La prevenzione dei rischi determinati dall’utilizzo delle piattaforme di lavoro elevabili (PLE). Norme di riferimento, approfondimenti INAIL e indicazioni ministeriali

Nel settore delle costruzioni, le piattaforme di lavoro elevabili sono strumenti di fondamentale importanza per garantire la sicurezza sul lavoro.

L’articolo 71 comma 11 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. prescrive che le attrezzature di lavoro elencate nell’allegato VII al medesimo decreto, tra le quali le piattaforme di lavoro elevabili, siano sottoposte a verifiche periodiche volte a valutarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.

Sull’argomento:

  • l’INAIL ha pubblicato un quaderno dal titolo “Piattaforme di Lavoro elevabili – Confronto tra la EN 280:2013+A1:2015 e la EN 280-1:2022“.
  • il Ministero del Lavoro ha emanato la Circolare n. 7 del 12 settembre 2024 sulla prevenzione dei rischi determinati dall’utilizzo delle piattaforme di lavoro elevabili (PLE).

Aggiornamento del 16 settembre 2024:

Piattaforme elevabili: nuova circolare ministeriale sulle norme di sicurezza

È stata emanata la nuova Circolare n. 7 del 12 settembre 2024 del Ministero del Lavoro sulla prevenzione dei rischi determinati dall’utilizzo delle piattaforme di lavoro elevabili (PLE).

La Circolare fornisce indicazioni di carattere generale concernenti gli aspetti connessi alla progettazione, alla costruzione, alla verifica e all’utilizzo in sicurezza di questa tipologia di macchine.

L’analisi condotta dal Ministero e dall’INAIL sui dati sugli eventi infortunistici avvenuti negli ultimi dieci anni connessi all’utilizzo delle PLE ha evidenziato che, in molti casi, gli eventi infortunistici sono riferibili a cedimenti strutturali che si sono presentati su macchine installate su veicolo con meno di 10 anni di vita ovvero con meno di 10 anni di vita dalla loro prima messa in servizio, per cui gli aspetti connessi alla progettazione e fabbricazione sembrano risultare rilevanti nella determinazione dell’evento incidentale.

Tali cedimenti strutturali delle piattaforme medesime sono riconducibili a fenomeni di fatica, imbozzamento e non corretta esecuzione delle saldature.

Di conseguenza, la circolare intende richiamare l’attenzione sulla necessità di mantenere costantemente sotto osservazione e documentare l’effettivo stato di conservazione della macchina mediante le attività, sia ordinarie che straordinarie, di controllo e manutenzione, effettuate da personale delle ditte utilizzatrici e di verifica periodica di tali attrezzature, effettuate sia da Soggetti Pubblici (ASL/ARPA, INAIL) sia da Soggetti pubblici e privati abilitati; attività che sono parte essenziale di un processo finalizzato a mantenere le condizioni di sicurezza durante l’intero ciclo di vita delle macchine.

A tal fine si ribadisce l’importanza e la necessità di conservazione, tra le altre cose, della seguente documentazione:

  • comunicazione di messa in servizio;
  • scheda tecnica o certificato di prima verifica periodica/omologazione;
  • istruzioni del fabbricante fornite con l’attrezzatura;
  • verbali di verifica periodica;
  • registro di controllo contenente tutti i controlli e le manutenzioni effettuate, secondo le indicazioni del fabbricante nelle istruzioni d’uso, inclusi gli esiti di eventuali indagini approfondite;
  • esito dell’indagine supplementare di cui al decreto interministeriale 11 aprile 2011.

Infine, vengono fornite le seguenti raccomandazioni:

  • ai fabbricanti di garantire, nella fase di progettazione e costruzione della macchina, almeno i livelli di sicurezza stabiliti dalle norme armonizzate applicabili;
  • agli utilizzatori di attenersi alle indicazioni fornite dal fabbricante nelle istruzioni d’uso riguardo ai limiti d’utilizzo previsti e ai controlli e alla manutenzione da garantire nel tempo, da riportare nell’apposito registro;
  • ai soggetti che effettuano verifiche periodiche di porre particolare attenzione, durante le verifiche, allo stato di conservazione della macchina, supportando tale valutazione con le evidenze del registro di controllo. Valutare, se necessario, la sospensione dell’attività di verifica periodica per far eseguire controlli non distruttivi o altri esami e/o approfondimenti tecnici sullo stato dei componenti più sollecitati e soggetti a usura, considerando l’effettivo stato di manutenzione e conservazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste dal fabbricante, le specifiche costruttive della PLE e l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e controllo, indipendentemente dalla data di fabbricazione o di messa in servizio;
  • agli organi di vigilanza di assicurarsi che le PLE siano state sottoposte alle verifiche periodiche e, attraverso l’esame del registro di controllo, che siano stati effettuati gli interventi di controllo periodici e straordinari, al fine di garantire il buono stato di conservazione e l’efficienza ai fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro, secondo le prescrizioni di cui all’art. 71, comma 4, lettera b) e comma 8, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

IconaDownload GratuitoCircolare 7/2024 – Piattaforme di lavoro elevabili (PLE)

Quali sono le applicazioni più comuni delle piattaforme di lavoro elevabili?

