Tre videoconferenze tra novembre e dicembre 2020 permetteranno di avere gli strumenti e le conoscenze necessarie, con riferimento a obblighi e normative su salute e sicurezza, per la gestione dei lavori all’estero.
In un mondo del lavoro che, al di là delle attuali difficoltà connesse all’emergenza COVID-19, prevede una crescente movimentazione delle imprese e il conseguente spostamento di lavoratori all’interno e all’esterno dell’Unione Europea, è sempre più importante un’attenta informazione e formazione sulla gestione dei lavori all’estero.
Non solo è necessario conoscere le normative, che possono variare notevolmente tra i diversi territori, ma anche avere strumenti per comprendere gli obblighi giuridici del datore di lavoro italiano e poter gestire correttamente tutti i rischi.
Esistono dei corsi in videoconferenza che permettano di conoscere la normativa estera in materia di salute e sicurezza? Ci sono percorsi formativi che forniscono agli operatori gli strumenti necessari per gestire il lavoro all’estero?
I nuovi percorsi formativi per la gestione dei lavori all’estero
I nuovi percorsi formativi per la gestione dei lavori all’estero
Proprio partendo dalla necessità degli operatori di conoscere normative e obblighi relativi ai vari paesi, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro(AiFOS) organizza per tranovembre e dicembre 2020tre diverse videoconferenze di quattro ore ciascuna sul tema dellagestione della sicurezza dei lavoratori all’estero.
I percorsi formativi – rivolti aimanager HSE, ai Responsabili e Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP/ASPP), ai consulenti e ai formatori che operano nel mondo delle imprese – si propongono di trasferire precise conoscenze sulla normativa, sugli obblighi, sugli appalti, sulla gestione dei rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei paesi esteri interni ed esterni all’Unione Europea.
Il docente delle videoconferenze èGianpaolo Natale, consulente senior in materia di sicurezza e di conformità legale per l’industria, docente nei corsi di Security Risk Management.
Le differenze in materia di sicurezza nell’Unione Europea
Se a livello diUnione Europeale direttive stabiliscono le norme minime per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro, gli Stati membri sono tuttavia liberi di adottare, mantenendo la conformità ai requisiti minimi comunitari, anche norme più severe per la tutela dei lavoratori. Per questo motivo anche nell’Unione Europea possiamo trovare sensibili differenze nelle normative in materia di sicurezza.
Ricordiamo, ad esempio, la differenza tra laFrancia, dove la norma cardine, l’attuale Codice del lavoro (CT – Code du Travail), affronta in modo unitario i principi cardine della direttiva quadro comunitaria 89/391/CE, e laGermaniadove la direttiva europea è stata invece recepita attraverso differenti norme.
Segnaliamo inoltre che, per il contenimento dell’emergenza pandemica, in Italia sono state attualmente stabilite diverse limitazioni riguardo agli spostamenti, anche per lavoro.
In particolare ilDecreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2020individua sei gruppi di Paesi con limitazioni differenti.
Le tre videoconferenze e le informazioni per iscriversi
Tra novembre e dicembre 2020 si terranno tre diverse videoconferenze sulla gestione dei lavori all’estero.
Riportiamo le date e i link per le iscrizioni:
- 5 novembre 2020– 14:00/18:00: “Gestione dei lavori all’estero: obblighi del datore di lavoro italiano in caso di lavori all’estero o di appalto ad imprese straniere” (4 ore);
- 20 novembre 2020– 14:00/18:00: “Gestione dei lavori all’estero: la normativa nei paesi UE” (4 ore);
- 3 dicembre 2020– 14:00/18:00: “Gestione dei lavori all’estero: la normativa extra UE” (4 ore).
La partecipazione di ciascun corso vale come 4 ore diaggiornamentoper RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 4 ore di aggiornamento per formatori qualificati prima area tematica. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018– area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).
Fonti: Puntosicuro.it