Le linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare riportano indicazioni specifiche per il comparto edile. La scheda di autovalutazione e la scheda di integrazione del Piano Operativo di Sicurezza.

Come segnalato in molte recenti  ordinanze regionali sull’emergenza caldo nel mondo del lavoro, l’esposizione ad alte temperature, che può comportare gravi conseguenze per la salute dei lavoratori, è un rischio particolarmente elevato per coloro che svolgono la propria mansione all’aperto. L’elevata temperatura dell’aria, l’umidità e la prolungata esposizione al sole possono, infatti, determinare un esaurimento da calore, colpo di calore e altre malattie legate allo stress da calore, possono aumentare il rischio di lesioni dovute ad affaticamento, nonché l’esposizione a sostanze chimiche nocive per i lavoratori correlate alle alte temperature.

E uno dei settori più a rischio, a causa delle loro attività spesso esposte al rischio di stress da calore, è sicuramente quello dell’edilizia.

Per questo motivo il documento “ Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” approvato il 19 giugno 2025 in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, e più volte citato nelle varie ordinanze regionali,riportaindicazioni specifiche (e schede di autovalutazione) per vari comparti e, tra questi, il comparto edile.

Ricordiamo che le linee di indirizzo intendono fornire una “visione di insieme degli elementi che caratterizzano il percorso che porta alla realizzazione di condizioni di lavoro salubri e sicure, in relazione al rischio costituito dalle alte temperature e dalla radiazione solare”. E rappresentano la sintesi di “vari documenti emanati dalle Regioni e Province Autonome per prevenire il rischio di stress da caldo e da radiazione solare, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili ai datori di lavoro e a tutti gli operatori coinvolti nella prevenzione”.

Ci soffermiamo dunque sulle indicazioni specifiche per il comparto edile con riferimento ai seguenti argomenti:

  • Linee di indirizzo e comparto edile: le misure di prevenzione
  • Linee di indirizzo e comparto edile: la scheda di autovalutazione
  • Linee di indirizzo e comparto edile: la scheda di integrazione POS

Linee di indirizzo e comparto edile: le misure di prevenzione

Nella parte delle linee di indirizzo dal titolo “Indicazioni specifiche per il comparto edile” si sottolinea che è molto importante che i lavoratori del comparto edile, per la frequente esposizione al rischio di stress da calore, “conoscano le misure di prevenzione e i primi segnali di allarme legati a questo problema al fine di poter intervenire con tempestività”.

Si riporta un “elenco non esaustivo delle lavorazioni che possono comportare la presenza del rischio di stress da caldo e da radiazione solare:

  • Montaggio/smontaggio/trasformazione ponteggi;
  • Costruzione/Rifacimento tetti ovvero lavori di lattoneria o installazione pannelli fotovoltaici;
  • Bonifica/rimozione/smaltimento amianto;
  • Lavori stradali;
  • Rifacimento della segnaletica stradale;
  • Lavori edili o di ingegneria civile di cui all’elenco riportato nell’ALLEGATO X del Dlgs. 81/08”.

Le linee di indirizzo, che riportano al loro interno già diverse raccomandazioni per prevenire gli effetti del calore e della radiazione solare, riportano anche una serie di misure di tutela specifiche.

Si indica che, oltre a quanto già indicato nella parte generale, “è necessario sensibilizzare il lavoratore a

  • non lavorare a torso nudo ed indossare abiti leggeri a trama fitta, traspiranti e di colore non bianco, a meno che non si tratti di abbigliamento tecnico con certificata protezione dalla radiazione UV; tali indumenti devono ricoprire buona parte del corpo (es. maglietta a maniche lunghe)”.

Inoltre:

  • “si raccomanda di proteggere testa, collo e orecchie indossando, in dipendenza dal tipo di attività lavorativa svolta, casco o copricapo dotato di copricollo o ‘cappello da legionario’;

Ed è importante:

  • “indossare occhiali da sole con filtri UV adeguati, preferibilmente avvolgenti o con protezione laterale;
  • “fare pause in zone ombreggiate anche se non si è particolarmente stanchi”.

Linee di indirizzo e comparto edile: la scheda di autovalutazione

Le linee di indirizzo indicano poi che nel caso di lavorazioni nei cantieri edili (Titolo IV del D.Lgs. 81/08) il rischio di esposizione a stress termico “dovrà essere trattato all’interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) per le attività interferenti e del Piano Operativo di Sicurezza (POS) per le lavorazioni proprie della ditta in appalto”.

Ed è all’interno di tali documenti che “dovrà esser trovato riscontro anche del processo valutativo e decisionale, comprensivo delle misure di prevenzione del rischio adottate”.

