili misure di sicurezza:
– i dispositivi di comando devono essere in buono stato ed essere protetti dall’avvio accidentale. Ad esempio con riferimento alla presenza di un “pedale con custodia di protezione” e un “comando a due mani con tasti protetti da collarino o riparo”;
– deve essere stata adottata una misura per “impedire l’inserimento delle mani nella zona di pericolo dell’utensile in fase di chiusura”. E questo “vale per tutti i tipi di applicazione della pressa, ossia: lavori di inserimento manuale, tranciatura su un nastro di lamiera, corse di prova” (in un’immagine si indica che nella tranciatura di strisce di lamiera con utensile schermato, sarebbe “possibile usare anche una barriera immateriale di tipo ‘floating blanking’, a risoluzione ridotta”);
– le presse idrauliche da officina devono essere messe in sicurezza correttamente. Il documento di Suva riporta, a questo proposito, indicazioni per la velocità di corsa o relative alla leva manuale ad azione mantenuta (dispositivo ‘uomo morto’) e al dispositivo di arresto di emergenza;
– i dispositivi di protezione “devono essere tutti in ottime condizioni e perfettamente funzionanti”;
– deve essere possibile montare e regolare in condizioni di sicurezza gli utensili della pressa;
– “con l’utensile chiuso o con limitazione della corsa a massimo 6 mm” deve essere impossibile “l’inserimento delle dita nella zona di pericolo dell’utensile in fase di chiusura”;
– con la barriera immateriale attiva deve essere impossibile accedere alla zona di pericolo con le dita dal basso, dall’alto o lateralmente;
– si deve fare in modo “di non poter accedere alla zona di pericolo dell’utensile in fase di chiusura anche dai lati o dalla parte posteriore”;
– gli utensili e le altre parti in movimento della macchina (rinculo del pestello, dispositivo di avanzamento, ecc.) non devono rappresentare un pericolo.
La lista si sofferma sulla sicurezza del comando a due mani e riporta alcuni specifici requisiti:
– “i pulsanti devono essere disposti in modo da dover essere azionati con entrambe le mani (non con la mano e il gomito dello stesso braccio);
– la distanza tra i pulsanti e la zona di pericolo deve essere tale da impedire di raggiungere la zona di pericolo con le dita durante la fase di azionamento e dopo aver rilasciato i pulsanti;
– entrambi i pulsanti devono essere azionati entro 0,5 secondi;
– la pressa si arresta se uno dei pulsanti viene rilasciato”.
Come in tutte le schede di Suva, una parte delle domande sono rivolte alla verifica dell’organizzazione di lavoro, della formazione e del rispetto dei comportamenti sicuri individuati.
Dopo aver ricordato quali documenti devono essere presenti in azienda, la lista di controllo segnala che le regole di sicurezza da rispettare devono essere visibili anche accanto alla macchina.
Inoltre la pressa e soprattutto i suoi dispositivi di sicurezza “vengono sottoposti a manutenzione regolare”?
In particolare la pressa “viene regolata da una persona che è stata formata a tale scopo e che è in possesso di adeguate conoscenze”?
Infine è necessario che gli operatori siano istruiti sull’uso corretto della pressa e che i superiori controllino e impongano il rispetto delle regole.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i lavoratori.
Suva, “ Lista di controllo – Presse idrauliche con alimentazione manuale”, versione aprile 2014
Fonti: SUVA, Puntosicuro.it