È noto che un problema legato all’utilizzo dei droni è la limitata autonomia. Ecco come una nuova soluzione pone rimedio a questo problema.

Chiunque voglia utilizzare un drone per applicazioni di sorveglianza sa bene che deve trovare un equo compromesso tra l’autonomia di volo e la massa degli oggetti che vengono trasportati. Una telecamera di grandi prestazioni e con ottiche piuttosto grandi offre delle immagini eccellenti, ma l’autonomia di volo può essere fortemente ridotta.

Tra l’altro, questo è il motivo per cui molti operatori di droni hanno sempre a disposizione due o tre batterie cariche di scorta, per ridurre al minimo la interruzione del servizio di monitoraggio.

Una recente soluzione, illustrata nella foto allegata, ha cercato di porre rimedio a questa limitazione, creando una piattaforma di ricarica ad induzione, che non richiede un contatto fisico tra il drone ed il dispositivo di ricarica.

Inoltre, l’utilizzo di un sistema di individuazione della piattaforma permette al drone di posizionarsi automaticamente nella posizione corretta.

Avendo a disposizione due droni, è possibile garantire un servizio di monitoraggio costante dell’area di competenza, in quanto il tempo di ricarica è molto breve e nel frattempo il secondo drone può continuare l’attività di monitoraggio.

Ancora una volta, il mondo dei droni dimostra come le tecnologie siano in continua evoluzione e le prestazioni di questi strumenti, utili supporti ad attività di monitoraggio e security, siano in continuo miglioramento.

 

Fonti: Puntosicuro.it