Pubblicato dall’Inail un quaderno tecnico per i cantieri temporanei o mobili dedicato ai ponteggi fissi. La classificazione e la scelta dei ponteggi. Il contenuto del libretto a corredo del ponteggio e le risposte alle domande più frequenti.
L’ Inail ha pubblicato diversi Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili, brevi opuscoli che hanno l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e migliorare le misure di prevenzione contro i rischi professionali fornendo informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida.
In particolare i Quaderni sono rivolti a coloro che operano nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili e rappresentano un “agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese”.
Il Quaderno tecnico su cui ci soffermiamo oggi è intitolato “Ponteggi fissi” ed è realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT). In particolare l’opuscolo è a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT).
Il Quaderno Tecnico – che fa riferimento ad una linea di ricerca relativa alle “problematiche delle PMI dei cantieri temporanei o mobili riguardanti l’evoluzione legislativa e normativa connessa all’innovazione tecnologica” – ricorda che l’utilizzo dei ponteggi come opera provvisionale di servizio alla costruzione è ormai consolidato e diffuso. E i ponteggi possono essere impiegati anche come sistemi di protezione collettiva per i lavoratori che effettuano attività in copertura “a condizione che, per ogni singola realizzazione e a seguito di una adeguata valutazione dei rischi, venga eseguito uno specifico progetto del ponteggio”.
Quali sono i ponteggi preferibili?
Il documento segnala che nell’ambito delle tipologie di ponteggio presenti sul mercato “sono da preferire i modelli con telaio parapetto con montaggio dal basso. Essi vengono montati dal piano inferiore e garantiscono la massima sicurezza quando il lavoratore sale al livello superiore riducendo drasticamente la possibilità di caduta dall’alto dello stesso durante la fase di montaggio e smontaggio”.
I ponteggi fissi – continua l’opuscolo – sono dunque utilizzati nella realizzazione di lavori edili e di ingegneria civile “nei quali c’è il rischio di caduta dall’alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto a un piano stabile)” e vengono classificati in tre classi di carico secondo le circolari ministeriali (Circolari Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 85/78, 44/90 e 132/91). Inoltre la norma UNI EN 12811-1: 2004 introduce altre tre classi di carico oltre a quelle indicate nelle suddette circolari, per un totale di sei classi di carico.
Indicativamente “la classe di carico di un ponteggio fisso indica l’entità del carico di servizio che deve essere considerata sugli impalcati dello stesso ai fini delle verifiche di progetto”. In particolare il libretto a corredo del ponteggio “indica le Condizioni massime di carico di servizio cioè l’entità del carico e il numero di impalcati da caricare”.
Nel documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, sono presenti tabelle con la classificazione secondo le circolari ministeriali ed esempi relativi alle “condizioni limiti di impiego e istruzioni per tutti gli schemi tipo”.
Dopo aver ricordato che gli elementi dei ponteggi “debbono riportare impresso il marchio del fabbricante, a rilievo o a incisione e comunque in modo visibile e indelebile”, si affronta anche il tema delle indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio.
Scelta, montaggio, uso e smontaggio devono essere sempre eseguiti nel pieno rispetto del D.Lgs 81/08 e del libretto a corredo di ogni ponteggio.
Si ricorda che il libretto contiene:
– “copia dell’autorizzazione alla costruzione e all’impiego rilasciata al fabbricante dal Ministero del Lavoro;
– stralcio della relazione tecnica del ponteggio comprendente: calcolo secondo varie condizioni di impiego; istruzioni per le prove di carico; istruzioni per il montaggio, l’impiego e lo smontaggio; schemi-tipo per i quali non sussiste l’obbligo di calcoli ulteriori da parte della ditta installatrice, con l’indicazione dei massimi sovraccarichi applicabili, dell’altezza e della larghezza massime realizzabili”.
