piattaforme
Indicazioni e procedure relative alla gestione delle emergenze durante l’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato. Il recupero da terra, la mancanza di energia, il recupero con l’uso dei comandi della macchina d’uso e con l’uso di DPI di discesa.

In merito alla gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro il D.Lgs. 81/2008 indica che il datore di lavoro ha l’obbligo di programmare gli interventi, prendere i provvedimenti e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro (articolo 43). Devono anche essere presi i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati (articolo 45).

Con riferimento a quanto richiesto dal Testo Unico, un elemento da prendere in considerazione nella redazione di un Piano Operativo di Sicurezza (POS) relativo all’esecuzione di lavori in quota con l’utilizzo di una piattaforma di lavoro mobile elevabile (PLE) è la redazione del piano di emergenza e di soccorso che preveda specifiche procedure per il recupero degli occupanti della piattaforma di lavoro in caso di emergenza.

Per parlare della gestione delle emergenze durante l’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato facciamo riferimento al documento realizzato da Inail Direzione regionale per le Marche – con la collaborazione di IPAF ( International Powered Access Federation) – intitolato “ PLE nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri temporanei o mobili”.

Il documento ricorda innanzitutto che se “un rapido soccorso dell’operatore o di altri occupanti la piattaforma” che per qualsiasi ragione non possono azionare i comandi posti sulla piattaforma, può evitare gravi conseguenze o aggravare la situazione”, è indispensabile che quando viene utilizzata una piattaforma di lavoro sia “sempre presente almeno un altro lavoratore che sappia eseguire le manovre di emergenza e possa allertare il servizio di primo soccorso in caso di necessità”.
La normativa tecnica (EN 280) riguardante i requisiti tecnici e le misure di sicurezza per le PLE indica che le piattaforme di lavoro mobili elevabili “devono essere dotate di un sistema di emergenza sostitutivo idoneo (per esempio una pompa a mano, un’unità di alimentazione secondaria, valvole di abbassamento per gravità) per garantire che, in caso di guasto all’alimentazione elettrica, la piattaforma di lavoro possa essere riportata in una posizione dalla quale sia possibile scendere senza pericoli, tenendo conto della necessità di manovrare la piattaforma lontano da ostruzioni. La posizione dei comandi del sistema di emergenza deve essere facilmente accessibile da terra. Le istruzioni per l’uso del sistema di emergenza sostitutivo devono essere posizionate vicino ai relativi comandi”.

Dopo aver ricordato che le modalità di recupero della piattaforma di lavoro da terra possono differire da tipologia a tipologia di macchina e l’importanza della formazione (anche con riferimento all’ accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012), il documento si propone di fornire al datore di lavoro una linea guida per definire le procedure per il recupero degli occupanti la piattaforma di lavoro.

Riportiamo ad esempio alcune indicazioni relative alla procedura per il recupero di emergenza con l’uso dei comandi della macchina:
– individuazione degli addetti al recupero a terra della piattaforma di lavoro e definizione dei loro compiti e responsabilità: “il numero degli addetti dovrà essere sufficiente a coprire eventuali turni di lavoro e l’estensione del cantiere. Dovrà essere impedito che in un cantiere possa essere utilizzata una piattaforma senza che sia presente almeno una persona in grado di assistere e prestare i primi soccorsi all’operatore e che non conosca le manovre di emergenza della macchina. Il nominativo o i nominativi di chi è addetto al recupero, i compiti e le responsabilità dovranno essere inseriti nel POS”;
– informazione, formazione e addestramento degli addetti al recupero: pur ricordando che le istruzioni per effettuare le manovre di emergenza “sono contenute nel manuale d’uso fornito dal fabbricante e posizionate anche vicino ai relativi comandi di emergenza presenti sulla macchina”, è necessaria la formazione e l’addestramento degli addetti;
– modalità di effettuazione delle manovre di emergenza e redazione della procedura: se in molti casi “è sufficiente far riferimento al manuale di istruzione fornito con la macchina”, in altri casi “sarà necessario integrare le istruzioni in una procedura specifica allegata al POS e distribuita in copia agli addetti alle emergenze che tenga conto della particolarità del luogo di lavoro e della tipologia di lavoro eseguito. Ad esempio, nel caso che in cantiere sussistano dei rischi di intrappolamento della piattaforma di lavoro o dell’operatore, dovrà essere valutato questo rischio e tenerne conto nella redazione della procedura”. La necessità di recupero da terra della piattaforma di lavoro elevabile “si può presentare nei seguenti casi: malore dell’operatore (operatore svenuto); mancanza di energia”.

Vengono riportati a questo punto precisi esempi di procedura per il recupero di emergenza (che devono comunque “essere integrati tenendo conto delle modalità di effettuazione delle manovre di emergenza contenute nel manuale dello specifico modello di macchina”) con riferimento a:
– recupero da terra;
– mancanza di energia (macchine con energia ausiliaria d’emergenza);
– recupero manuale da terra per assenza di energia: procedura di discesa di emergenza a gravità; procedura di recupero della piattaforma da terra con pompa a mano.

Ad esempio riguardo alla procedura di discesa di emergenza a gravità relativa al recupero manuale da terra per assenza di energia si ricorda che “sulle macchine a sviluppo verticale o a pantografo generalmente è previsto il recupero a terra della piattaforma di lavoro semplicemente azionando un comando che agisce direttamente sulla valvola posizionata sul cilindro di sollevamento. Azionando la valvola l’olio defluisce lentamente e la piattaforma scende a terra a velocità controllata e molto lenta”. Il documento si sofferma in particolare su: procedura di recupero d’emergenza e abbassamento della piattaforma (“controllare il percorso di spostamento piattaforma e verificare se sono presenti ostacoli che possono impedire l’abbassamento della piattaforma o che possono esser urtati dalla piattaforma durante l’abbassamento. Tenere in considerazione la posizione della piattaforma di lavoro estensibile, se presente. Azionare il comando manuale di abbassamento della piattaforma fino a portare la piattaforma di lavoro a terra. Rimanere a distanza di sicurezza durante la fase di discesa della piattaforma”).

Per concludere segnaliamo che il documento dell’Inail riporta anche la “procedura per il recupero di emergenza con l’uso di DPI di discesa”, con riferimento a quanto contenuto nel volume “Sistemi di protezione contro le cadute – campi di applicazione dispositivi e tecniche – manuale d’uso” a cura di Marco Vallesi.
In particolare si analizza e si descrive:
– la dotazione del sistema per il recupero dell’infortunato tramite l’uso di dispositivi di soccorso;
– la scelta del kit o dei componenti da assemblare consigliati per l’uso nelle PLE;
– la preparazione del kit;
– l’analisi delle possibili circostanze definite “emergenza” e loro gestione;
– le procedure operative relative a autoevacuazione, salvataggio statico verso il basso e salvataggio autonomo.

Qui potete scaricare l’opuscolo: http://schumperlin.com/area-riservata/

Fonte: Puntosicure e INAIL Marche