dispositivi-di-protezione-individualeUn quaderno tecnico per i cantieri temporanei o mobili è dedicato ai sistemi di protezione individuale dalle cadute. I sistemi di trattenuta, di posizionamento sul lavoro, di accesso su fune, di arresto caduta e di salvataggio.


Quando vanno usati i sistemi di protezione individuale anticaduta nei cantieri temporanei o mobili? Vanno utilizzati “nei casi in cui, a seguito della valutazione dei rischi, le caratteristiche intrinseche dei luoghi di lavoro, le procedure di lavoro dell’azienda che effettua l’attività e l’adozione di dispositivi di protezione collettivi non permettono di ridurre a livello accettabile i rischi specifici”. Infatti solo in questi casi diventa “indispensabile adottare tali sistemi di protezione individuale dalle cadute che devono essere idonei allo scopo”.

A scriverlo e a soffermarsi nel dettaglio dell’uso dei DPI anticaduta in edilizia è un nuovo Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail e a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT).

Il Quaderno tecnico “Sistemi di protezione individuale dalle cadute” sottolinea che i sistemi di protezione individuale dalle cadute – “un assemblaggio di componenti, destinati a proteggere il lavoratore contro le cadute dall’alto, comprendenti un’imbracatura ed un sistema di collegamento che deve essere collegato ad un punto di ancoraggio sicuro – vengono raggruppati secondo la UNI EN 363: 2008.
E comprendono diversi sistemi:

– sistema di trattenuta: è un “sistema di protezione individuale dalle cadute che evita le cadute dall’alto limitando lo spostamento del lavoratore”, cioè impedisce al lavoratore di raggiungere le zone dove esiste il rischio di caduta dall’alto. Il sistema ha le seguenti caratteristiche: “limita il movimento del lavoratore in modo che questi non possa raggiungere le zone dove potrebbe verificarsi una caduta dall’alto; non è destinato ad arrestare una caduta dall’alto; non è destinato a situazioni di lavoro in cui il lavoratore necessiti di essere sostenuto dal dispositivo di tenuta del corpo (es. evitare scivolamenti o cadute)”;

– sistema di posizionamento sul lavoro: è un “sistema di protezione individuale dalle cadute che permette alla persona di lavorare sostenuta, in tensione/trattenuta, in modo tale da evitare la caduta. Ha le seguenti caratteristiche: evita la caduta del lavoratore; permette al lavoratore di posizionarsi nel luogo di lavoro, sostenuto in tensione/trattenuta”. Il quaderno ricorda che “qualora esista il rischio di caduta dall’alto in aggiunta al sistema di posizionamento sul lavoro deve essere utilizzato un sistema di arresto caduta”;

– sistema di accesso su fune: è un “sistema di protezione individuale dalle cadute che permette al lavoratore di raggiungere e lasciare il luogo di lavoro in tensione o in sospensione, in modo tale da evitare o arrestare la caduta. Ha le seguenti caratteristiche: consente l’accesso al luogo di lavoro in tensione o in sospensione; evita o arresta la caduta del lavoratore; permette al lavoratore di muoversi tra posizioni più alte e più basse e può permettere lo spostamento laterale; utilizza un punto di attacco basso sull’imbracatura per il collegamento alla fune di lavoro; comprende una fune di lavoro e una fune di sicurezza che sono attaccate separatamente alla struttura” a punti di ancoraggio sicuri; “può essere utilizzato per il posizionamento sul lavoro dopo che è stato raggiunto il luogo di lavoro”;

– sistema di arresto caduta: è un “sistema di protezione individuale dalle cadute che arresta la caduta e limita la forza d’urto sul corpo del lavoratore durante l’arresto della caduta. Ha le seguenti caratteristiche: non evita la caduta; limita la lunghezza della caduta; permette al lavoratore di raggiungere zone o posizioni in cui esiste il rischio di caduta e, quando si verifica la caduta, l’arresta; fornisce la sospensione dopo l’arresto della caduta”;

– sistema di salvataggio: è un “sistema di protezione individuale dalle cadute per mezzo del quale una persona può salvare se stessa o altri e che evita la caduta. Ha le seguenti caratteristiche: evita la caduta sia della persona soccorsa sia del soccorritore durante l’operazione di salvataggio; permette di sollevare o abbassare la persona soccorsa in un posto sicuro”.

