Online la video-storia di un’azienda che realizza prodotti per il confezionamento di generi alimentari. Utilizzando i contributi del bando Isi dell’Istituto, è stato acquistato un macchinario più evoluto, con vantaggi per la salute degli addetti alle operazioni e per l’ambiente di lavoro.

Tra le cause più frequenti di infortuni sul lavoro c’è l’uso di macchinari obsoleti, che non rispondono agli standard di sicurezza. Per ridurre il rischio di incidenti tra i propri dipendenti e migliorare l’attività produttiva la Licart srl, piccola impresa a conduzione familiare, ha acquistato un macchinario per il confezionamento di prodotti per l’industria alimentare, utilizzando i finanziamenti messi a disposizione dal bando Isi, con cui l’Inail sostiene le imprese che investono nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nuovi macchinari per alleggerire il peso delle operazioni manuali di confezionamento. Fondata negli anni ’80 da Alessandro Ligas nella provincia di Nuoro, la Licart si è ampliata nel tempo con l’arrivo dei figli del titolare ed altri dipendenti. Oggi l’azienda ha esteso la propria attività commerciale a gran parte della Sardegna e, oltre a distribuire prodotti alimentari e non, si è specializzata soprattutto in confezionamento e imballaggio. Per questo tipo di operazioni è sorta l’esigenza di innovare i macchinari, che consentono di ridurre il rischio da movimentazione manuale dei carichi. “Con quelli vecchi – osserva Alessandro Ligas – tutte le operazioni, tra cui quelle di scaricamento, confezionamento ed etichettatura, venivano svolte manualmente. Le nuove macchine, invece, consentono di limitare notevolmente l’intervento manuale, ripetitivo e stressante per i lavoratori addetti e di migliorare così le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro”.

L’eliminazione e la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro obbliga il datore di lavoro ad adottare tutte le misure finalizzate all’eliminazione del rischio da movimentazione manuale di carichi e, quando ciò risulti di difficile attuazione, a intervenire per la sua riduzione, attraverso misure organizzative e mezzi appropriati. L’eliminazione del rischio è possibile generalmente tramite interventi caratterizzati da costi notevoli, quali la riorganizzazione del lay-out produttivo, delle linee di produzione o della singola postazione di lavoro, attraverso modifiche negli elementi strutturali ed organizzativi. A questo fine si deve spesso procedere all’acquisto e utilizzo di macchinari e apparecchiature dedicate, rappresentati ad esempio da transpallet e muletti, sollevatori e pedane idrauliche, bracci meccanici e robotizzati, che consentano di automatizzare in toto l’attività di movimentazione. Di più facile attuazione risultano interventi diretti a contenere il rischio.

Un sostegno importante il miglioramento della salute e sicurezza nelle imprese. Da alcuni anni un asse specifico del bando Isi Inail per gli investimenti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nelle imprese è dedicato ai progetti finalizzati alla riduzione del rischio di movimentazione dei carichi. Dal 2010 a oggi l’Inail attraverso il bando Isi ha messo a disposizione delle aziende complessivamente oltre due miliardi di euro. Quest’anno sono pari a 370 milioni di euro gli incentivi a fondo perduto stanziati su tutti gli assi di finanziamento. “Poter accedere a questi finanziamenti attraverso il bando Isi – continua Ligas – è un aiuto prezioso per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro i macchinari alle normative sulla sicurezza. E consente anche di incrementare la produttività, rendendo l’azienda più competitiva”.

“Abbiamo scoperto la possibilità di accedere ai finanziamenti sul portale dell’Istituto”. “Abbiamo scoperto la possibilità di accedere ai finanziamenti attraverso il portale Inail alcuni anni fa – spiega Angelo Ligas. Ma non siamo riusciti a partecipare subito. Poi, anche grazie all’aiuto di un nostro consulente che ci ha seguito nella presentazione del progetto e nelle fasi della procedura online, siamo riusciti a presentare la domanda e a ottenere i contributi a fondo perduto”. Le domande per partecipare al bando Isi devono essere presentate in modalità telematica attraverso una procedura in tre fasi successive, nei tempi e seguendo le indicazioni disponibili sul portale Inail. La campagna informativa #storiediprevenzione, di cui fa parte l’episodio dedicato alla Licart, illustra i progetti in materia di salute e sicurezza realizzati da alcuni beneficiari dei finanziamenti, attraverso video-racconti pubblicati mensilmente su portale e canali social istituzionali.

  • Campagna informativa #storiediprevenzioneLa campagna di comunicazione Isi 2018 vuole veicolare il messaggio istituzionale secondo il quale investire in salute e sicurezza sul lavoro, oltre che un dovere giuridico-sociale per la tutela dei lavoratori, rappresenta un vantaggio in termini di produttività per le imprese 

Fonti: INAIL, Puntosicuro.it