Le dimensioni dell’operazione di polizia, condotta contemporaneamente in tutto il mondo, sono assolutamente straordinarie: in che modo è stato inferto questo colpo micidiale alla criminalità organizzata?
Per ben tre anni, lo FBI e la polizia federale australiana hanno commercializzato una app cifrata, chiamata AN0M, che è stata adottata con entusiasmo dal crimine organizzato in tutto il mondo. Ovviamente la polizia era in grado di leggere tutti i messaggi ed è grazie a questa astuzia tecnologica che le organizzazioni di polizia di tutto il mondo hanno annunciato più di 800 arresti, basati sui messaggi di testo che sono stati scambiati attraverso questa app.
È bene ricordare ai lettori che questa non è la prima volta che un colpo del genere viene realizzato dalle forze dell’ordine, perché in precedenza una app cifrata, chiamata EncroChat, era stata già utilizzata dalle forze dell’ordine. In particolare, quest’ultima operazione, che ha ricevuto il nome in codice di scudo troiano, è affatto particolare perché per la prima volta le forze dell’ordine hanno gestito l’operazione fin dall’inizio.
Gli specialisti di sicurezza informatica hanno colto l’occasione di analizzare quest’operazione di polizia, per mettere ancora una volta in evidenza come la sicurezza informatica si ottiene quando viene messa in sicurezza la intera catena informatica, che comprende l’hardware, il sistema operativo, il software, gli aggiornamenti, le procedure di registrazioni e così via. Ecco perché, anche se si utilizza un algoritmo crittografico di elevato livello, se la catena non è tutta ugualmente protetta, il livello di sicurezza complessivo diventa insoddisfacente; è la stessa situazione che si rileva nella gestione dell’ormai famose monete basate sulle tecniche blockchain.
Vediamo adesso qualche ulteriore informazione su questa brillante operazione di polizia.
Più di 800 appartenenti alla criminalità organizzata sono stati arrestati e ben 148 milioni di dollari, in contanti, sono stati sequestrati in brillanti e contemporanei interventi in tutto il mondo. In questi interventi sono state anche sequestrate tonnellate di droghe, monete elettroniche, armi e auto di lusso.
Solo dopo qualche tempo lo FBI ha tenuto una conferenza stampa in San Diego, nella quale sono state infette informazioni su questa app “fraudolenta”.
Per indurre i malviventi ad utilizzare l’applicativo del Federal bureau of Investigations, gli agenti avevano in precedenza chiuso, nel 2018, 2 piattaforme similari, facendo sì che quasi tutti i soggetti coinvolti abbandonassero le precedenti app e passassero a quella messa a disposizione dal FBI.
Tutti i messaggi trasmessi venivano archiviati dallo FBI e la mole di dati intercettati ammonta a 27 milioni di messaggi, spediti da 12.000 smartphone in 45 lingue diverse. I soggetti coinvolti appartengono alla bellezza di 16 nazionalità diverse. Con l’occasione, sono stati arrestati anche nove agenti di polizia, in varie parti del mondo, che operavano in collusione con i criminali.
Il primo ministro australiano ha dichiarato che l’operazione aveva inferto un colpo micidiale al crimine organizzato non solo in Australia, ma in tutto il mondo.
I gruppi criminali coinvolti sono più di 300, distribuiti in 100 diversi paesi. Particolarmente interessante è l’analisi delle modalità con cui le forze dell’ordine sono riuscite a distribuire la app in questione ai criminali di mezzo mondo. L’operazione è iniziata in Australia, quando un losco figuro ha cominciato a distribuire telefoni che contenevano questa app ai propri associati, garantendo che erano state messe sotto controllo tutte le principali funzioni del telefono, che avrebbero potuto portare ad una intercettazione. La fiducia nell’applicativo, da parte di criminali coinvolti, è stata tale, che i messaggi venivano scambiati senza nemmeno utilizzare dei termini figurati. Ecco il testo di un messaggio, che è stato intercettato: “un motoscafo ti incrocerà il giorno X alle ore Y nel luogo Z “.
I messaggi registrati hanno anche permesso di bloccare dei tentativi di assassinio, che venivano pianificati mediante questa app.
Per quanto riguarda l’Europa, sono stati registrati 49 arresti in Olanda, 75 in Svezia e 60 in Germania, insieme a centinaia di kilogrammi di droghe, armi e auto di lusso.
Un altro beneficio indiretto di questa operazione nasce dal fatto che le forze dell’ordine sono riuscite individuare quali erano i soggetti, appartenenti alle forze dell’ordine, che davano tempestive informazioni ai malviventi su possibili attacchi.
Inutile dire che le forze dell’ordine australiane stanno cercando in tutti i modi di proteggere l’uomo che ha cominciato a diffondere i telefoni con questa app quanto risulta che ormai esso sia stato marchiato a fuoco dai colleghi traditi.
Fonti: Puntosicuro.it