Il rischio rapina
Il rischio rapina e la tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori. A cura di Massimo Servadio. (altro…)
Il rischio rapina e la tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori. A cura di Massimo Servadio. (altro…)
La mancata informazione e formazione dei lavoratori da parte del datore di lavoro costituisce reato non per la violazione dell’art.18 c.1 lett.l, che non prevede sanzioni ma per la violazione sanzionata degli articoli 36 e 37 del Dlgs 81/08. Di G.Porreca. (altro…)
Dopo poco più di un anno approda al vaglio della Corte di Cassazione il primo caso che riguarda il delitto di inquinamento ambientale, uno dei nuovi “ecoreati”: la sentenza n. 46170. (altro…)
Addebitata al datore di lavoro di diritto e a un datore di lavoro di fatto, intervenuto nella dinamica dell’accaduto, la responsabilità per il ribaltamento di un cestello su carro e per la mancata formazione dell’operatore. Di Gerardo Porreca. (altro…)
Cassazione: Caduta dal tetto del capannone. Assoluzione di un datore di lavoro e di un RSPP: tutte le cautele possibili da assumersi ex ante erano state assunte. Commento dell’avvocato Rolando Dubini. (altro…)
E’ dovere del datore di lavoro apprestare tutte le misure di sicurezza tecnologicamente esigibili che, se pure non in grado di impedire eventi criminosi a danno dei lavoratori, possano svolgere un’azione dissuasiva. Di G.Porreca. (altro…)
Nel concetto di esorbitanza del comportamento del lavoratore infortunato vanno incluse l’inosservanza di norme antinfortunistiche e una condotta contraria a precise direttive organizzative ricevute. Di Gerardo Porreca. (altro…)
La tutela prevenzionistica non è richiesta solo in presenza di un rapporto di lavoro subordinato poiché quel che conta, anche nel caso di una impresa familiare, è il rapporto di fatto che si instaura fra chi gestisce il rischio e chi vi è esposto. Di G.Po
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Per la Cassazione, che lo scorso 19 novembre ha annullato la condanna per disastro ambientale inflitta al magnate svizzero Stephan Schmidheiny, i giudici della Corte d’Appello hanno “confuso il reato con la permanenza dei suoi effetti”. Con questa decisione, cancellati anche tutti i risarcimenti alle parti civili
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La responsabilità per l’infortunio ad un addetto alla conduzione di una attrezzatura noleggiata “a caldo” compete non al datore di lavoro del lavoratore stesso ma al titolare dell’impresa che ha provveduto a noleggiare il mezzo. A cura di G. Porreca.
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