Un documento Inail si sofferma sulla valutazione del rischio ergonomico nella grande distribuzione organizzata. Il rischio ergonomico, l’analisi del rischio e i macroindicatori per gli operatori.

 In diversi articoli del nostro sito abbiamo affrontato il tema della prevenzione dei rischi ergonomici nelle strutture della grande distribuzione organizzata (GDO). E questo anche in relazione ad alcuni dati che mostravano una carente applicazione delle misure ergonomiche in questi ambienti di lavoro e una presenza significativa di rischi di sovraccarico biomeccanico dell’apparato muscolo scheletrico, dovuti generalmente alla movimentazione manuale dei carichi ed ai movimenti ripetitivi degli arti superiori.

Per questo motivo può essere molto utile la recente pubblicazione del terzo volume del Progetto RAS (Ricercare e Applicare la Sicurezza), progetto che è il frutto di una Convenzione tra la Direzione regionale Campania dell’Inail e l’area di ricerca LEAS del “LEAS Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale “R. d’Ambrosio” (LUPT)”.

Il progetto ha l’obiettivo di rendere disponibili alla comunità tecnica una serie di “manuali operativi sulle tematiche inerenti alla sicurezza nei luoghi di lavoro per la divulgazione dei risultati di studi e ricerche scientifiche sul miglioramento delle condizioni di lavoro in diversi contesti produttivi”.

Sono già stati pubblicati due volumi – sul rischio di caduta in piano e sul rischio architettonico negli ambienti di lavoro – ed è ora stato pubblicato il terzo volume dal titolo “Valutare il rischio ergonomico nella Grande Distribuzione Organizzata. Progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza. Volume 3”, a cura di Erminia Attaianese (Università degli Studi di Napoli Federico II, Architetto, Ergonomo Certificato Eur.Erg), Raffaele d’Angelo e Ernesto Russo (Ctss INAIL Direzione Regionale per la Campania), Gabriella Duca (Architetto, Ergonomo Certificato Eur.Erg) e Aniello Tufano (M.Eng Sicurezza sui luoghi di lavoro).

Presentiamo il documento con particolare riferimento ai seguenti argomenti:

  • Il rischio ergonomico nella grande distribuzione organizzata
  • L’analisi ergonomica e i macroindicatori per gli operatori
  • L’indice del documento Inail 

Il rischio ergonomico nella grande distribuzione organizzata

Come prima cosa il documento sottolinea che il rischio ergonomico “concerne la probabilità che il contesto operativo e i comportamenti assunti nell’esecuzione di un compito determinino condizioni di esecuzione delle attività lavorative tali da provocare ricadute negative sul benessere psicofisico dei lavoratori”.

In questo senso, si indica che l’ergonomia richiede che la valutazione dell’adeguatezza delle postazioni di lavoro “avvenga sulla base delle caratteristiche specifiche dei compiti lavorativi svolti dall’operatore, osservati nelle condizioni operative in cui l’attività viene condotta, descrivendo tutti gli aspetti rilevanti rispetto al compito riguardanti gli operatori, i veicoli, macchine e utensili impiegati, postura, movimenti e sforzi psicofisici richiesti, ambiente fisico, sostanze e prodotti manipolati o risultanti dal processo produttivo, dispositivi di protezione individuale e regole organizzative in essere”.

Proprio a partire da questa considerazione, lo studio presentato nella pubblicazione propone, per otto diversi fattori di rischio, alcuni macroindicatori che offrono una traccia per eseguire l’analisi ergonomica delle attività.

L’analisi ergonomica e i macroindicatori per gli operatori

L’analisi ergonomica presentata nel documento Inail, parte dagli operatori.

Vediamo i macroindicatori e alcuni approfondimenti utili per una corretta valutazione:

  • Età
    • Il lavoro fisico intenso aumenta il rischio di malattie lavorocorrelate se iniziato ad essere svolto in giovane età
    • Costituisce fattore di rischio per i disturbi muscoloscheletrici l’età superiore ai 40-45 anni
  • Genere
    • Le donne sono maggiormente esposte ai fattori di rischio muscoloscheletrico
  • Stato di salute e stile divita
    • La movimentazione di carichi in posture incongrue nel turno di lavoro (casse) combinata al carico di lavoro domestico aumenta il rischio di patologie muscoloscheletriche
    • Lo svolgimento di attività sportive a livello agonistico o attività manuali hobbistiche oltre l’orario di lavoro incrementa il rischio di patologie muscoloscheletriche
    • Pregresse patologie di varia natura aumentano il rischio di patologie muscoloscheletriche
    • L’assunzione di alcuni farmaci incide sulle capacità di vigilanza e prontezza di riflessi
  • Abilità cognitive ed esperienza nel compito
    • La mancata formazione o l’eccesso di sicurezza nell’esecuzione di compiti abituali, per alcune attività può ridurre la capacità di identificare situazioni pericolose

L’indice del documento Inail

Riportiamo, in conclusione, l’indice del nuovo documento “Valutare il rischio ergonomico nella Grande Distribuzione Organizzata. Progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza. Volume 3”.

1 Il rischio ergonomico nella Grande Distribuzione Organizzata

1.1. Gli indicatori di rischio ergonomico per le attività di GDO

1.2. Analisi ergonomica delle attività

1.2.1. Analisi dell’arrivo e scarico merci

1.2.2. Analisi delle attività di sbancalamento

1.2.3. Analisi delle attività di movimentazione carni

1.2.4. Analisi delle attività di stoccaggio

1.2.5. Analisi delle attività di rifornimento area di vendita

1.2.6. Analisi delle attività di preparazione e porzionamento prodotti

1.2.7. Analisi delle attività di confezionamento

1.2.8. Analisi delle attività di lavaggio utensili

1.2.9. Analisi delle attività di gestione scaffali

1.2.10. Analisi delle attività di pagamento

2. Protocollo per la valutazione del rischio ergonomico

2.1. Indicatori di rischio ergonomico relativi agli operatori

2.2. Indicatori di rischio ergonomico relativi ai veicoli impiegati

2.3. Indicatori di rischio ergonomico relativi  ad attrezzi/utensili/strumenti/impianti

2.4. Indicatori di rischio ergonomico relativi a postura/movimenti/sforzi

2.5. Indicatori di rischio ergonomico relativi all’ambiente

2.6. Indicatori di rischio ergonomico relativi a sostanze/prodotti utilizzati o realizzati

2.7. Indicatori di rischio ergonomico relativi a DPI impiegati

2.8. Indicatori di rischio ergonomico relativi all’organizzazione/modalità di esecuzione del compito

Bibliografia

Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:

Inail Campania e Università degli Studi di Napoli Federico II, “ Valutare il rischio ergonomico nella Grande Distribuzione Organizzata. Progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza. Volume 3”, a cura di Erminia Attaianese (Università degli Studi di Napoli Federico II, Architetto, Ergonomo Certificato Eur.Erg), Raffaele d’Angelo e Ernesto Russo (Ctss INAIL Direzione Regionale per la Campania), Gabriella Duca (Architetto, Ergonomo Certificato Eur.Erg) e Aniello Tufano (M.Eng Sicurezza sui luoghi di lavoro), Progetto RAS, volume 3, collana Salute e Sicurezza, edizione 2024 (formato PDF, 734 kB).

Fonti: Puntosicuro.it, Inail Regione Campania