Nel documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, sono riportati vari esempi e immagini esplicative dei vari sistemi di protezione.

Il quaderno ricorda inoltre che ogni sistema di protezione individuale dalle cadute deve riportare le seguenti indicazioni:
– marcatura CE;
– numero dell’organismo notificato;
– nome del fabbricante;
– nome del prodotto;
– modello e tipo;
– numero di serie o altro sistema di tracciabilità;
– norma di riferimento e anno.

Concludiamo questa breve presentazione riportando le risposte alle domande più frequenti (FAQ – Frequently asked questions), presenti sul quaderno, relative al tema dei sistemi di protezione individuale anticaduta.

D. Che cos’è un sistema di protezione individuale dalle cadute dall’alto?
R. È l’assemblaggio di componenti destinati a proteggere il lavoratore contro le cadute dall’alto, comprendente un dispositivo di presa del corpo e un sistema di collegamento, che deve essere collegato ad un punto di ancoraggio sicuro.

D. Un sistema di protezione individuale dalle cadute è un DPI?
R. Sì.

D. Un sistema di protezione individuale dalle cadute deve essere marcato CE?
R. Sì, in quanto esiste una direttiva di prodotto.

D. Quali sono gli elementi essenziali di un sistema di trattenuta?
R. Gli elementi essenziali sono due: il dispositivo di presa del corpo e il cordino.

D. Quali sono gli elementi essenziali di un sistema di posizionamento sul lavoro?
R. Gli elementi essenziali sono due: il dispositivo di presa del corpo (imbracatura) e il cordino di posizionamento sul lavoro.

D. Quali sono gli elementi essenziali di un sistema di accesso su fune?
R. Gli elementi essenziali sono quattro: il dispositivo di presa del corpo, la fune di lavoro, la fune di sicurezza, il bloccante/discensore.

D. Quali sono gli elementi essenziali di un sistema di arresto caduta?
R. Gli elementi essenziali sono tre: l’imbracatura, il cordino e l’assorbitore di energia.

D. Quali sono gli elementi essenziali di un sistema di salvataggio?
R. Gli elementi essenziali sono due: l’imbracatura e il dispositivo di discesa.

D. Che cos’è l’imbracatura?
R. È un supporto per il corpo, deputato a sostenere il corpo di una persona durante una caduta e dopo l’arresto della caduta.

D. Cosa comprende l’imbracatura?
R. L’imbracatura comprende cinghie, accessori, fibbie o altri elementi, disposti e assemblati opportunamente.

D. Quali caratteristiche deve possedere un’imbracatura?
R. Deve essere idonea all’utilizzo nei sistemi individuali per la protezione contro le cadute.

D. In che modo può essere dimostrata l’idoneità dell’imbracatura?
R. Un’imbracatura è idonea se è marcata CE.

D. Un’imbracatura per il solo posizionamento sul lavoro o una cintura con cosciali possono essere impiegate nei sistemi di arresto caduta?
R. No, non debbono essere impiegate come parte di sistema di arresto caduta, in quanto non progettate per tale scopo.

D. Esiste una posizione corretta che deve essere favorita dal sistema al termine della caduta?
R. Sì, al termine della caduta il lavoratore deve avere una posizione che gli consenta, se necessario, di attendere i soccorsi in sicurezza. Questa posizione è quella risultante da un angolo di sospensione intorno ai 50°, tra l’asse longitudinale del piano dorsale e la verticale.

