Il primo soccorso nei luoghi di lavoro: la catena della sopravvivenza

425px-Sign_first_aid.svg Un intervento corretto e tempestivo in un’emergenza sanitaria – una situazione improvvisa e imprevista che mette in pericolo la sopravvivenza di una o più persone immediatamente o a brevissima distanza di tempo dall’inizio del malessere o del trauma – è molto importante anche negli ambienti di lavoro.

Quindi lo Studio ha pensato di inserire in questo articolo alcune informazioni base sulla gestione di un intervento, ipotetico, di primo soccorso.
Ricordiamo a tutti i lettori che alla fine di marzo Safe studio in collaborazione con Studio MO.NI. darà l’opportunità di avere ad un prezzo ragionevole e concorrenziale il corso di primo soccorso e/o il corso di aggiornamento di primo soccorso; ma andiamo a parlare della catena della sopravvivenza:

catena sopravvivenza

Quella che vedete qui è la “catena della sopravvivenza”; tale catena consiste in quella “serie continua di procedure da mettere in pratica per il pieno successo della rianimazione di pazienti definiti critici a causa d’eventi lesivi che avvengono al di fuori dell’ospedale”.
I suoi anelli sono rappresentati da:
a) “Allarme immediato (chiamata al numero gratuito Nazionale 118 per l’Italia);
b) Precoce Rianimazione Cardiopolmonare (BLS);
c) Defibrillazione Precoce;
d) Advanced Life Support (ALS: manovre di supporto vitale avanzato)”.

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Riepilogo del percorso formativo dei ruoli della sicurezza

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La formazione alla sicurezza, come ribadito in vari convegni e documenti, è una importante “misura di sicurezza” che, come un dispositivo di protezione, svolge una funzione essenziale per il controllo dei rischi lavorativi. Deve essere efficace e deve essere “adottata” seguendo quanto richiesto dalla normativa, in merito al percorso formativo e agli aggiornamenti richiesti.

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Per i datori di lavoro RSPP l’aggiornamento previsto sarebbe dovuto avvenire entro l’11 gennaio 2014: la normativa e le conseguenze del mancato aggiornamento.

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In relazione a quanto richiesto dalla normativa per i datori di lavoro che hanno optato per lo svolgimento diretto dei compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione (cosiddetti datori di lavoro RSPP), si ricorda a tutti datori di lavoro RSPP esonerati dalla frequenza dei corsi in base all’art. 95 dell’ex D. Lgs. 626/94 l’aggiornamento previsto sarebbe dovuto avvenire entro l’11 gennaio scorso.
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Condannato per non aver esibito la documentazione richiesta

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Il reato per non avere fornito all’ispettore del lavoro notizie legalmente richieste si configura anche nel caso di mancata esibizione allo stesso della documentazione necessaria per effettuare la vigilanza. A cura di G. Porreca.

Cassazione Penale Sezione III – Sentenza n. 42334 del 15 ottobre 2013 (u. p. 26 giugno 2013) –  Pres. Fiale – Est. Andronio – P.M. Mazzotta – Ric. omissis.

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