Le piattaforme di lavoro elevabili (PLE) sono utilizzate in una vasta gamma di settori e applicazioni. Alcune delle applicazioni più comuni delle piattaforme di lavoro elevabili includono:

  • edilizia e costruzioni: le PLE sono ampiamente impiegate nel settore edile per consentire l’accesso sicuro a zone in altezza durante lavori di costruzione, manutenzione e ristrutturazione;
  • manutenzione industriale: le piattaforme di lavoro elevabili sono utilizzate per eseguire operazioni di manutenzione su macchinari industriali, impianti e strutture in ambienti industriali;
  • installazioni elettriche e idrauliche: nei settori dell’elettricità e dell’idraulica, le PLE consentono agli operatori di raggiungere facilmente punti di lavoro in altezza per installare, riparare o ispezionare impianti e cablaggi;
  • pulizia e manutenzione degli edifici: le piattaforme di lavoro elevabili sono utilizzate per la pulizia e la manutenzione di edifici, finestre, facciate e strutture esterne;
  • eventi e spettacoli: nell’ambito degli eventi e degli spettacoli, le PLE vengono impiegate per allestire palchi, installare luci e strutture scenografiche in altezza;
  • agricoltura: in agricoltura, le piattaforme di lavoro elevabili sono utilizzate per la potatura degli alberi, la raccolta dei frutti e altre attività agricole in altezza;
  • ispezioni e sorveglianza: le PLE sono impiegate per condurre ispezioni e sorveglianza in ambienti industriali, infrastrutture, ponti, torri e altre strutture ad altezza elevata;
  • riparazioni e manutenzione di veicoli: nei settori dell’automotive e dei trasporti, le piattaforme di lavoro elevabili consentono di effettuare riparazioni e manutenzioni su veicoli pesanti e mezzi di trasporto;

Queste sono solo alcune delle applicazioni più comuni delle piattaforme di lavoro elevabili, che dimostrano la loro versatilità e importanza in diversi settori lavorativi.

Piattaforme di Lavoro Elevabili (PLE): le norme tecniche di riferimento

Le diverse versioni della norma EN 280 (recepita in italiano attraverso la UNI EN 280-1:2022 “Piattaforme di lavoro mobili elevabili – Parte 1: Calcoli per la progettazione – Criteri di stabilità – Costruzione – Sicurezza – Esami e prove“) armonizzata alla direttiva macchine per le PLE, rappresentano il punto di riferimento per la sicurezza di queste macchine nel tempo.

Le norme armonizzate, come la EN 280-1:2022, diventano il minimo livello di sicurezza atteso per un dato prodotto, conferendo presunzione di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza. Tuttavia, i fabbricanti possono adottare soluzioni tecniche diverse, purché dimostrino che mantengono un livello di sicurezza equivalente a quello della norma armonizzata.

La norma EN 280-1:2022 si concentra sulla salvaguardia degli operatori, specialmente in situazioni di guasto della macchina o malessere dell’operatore. Si richiede maggiore consapevolezza da parte degli operatori nell’utilizzo delle PLE, sottolineando l’importanza della formazione per garantire la piena dimestichezza con l’attrezzatura e la gestione delle situazioni critiche.

In Italia, le PLE sono considerate particolarmente pericolose, e il legislatore impone controlli e verifiche periodiche condotte da enti terzi per garantire la sicurezza. La norma EN 280 diventa un punto di riferimento anche per i verificatori, che devono accertare lo stato di conservazione, efficienza e conformità delle PLE.

La normativa definisce i requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute, offrendo linee guida dettagliate per garantire la conformità e la sicurezza nell’utilizzo delle PLE.

Focus INAIL sul confronto tra la EN 280:2013+A1:2015 e la EN 280-1:2022

L‘INAIL propone in un Quaderno del 2024 il confronto tra la norma EN 280:2013+A1:2015 (che sarà ritirata il 2 febbraio 2025) e la EN 280-1:2022 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 2 agosto 2023) che rivela importanti evoluzioni nel campo delle piattaforme di lavoro elevabili (PLE).

La struttura del documento si basa su tabelle che mettono in parallelo le parti delle due versioni di norma, evidenziando le modifiche sostanziali e formali per rendere il testo più chiaro e interpretabile.

Le normative sulle piattaforme di lavoro elevabili svolgono un ruolo cruciale nella garanzia della sicurezza sul lavoro. Il confronto dettagliato tra la EN 280:2013+A1:2015 e la EN 280-1:2022 evidenzia le evoluzioni normative e l’importanza della formazione degli operatori per assicurare un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti.

IconaDownload GratuitoQuaderno INAIL – Piattaforme di lavoro elevabili

Fonti: Biblus net, Inail