In questo senso le imprese sono “tenute ad integrare i rispettivi POS ( Piani Operativi di Sicurezza) prendendo a riferimento almeno le presenti linee di indirizzo e devono definire le misure gestionali che intendono attuare nel cantiere specifico”.

All’interno delle linee di indirizzo interregionali è presente una vera e propria scheda di autovalutazione per il comparto edile. Ne riprendiamo un breve stralcio:

Segnaliamo poi alcune delle varie domande riportate nella sezione “Valutazione del rischio”:

  • Sono consultate le condizioni metereologiche/i sistemi previsionali di allerta caldo?
  • Ci sono strumenti di misurazione della temperatura/umidità per gli ambienti chiusi dedicati alla sosta o a eventuali lavorazioni?
  • Sono raccomandate ed utilizzate specifiche protezioni per l’esposizione a UV (abbigliamento adeguato, …)?
  • L’orario e le modalità di lavoro sono organizzati in funzione delle condizioni metereologiche (avvio anticipato, …)?
  • Sono previste pause nel corso delle lavorazioni in funzione delle condizioni micro-climatiche?
  • Sono previsti eventuali punti sosta e rinfresco in cantiere?
  • Sono fornite acqua e/o altre bevande?
  • Viene verificata l’adeguatezza dell’abbigliamento?
  • Viene effettuata l’informazione circa il rischio stress da calore ai lavoratori prima dell’inizio dell’attività? (es. fornitura schede semplificate)
  • In caso di ondata di calore hai valutato se sono attive misure di integrazione salariale per la sospensione o limitazione dell’attività lavorativa?

Linee di indirizzo e comparto edile: la scheda di integrazione POS

Le linee di indirizzo forniscono anche una scheda di integrazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS) con le “Misure di Prevenzione e Protezione per la prevenzione del colpo di calore”. 

La scheda proposta – visualizzabile integralmente, insieme alla scheda di autovalutazione, nel documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – si sofferma su vari argomenti e misure:

  • variazione dell’orario di lavoro che privilegi le ore più fresche della giornata, previa richiesta di autorizzazione in deroga alle emissioni di rumore da presentare al Comune in cui si svolgono i lavori, per orari compresi tra le 21.00 e le 07.00 o diverso intervallo di orario consultando i regolamenti del comune ove il cantiere è ubicato”;
  • definizione di pause di recupero fisiologico da consumarsi in ambiente termicamente moderato (dotazione di dispositivi ombreggianti, quali ombrelloni o gazebo portatili, ove manchi la possibilità di sostare all’ombra) e garanzia della possibilità di utilizzare liberamente l’acqua potabile fornita dal committente, da pubblici esercizi o soggetti terzi, localizzati nelle immediate adiacenze del cantiere; in alternativa l’impresa deve garantire una dotazione adeguata di acqua fresca, per consentire ai lavoratori di bere e rinfrescarsi sul posto di lavoro (frigo portatile); eventuali accordi con pubblici esercizi (locali, bar) devono essere localizzati nelle immediate vicinanze e si suggerisce uno scambio di comunicazioni scritto (esempio email)”;
  • installazione di dispositivi ombreggianti sui mezzi d’opera che ne siano sprovvisti”;
  • istruzioni adeguate e coerenti azioni del capocantiere per organizzare le lavorazioni, evitando per quanto possibile l’esposizione solare diretta (es. privilegiare i lavori sulla facciata in ombra o all’interno dell’edificio nelle ore centrali del giorno)”;
  • DPI adeguati al rischio specifico con una valutazione di prestazione tecnica per la necessaria traspirazione del corpo (T-Shirt alta visibilità in tessuto tecnico) con possibilità di prevedere misure di sicurezza alternative ad indumenti che risultano incompatibili con la necessaria traspirazione del corpo (esempio barriere di delimitazione cantiere stradale)”;
  • Piano di Emergenza idoneo a consentire l’intervento più rapido possibile dei mezzi di soccorso pubblici (indicazione delle coordinate geografiche, diffusione delle modalità della chiamata di emergenza, addestramento sulle procedure di intervento in attesa dei soccorsi… con definizione del ‘chi fa che cosa’)”.

La scheda di integrazione POS, a cui rimandiamo per una lettura integrale, richiede varie altre indicazioni e informazioni, ad esempio sulle altre misure identificate dall’impresa per prevenire gli effetti sulla salute dello stress da caldo e dell’esposizione alla radiazione solare.

Ricordiamo, in conclusione, che le linee di indirizzo presentano anche schede di autovalutazione per altri due comparti lavorativi:

  • comparto agricolo
  • comparto logistica.

Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:

Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” (25/69/CR6bis/C7), documento approvato il 19 giugno 2025.

Fonti: Puntosicuro.it, Regioni.it