Due documenti Inail si soffermano sul rischio amianto. Una pubblicazione riporta i dati sulle patologie asbesto-correlate e sul Fondo per le vittime. Una scheda presenta una nuova tipologia di analisi per i materiali contenenti amianto.

Nel mondo del lavoro l’amianto è uno dei più importanti agenti cancerogeni che arriva a causare circa “la metà dei decessi per cancro professionale”. E non c’è dubbio che il problema delle malattie asbesto-correlate, benchè in Italia l’amianto sia stato messo al bando già con la legge n. 257 del 27 marzo 1992, nel nostro Paese sia “ancora attuale”.

A questo proposito in Italia la Legge 24 dicembre 2007, n. 244 “ha istituito presso l’Inail il ‘Fondo per le vittime dell’amianto’” e “i beneficiari del Fondo sono i titolari di rendita diretta ai quali sia stata riconosciuta dall’Inail una patologia asbesto-correlata per esposizione all’amianto e i titolari di rendita a superstiti dei lavoratori vittime dell’amianto individuati ai sensi dell’art. 85 del Testo Unico e successive modifiche ed integrazioni”.

Inoltre:

  • la Legge 23 dicembre 2014, n. 190 “ha esteso le prestazioni del Fondo, in via sperimentale, ai malati affetti da mesotelioma riconducibile a esposizione ambientale o familiare all’amianto”;
  • – la Legge 30 dicembre 2020, n. 178 “ha reso stabili tali benefici”.

A ricordare in questi termini la situazione delle malattie correlate all’amianto è un recente documento realizzato dalla Consulenza statistico attuariale dell’ Inail dal titolo “Le malattie asbesto correlate”.

Il libro, come indicato in premessa, fornisce alcuni dati statistici riguardanti: le malattie asbesto-correlate riconosciute dall’Inail nel quinquennio 2016-2020, le rendite per malattie asbesto-correlate erogate dall’Inail, il numero dei beneficiari professionali del fondo e le prestazioni una tantum per mesoteliomi non professionali.

Sempre in materia di amianto presentiamo poi brevemente anche una recente scheda informativa Inail, un factsheet, dal titolo “Recognition and characterisation of materials containing asbestos through hyperspectral image analysis” che si sofferma sull’analisi dei materiali contenenti amianto attraverso l’impiego di tecniche innovative e strumentazione portatile.

Questi gli argomenti affrontati nell’articolo:

  • La pubblicazione sulle malattie asbesto correlate
  • Le malattie asbesto correlate e il fondo per le vittime dell’amianto
  • Factsheet: l’analisi dei materiali contenenti amianto

La pubblicazione sulle malattie asbesto correlate

La nuova pubblicazione Inail, a cura di Daniela Martini (Inail, CSA), si sofferma in apertura, come indicato in premessa, sulle malattie professionali asbesto-correlate riconosciute dall’Inail, nel quinquennio di protocollazione 2016-2020.

Si indica che in tale quinquennio “sono stati mediamente circa 1.500 l’anno i lavoratori a cui è stata riconosciuta una malattia asbesto-correlata” e “focalizzando l’attenzione sul triennio più consolidato 2016-2018 (il riconoscimento necessita di congrui tempi tecnici per la gestione e la definizione della pratica), il numero dei malati sale a circa 1.700 l’anno, di questi mediamente 715 (761 per l’anno di protocollazione 2016, più consolidato) hanno avuto un esito mortale”.

Riprendiamo una tabella dal documento:

Si indica poi che negli anni 2016-2020, “circa il 50% dei lavoratori che hanno contratto patologie asbesto-correlate ha subito una menomazione permanente non superiore al 25%; il 37% dei tecnopatici è deceduto a causa della malattia professionale. Le percentuali si modificano nell’anno di protocollazione 2016: la quota di lavoratori con disabilità non superiore al 25% rimane pressoché invariata, ma i malati con esito mortale salgono al 43%”.

