Un infortunio causato dalla caduta di un grave durante la movimentazione con carrello elevatore. Come è successo? Come si sarebbe potuto evitare?

Pubblichiamo la storia di un incidente disponibile sul sito dell’ATS Brianza, che ha raccolto una serie di storie di casi veri indagati, con la speranza che l’informazione su questi eventi contribuisca a ridurre la possibilità del ripetersi ancora di infortuni con le stesse dinamiche.

Invitiamo i lettori a scaricare la scheda completa disponibile in fondo alla pagina per una lettura più completa.

Movimentazione spericolata

Tipo di Incidente: Caduta di gravi / cilindro di metallo

Lavorazione: Comparto Plastico / stampaggio materie plastiche / movimentazione materiali

Descrizione incidente:

Contesto

In azienda, in alcuni casi, era necessario effettuare la movimentazione di cilindri in metallo utilizzando un carrello elevatore, a cui veniva impropriamente infilata una cinghia in una delle forche, in modo da imbracare un cilindro nella parte sottostante.

Dinamica incidente:

Durante la movimentazione fatta con il carrello elevatore, il pezzo oscillava e, mentre l’infortunato cercava di fermare manualmente questa oscillazione, la cinghia infilata sulla forca scivolava in avanti fino a sfilarsi, facendo cadere il cilindro del peso di 300 Kg addosso al lavoratore.

Contatto:

Tra il piede sinistro ed il pezzo caduto.


Esito trauma:

  • Trauma da schiacciamento piede sinistro con amputazione di due falangi del II e III dito, altre FLC e fratture multiple
  • giorni complessivi di infortunio: 280
  • postumi permanenti, con 6 gradi percentuali INAIL di invalidità

Perché è avvenuto l’incidente?

Determinanti dell’evento:

  • Il carrellista ha imbracato male il carico mettendolo sotto le forche del carrello legato con una cinghia; il movimento del carrello ha determinato l’oscillazione del carico e lo sfilamento della cinghia stessa dalla forca (Nota: questa non è una modalità idonea per la movimentazione di cilindri metallici; nulla va agganciato sotto le forche dei carrelli elevatori);
  • la pavimentazione irregolare nell’area di transito del carrello, dovuta alla presenza della guida del cancello, al passaggio dello stesso, ha causato l’oscillazione del carico, che presumibilmente ha generato le forze che hanno fatto scivolare la cinghia dalle forche.

Modulatori negativi e positivi del contatto:

  • L’infortunato si è avvicinato al carico per cercare di fermare l’oscillazione del cilindro metallico e si è posto con il piede sotto la verticale del carico sospeso;
  • utilizzo delle scarpe antinfortunistiche che hanno mitigato parzialmente la lesione.

Criticità organizzative alla base dell’evento:

  • Errata modalità operativa consolidata in azienda per la movimentazione di carichi di questo
  • tipo;
  • formazione inefficace del carrellista per la movimentazione di carichi sotto le forche;
  • assenza di Valutazione dei Rischi specifica relativa alla movimentazione di carichi.

Come prevenire:

  • Scegliere attrezzature e accessori idonei per la movimentazione di carichi;
  • non avvicinarsi ai carichi sospesi oscillanti;
  • effettuare una formazione specifica dei lavoratori sulla movimentazione dei carichi;
  • valutare quali tipologie di carichi è necessario movimentare e istituire specifiche procedure di carico e scarico indicando quali siano le attrezzature idonee a tali movimentazioni.

Scarica la scheda completa (pdf)

Invito: Le Altre ATS Lombarde, le ASL nazionali, le Aziende e loro Associazioni sono invitate a collaborare e contribuire a questa campagna informativa con altre schede di infortunio e di near-miss, comunicandolo al Coordinatore di questa Campagna di Promozione della Sicurezza  sergio.bertinelli@ats-brianza.it

Per dettagli sugli obbiettivi di questa campagna comunicativa, si veda la relazione “Progetto ATS Brianza Impariamo dagli errori”


In particolare le Aziende e le loro Associazioni sono invitate a proporre nuovi casi di incidenti (near-miss) utilizzando il  
 “MODELLO GUIDATO semplificato per la  compilazione di nuove schede di incidente o near- miss”

Fonti: Puntosicuro.it, ATS Brianza