Una bozza di nuova norma europea vuole mettere ordine nella terminologia che definisce i servizi di vigilanza privata: il glossario del comitato tecnico CEN/TC 439.
Il comitato tecnico 439 ha recentemente pubblicato un glossario, che vuole mettere un po’ d’ordine in un mondo che di ordine ne ha certamente bisogno.
Questo comitato, che tratta i temi legati ai servizi di sicurezza, ha cercato di mettere a disposizione un glossario, che verrà posto a base di ogni futuro capitolato di appalto e bando di gara per questi servizi.
Il capitolato si articola in 11 parti, che affrontano tutti i temi legati alla gestione delle guardie particolari giurate, operanti a livello europeo. Non vedo alcun problema perché tale glossario non si debba applicare anche in un contesto italiano.
Il primo paragrafo è destinato all’addestramento, che viene separato in addestramento di base, in aggiornamento professionale, in aggiornamento addizionale e specializzato. Ogni attività di addestramento deve essere svolta presso un centro specializzato, che rilascerà un certificato, firmato sia dal supervisore della formazione, sia dall’istruttore.
Il secondo paragrafo è destinato ad illustrare le modalità di selezione del personale, tenendo conto delle modalità con cui il personale viene selezionato e viene tenuto sotto controllo. Una parte di questa norma non è rilevante in Italia, in quanto è compito del ministero degli interni verificare la idoneità delle guardie a svolgere il servizio specifico.
Si passa quindi ad illustrare le modalità con cui è possibile effettuare attività di vigilanza operativa, sia in fase di controllo in entrata ed in uscita di un insediamento, sia di attività svolte in ambito portuale ed aeroportuale, nonché di accoglienza di visitatori. Una definizione specifica è dedicata al personale addetto alla vigilanza antitaccheggio.
Si passa quindi a descrivere i termini da utilizzare nello svolgimento di attività di vigilanza ispettiva sia a piedi, sia con automezzi.
Ampio spazio dedicato ai termini afferenti alla reazione ad una segnalazione di allarme, sia illustrando la funzione della centrale di ricezione, con i relativi operatori, sia le modalità con cui la guardia coinvolta reagisce, una volta giunta sul posto.
È interessante notare che un intero paragrafo è dedicato alla gestione delle chiavi, che sta diventando un’attività sempre più significativa.
Un altro paragrafo è dedicato alle misure di sicurezza da adottare durante le manifestazioni di massa, individuando i termini appropriati per classificare le procedure di gestione, applicabili sia ai supervisori, sia agli operatori sul campo.
È in questo contesto che si pone anche il paragrafo successivo, che riguarda le modalità di gestione del controllo accessi ad insediamenti o manifestazioni, aventi carattere di criticità.
Si passa quindi ad illustrare la terminologia da adottare per il body guarding e per i servizi di ordine pubblico, sia a livello di vigilanza ispettiva cittadina, sia presso postazioni di autobus o treni.
Infine, l’ultimo paragrafo è dedicato ad illustrare alcune attività specifiche, come ad esempio le pattuglie cinofile, lo sviluppo di security Surveys presso specifici siti e via dicendo.
In sintesi, un glossario che faremmo bene a tradurre al più presto nella nostra bella lingua.
Fonti: Adalberto Biasiotti, Punotsicuro.it