Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici viene eseguito in base alla potenza nominale, agli incentivi e alla data di installazione dell’impianto

Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici è un aspetto importante da considerare nel ciclo di vita di un impianto fotovoltaico. Si tratta di un tema ancora poco trattato, poiché appare come una questione che non richiede una soluzione immediata.

Sebbene i pannelli fotovoltaici possano durare oltre 25 anni, esistono circostanze come calamità naturali o deterioramento che possono renderne necessario lo smaltimento anticipato. Lo sporco, la pioggia e molti altri agenti atmosferici possono infatti influire sulla produzione energetica di un impianto e diminuirne l’efficienza anche del 30%.

Una corretta pulizia è, quindi, indispensabile per garantire prestazioni ottimali e durature. Per eseguire in maniera corretta la manutenzione del tuo impianto fotovoltaico puoi utilizzare il software per piani di manutenzione all’interno del quale puoi trovare i diversi elementi manutenibili che lo costituiscono e redigere il relativo piano di manutenzione. 

Smaltimento pannelli fotovoltaici

Tutti i materiali di cui sono composti i pannelli fotovoltaici sono altamente riciclabili. Poiché principalmente costituiti da vetro e alluminio, i moduli scomposti nei vari materiali al momento dello smaltimento raggiungono una percentuale di riciclo del 95%. Tuttavia, ad oggi, le migliori tecnologie sul mercato permettono di recuperare almeno il 98% dell’intero peso del pannello.

I pannelli fotovoltaici, una volta terminato il loro ciclo di vita, devono essere smaltiti nel rispetto della direttiva europea sui RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche). Per valutare i costi e le modalità di smaltimento dei pannelli fotovoltaici è necessario considerare alcuni fattori legati alle caratteristiche dell’impianto stesso, quali:

  • potenza nominale;
  • data dell’installazione;
  • incentivi statali.

Smaltimento pannelli fotovoltaici: domestici e professionali

La potenza dell’impianto influenza la categoria di appartenenza e di conseguenza la modalità di smaltimento. Nel calcolo della potenza, finalizzato a stabilire se il RAEE fotovoltaico è domestico o professionale, il GSE fa riferimento esclusivamente alla potenza incentivata dell’impianto così come qualificata in fase di ammissione alle tariffe incentivanti.

In relazione agli impianti soggetti alle disposizioni di cui agli artt. 24-bis e 40 del dlgs 49/2014, vengono individuate 2 categorie di RAEE fotovoltaici:

  • RAEE domestici: rifiuti originati da pannelli fotovoltaici installati in impianti di potenza nominale inferiore a 10 kW. In questo caso i pannelli devono essere conferiti dai soggetti responsabili a un centro di raccolta nel raggruppamento n. 4 oppure agli impianti di trattamento da parte dei sistemi individuali, collettivi, oppure ancora da parte dei trasportatori autorizzati per la gestione del codice CER 20 01 36. Lo smaltimento è carico del produttore;
  • RAEE professionali: rifiuti derivanti da pannelli fotovoltaici installati in impianti di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW. In questo caso i pannelli devono essere conferiti dal soggetto responsabile, qualora iscritto all’albo dei gestori ambientali, oppure da un sistema individuale, collettivo, o da soggetti autorizzati per la gestione del codice CER 16 02 14 pertinente a un impianto di trattamento autorizzato.

Smaltimento pannelli fotovoltaici: normativa RAEE

La normativa sullo smaltimento dei pannelli è il dlgs 49/2014 (attuazione della Direttiva 2012/19/UE) e prevede che i moduli fotovoltaici rotti o non più funzionanti siano classificati come rifiuti RAEE, ossia quella categoria alla quale appartengono i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

La normativa individua due diverse procedure di smaltimento dei RAEE professionali in base alla loro data di installazione:

  • per gli impianti installati prima del 12 aprile 2014, il proprietario è responsabile del costo dello smaltimento. Tuttavia, il proprietario può avvalersi del ritiro uno contro uno, il che significa che se decide di acquistare un nuovo impianto, il produttore del nuovo impianto sarà incaricato dello smaltimento di quello vecchio;
  • per gli impianti fotovoltaici installati dopo il 12 aprile 2014, al contrario, il costo dello smaltimento è a carico del produttore e non del proprietario.

Smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati

In passato, il sistema di incentivazione noto come Conto Energia forniva un contributo finanziario per ogni kWh di energia prodotta per un determinato periodo. Tuttavia, questo incentivo non è più attivo dall’anno 2013.

Motivo per cui, se sono stati installati pannelli usufruendo di questo incentivo statale, il gestore dei servizi energetici (GSE) tratterrà una parte dell’importo dell’incentivo per i successivi 10 anni a titolo precauzionale, in previsione del futuro smaltimento dei pannelli solari.

La quota trattenuta dal GSE, definita secondo criteri di mercato e sulla base dei costi medi sostenuti dai sistemi collettivi di gestione dei RAEE, è pari a un valore di 10 €/pannello (domestico e professionale).

Inoltre, nel caso di pannelli fotovoltaici installati in impianti incentivati dal Conto Energia, il soggetto responsabile può scegliere tra la gestione diretta dello smaltimento dei pannelli solari o la consegna a un intermediario (come un commerciante, un ente o un’impresa) incaricato delle operazioni di trattamento dei rifiuti. Tuttavia, il produttore iniziale o il detentore conserva la responsabilità dell’intera catena di trattamento, anche se il compito dello smaltimento dei pannelli solari viene delegato a terzi. 

Le modalità con cui il GSE trattiene la quota dalle tariffe incentivanti differisce in base alla tipologia del pannello fotovoltaico:

  • pannello domestico: il GSE trattiene la quota una tantum a valere sulla prima erogazione dell’anno, a favore del soggetto responsabile, relativa al quindicesimo anno di incentivazione;
  • pannello professionale: il GSE trattiene la quota, a partire dall’undicesimo anno e per dieci anni, a valere sulla prima erogazione dell’anno a favore del soggetto responsabile.

Costo smaltimento pannelli fotovoltaici

Come abbiamo visto prima, il costo dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici classificati come RAEE domestici e le relative operazioni di recupero sono interamente a carico dei produttori, il che significa che non comporta costi aggiuntivi per il proprietario dell’impianto fotovoltaico. I costi di smaltimento dei pannelli fotovoltaici classificati come RAEE professionali variano, invece, a seconda delle circostanze.

Per quanto riguarda, invece, i pannelli fotovoltaici incentivati dal Conto Energia, il GSE trattiene una cauzione di 10€ per ogni modulo fotovoltaico, indipendentemente dalla classificazione come impianto domestico o professionale. La restituzione di questa cauzione avviene una volta che l’impianto ha subito uno smaltimento corretto.

Fonti: BibLus

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