Inoltre nel triennio più consolidato 2016-2018, “le patologie più riconosciute, con circa 600 casi l’anno, sono “Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli” (codifica ICD-10 C45-C49, “mesotelioma della pleura” in particolare). Le differenze per genere sono evidenti, infatti nel 2016 le patologie “Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli” rappresentano il 35% delle patologie asbesto-correlate, per il solo genere femminile, invece, il 67%”.

Le malattie asbesto correlate e il fondo per le vittime dell’amianto

Riportiamo anche qualche informazione relativa alle prestazioni del Fondo per le vittime dell’amianto.

Si ricorda, come già accennato in premessa di articolo, che tale Fondo “finanzia l’erogazione di un indennizzo economico destinato ai titolari di rendite riconosciute dall’Inail per malattie correlate all’ esposizione all’amianto e, in caso di morte, in favore dei loro eredi titolari di rendita a superstiti. La prestazione è aggiuntiva alla rendita Inail ed è fissata in una misura percentuale della rendita di inabilità permanente o in favore dei superstiti”.

Dal 1° gennaio 2021 “la misura percentuale è stata “stabilizzata” pari al 15% della rendita”. E la platea dei beneficiari della prestazione aggiuntiva del Fondo per le vittime dell’amianto nel periodo 2008 – 2020 “è aumentata del 45%. In particolare il numero dei tecnopatici percettori della prestazione aggiuntiva registra una flessione del 9% (dopo una lieve crescita nei primi sette anni, dal 2015 si osserva una graduale riduzione), mentre il numero dei superstiti beneficiari della prestazione si è incrementato dell’86%”.

Si segnala poi che la tutela è “anche estesa ai malati e agli eredi di vittime di mesotelioma per esposizione all’amianto riconducibile a ‘rischio ambientale’ o a ‘esposizione familiare’”.

Factsheet: l’analisi dei materiali contenenti amianto

Veniamo, infine, al factsheet Inail, in lingua inglese, “Recognition and characterisation of materials containing asbestos through hyperspectral image analysis”, a cura di F. Paglietti, B. Conestabile della Staffa (Inail), S. Serranti, G. Bonifazi, G. Capobianco, C. Massaro, I. Lonigro (University Sapienza).

Il factsheet, nato nell’ambito di un bando di ricerca (BRIC ID 58) e della collaborazione tra l’Inail e l’Università La Sapienza, presenta una interessante analisi speditiva – un’analisi generalmente di grande rapidità di risposta e facilità di impiego – relativa ai materiali contenenti amianto (MCA o ACMs Asbestos Containing Materials).

Per questa analisi sono state utilizzate tecniche innovative e strumentazioni portatili con vari benefici e vantaggi:

  • per la riduzione del rischio espositivo per i tecnici di laboratorio;
  • per la riduzione dei tempi e dei costi di esecuzione.

In particolare la scheda si sofferma sulla tecnica di imaging iperspettrale (HSI hyperspectral imaging), che si rivela particolarmente efficace per identificare le principali tipologie di materiali contenenti amianto.

Tra le altre cose questa tecnica di imaging spettrale, una volta sviluppato e perfezionato il modello di classificazione, non richiede la presenza di un operatore esperto e dunque, come già indicato, velocizza i tempi e riduce i costi.

In definitiva questa tecnica può rappresentare una potenziale soluzione per la caratterizzazione e classificazione degli ACM, sia di origine antropica che origine naturale.

Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del factsheet che descrive le procedure di ricerca analitica ed evidenzia i principali settori in cui si prevede una futura proficua applicazione della tecnica.

RTM

Scarica i documenti da cui è tratto l’articolo:

Inail, Consulenza statistico attuariale, “ Le malattie asbesto correlate”, a cura di Daniela Martini (Inail, CSA), edizione 2021 (formato PDF, 1.43 MB).

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Inail, “ Recognition and characterisation of materials containing asbestos through hyperspectral image analysis”, factsheet in lingua inglese a cura di F. Paglietti, B. Conestabile della Staffa (Inail), S. Serranti, G. Bonifazi, G. Capobianco, C. Massaro, I. Lonigro (University Sapienza), edizione 2021 (formato PDF, 523 kB).

Fonti: Inail, Puntosicuro.it