Si sottolinea poi che qualora il ponteggio “debba essere realizzato secondo schemi geometrici diversi da quelli tipo e/o sollecitato con carichi differenti da quelli previsti nel calcolo (anche in relazione alla presenza di tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature e alla differente posizione degli ancoraggi), deve essere previsto un nuovo progetto secondo le istruzioni approvate nell’autorizzazione e riportate nel libretto”.
Un immagine nel documento riporta i “requisiti principali dimensionali dei ponteggi fissi non in legno stabiliti dal D.Lgs 81/08”.
Come scegliere il ponteggio?
La scelta del ponteggio relativo ad una specifica realizzazione dipende chiaramente “dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi. Essa deve essere effettuata in relazione alla tipologia di lavorazione da fare (manutenzione o costruzione) e alla complessità, all’estensione e alla geometria dell’opera da servire. Il ponteggio, di conseguenza, verrà scelto in base alle classi di carico, alla tipologia degli elementi costruttivi costituenti lo stesso e a tutti i requisiti geometrici e prestazionali riportati nel libretto d’uso e manutenzione”.
Rimandando ad altro articolo l’approfondimento degli aspetti relativi all’uso, al montaggio e smontaggio dei ponteggi fissi, riprendiamo, per concludere, una selezione di alcune risposte a “domande poste frequentemente” (Frequently Asked Questions, FAQ).
D. Un ponteggio fisso, per essere commercializzato in Italia, di che cosa ha bisogno?
R. Un ponteggio fisso deve essere autorizzato ai sensi dell’art. 131 del D.Lgs 81/08 e s.m.i..
D. Un ponteggio, per essere commercializzato in Italia, deve essere marcato UNI EN 12810 e UNI EN 12811?
R. Non necessariamente. L’unico obbligo attualmente vigente in Italia è l’autorizzazione ministeriale.
D. Un ponteggio fisso deve essere marcato CE?
R. No, in quanto non esiste una direttiva di prodotto.
D. Un ponteggio fisso commercializzato in Italia deve possedere altra marcatura?
R. Si, il marchio del fabbricante, ai sensi dell’art. 135 del D. Lgs 81/08 e s.m.i., impresso a rilievo o a incisione e comunque in modo visibile e indelebile.
D. Un ponteggio fisso è un dispositivo di protezione collettiva contro le cadute dall’alto?
R. Il ponteggio è un’opera provvisionale di accesso e di servizio e, nello stesso tempo, è anche un dispositivo di protezione collettiva qualora possegga i requisiti dimensionali e le caratteristiche di resistenza adeguate per tener conto delle particolarità della superficie di lavoro, delle azioni trasmesse dai lavoratori in caso di appoggio, caduta, scivolamento, rotolamento o urto contro lo stesso.
D. Un ponteggio può essere utilizzato come dispositivo di protezione collettiva contro le cadute dall’alto per i lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi non necessariamente sull’ultimo impalcato del ponteggio?
R. Si, purchè per ogni singola realizzazione e a seguito di adeguata valutazione dei rischi venga eseguito uno specifico progetto del ponteggio firmato da ingegnere o architetto abilitato ( Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 29/2010).
D. Oltre che alla presenza dell’autorizzazione e al progetto a cosa bisogna prestare la massima attenzione prima di installare un ponteggio?
R. Alla struttura alla quale viene fissato il ponteggio, al sistema di ancoraggio e alla superficie di appoggio.
L’indice del documento:
1. Denominazione
2. Documenti di riferimento
3. Cosa sono
4. Destinazione d’uso
5. Classificazione
5.1 Classificazione in base alle classi di carico
5.2 Classificazione in base agli elementi costruttivi
6. Marcatura
7. Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio
7.1 Scelta
7.2 Montaggio
7.3 Uso
7.4 Smontaggio
8. Indicazioni essenziali di manutenzione
9. FAQ (Frequently asked questions)
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Ponteggi fissi”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), edizione 2014.
Fonti: Puntosicuro.it, INAIL