D. Cosa comprende un sistema di collegamento?
R. Un sistema di collegamento comprende una serie di componenti connessi tra loro, ad esempio linea di ancoraggio (rigida o flessibile), cordino, assorbitore e connettori.

D. Che caratteristiche deve possedere un sistema di collegamento?
R. Un sistema di collegamento deve arrestare la caduta e far sì che l’energia cinetica accumulata dal corpo durante la caduta libera venga dissipata senza danno per il lavoratore; questa attitudine può essere migliorata con l’introduzione di un assorbitore di energia.

D. A cosa si deve far attenzione nella scelta del sistema di arresto caduta?
R. Al dislivello di caduta libera del lavoratore rispetto al piano di lavoro che deve essere il minore possibile e alla traiettoria prevista durante la caduta che deve essere tale da evitare impatti contro ostacoli.

D. La gru su carro può essere utilizzata come ancoraggio di un sistema di arresto caduta?
R. Sì, a patto che tutta la macchina sia marcata CE ai sensi del D.Lgs 475/92 oltre che, ovviamente, ai sensi della direttiva macchine. La gru su carro con tutti gli elementi della stessa (stabilizzatori, carro, braccio, elementi di attacco terminali, dispositivi elettrici di controllo), che vengono utilizzati durante il collegamento con il sistema, costituisce un sottosistema di collegamento da raccordare ad un punto di ancoraggio sicuro che può essere individuato, per esempio, nel terreno. In questo caso specifico tutta la macchina si configura anche come dispositivo di ancoraggio “provvisorio portatile” di classe B, ai sensi della norma UNI EN 795.

D. Il datore di lavoro in che modo può operare per garantire la corretta installazione di un sistema di arresto caduta?
R. Il datore di lavoro, sulla base delle norme d’uso fornite dal fabbricante, individua le condizioni in cui un DPI deve essere installato. Il personale che effettua il montaggio deve essere addestrato, in quanto i sistemi di arresto caduta sono DPI di terza categoria.

D. Il lavoratore che utilizza un sistema di protezione individuale dalle cadute deve avere particolari requisiti?
R. I sistemi di protezione dalle cadute vengono utilizzati come dispositivo di protezione individuale durante i lavori in quota. In relazione all’elevato rischio è obbligatorio che il loro uso sia riservato ai lavoratori, allo scopo incaricati, che abbiano ricevuto un’informazione, formazione e addestramento adeguati. Il processo di qualifica è interno all’azienda, visto che il datore di lavoro stabilisce le necessarie competenze.

D. Il lavoratore che effettua la manutenzione di un sistema di protezione individuale dalle cadute deve avere particolari requisiti?
R. I sistemi di protezione dalle cadute vengono utilizzati come dispositivo di protezione individuale durante i lavori in quota. Il datore di lavoro mantiene in efficienza i DPI e ne assicura le condizioni d’igiene mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante. Tali operazioni devono essere riservate ai lavoratori, allo scopo incaricati, che abbiano ricevuto un’informazione, formazione e addestramento adeguati. Le indicazioni relative alla manutenzione del prodotto sono indicate dal fabbricante nel libretto di uso e manutenzione.

L’indice del documento:

1. Denominazione
2. Documenti di riferimento
3. Cosa sono
4. Destinazione d’uso
5. Classificazione
5.1 Sistema di trattenuta
5.2 Sistema di posizionamento sul lavoro
5.3 Sistema di accesso su fune
5.4 Sistema di arresto caduta
5.5 Sistema di salvataggio
6. Marcatura
7. Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio
7.1 Scelta
7.2 Montaggio
7.3 Uso
7.4 Smontaggio
8. Indicazioni essenziali di manutenzione
9. FAQ (Frequently asked questions)
Riferimenti nel D.Lgs 81/08

Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Sistemi di protezione individuale dalle cadute”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), edizione 2014

Fonti: INAIL, Puntosicuro.it