Le varie autorità garanti europee stanno gradualmente mettendo a punto procedure più incisive per l’applicazione di sanzioni. Com’è noto, nel regolamento europeo non vengono indicate sanzioni minime, ma vengono indicati i criteri di calcolo.
Un bollettino specializzato ha messo a disposizione un riepilogo delle sanzioni applicate dalle autorità garanti dei vari paesi dell’unione europea, in relazione a violazioni del regolamento generale sulla protezione dei dati.
Ecco la tabella aggiornata:
- Spagna 222 sanzioni
- Italia 73 sanzioni
- Romania 54 sanzioni
- Ungheria 39 sanzioni
- Germania 30 sanzioni
- Norvegia 26 sanzioni
- Belgio 25 sanzioni
- Repubblica Ceca 25 sanzioni
- Polonia 23 sanzioni
- Bulgaria 20 sanzioni.
Come accennato, l’importo delle sanzioni non è predeterminato, ma deve essere calcolato sulla base di una lunga istruttoria, che prevede l’analisi di 11 parametri e numerosi sotto parametri. Questa è la ragione per la quale il numero delle sanzioni è diminuito in modo significativo, rispetto al numero delle sanzioni che venivano applicate con il precedente metodo di calcolo. Proprio per questa ragione, è importante analizzare gli importi delle sanzioni, calcolati nei vari paesi, per cercare di trovare un filo conduttore omogeneo. Ecco gli importi applicati nei vari paesi:
Italia – €76,217,601
Francia – €54,661,300
Germania— €49,186,833
Regno Unito— €44,221,000
Spagna— €29,372,510
Svezia— €12,332,430
Olanda— € 5,012,500
Bulgaria— €3,210,69
Polonia— €1,816,498
Norvegia— €1,277,550
Anche se nella maggioranza dei casi le sanzioni sono state applicate ad aziende, alcune sanzioni sono state applicate a persone fisiche. Tra queste sanzioni si mettono in particolare in evidenza le seguenti:
- una sanzione 20.000 € ad un soggetto che aveva attivato illecitamente un sistema di video sorveglianza dei dipendenti, nonché una sanzione 9000 € per lo stesso motivo ad altro soggetto,
- una sanzione di 11.000 € a un allenatore austriaco che aveva installato delle telecamere nelle docce delle giocatrici
- una sanzione di 2500 Euro ad una persona che aveva erroneamente inviato dei messaggi di posta elettronica, senza mascherare gli altri destinatari.
Anche se ad oggi non sono disponibili criteri omogenei la valutazione ed il calcolo delle sanzioni, nei vari paesi europei, i dati statistici dimostrano come nei paesi dell’est europeo il livello medio delle sanzioni è più basso, rispetto a quello di altri paesi. Vi è ancora molto da fare per giungere ad una relativa omogeneità nei criteri di valutazione e calcolo delle sanzioni in tutta Europa.
Fonti: Puntosicuro.it