La caduta di un lavoratore dall’alto per sfondamento traslucido della copertura gli ha causato lesioni permanenti. Come è successo? Come si sarebbe potuto evitare?
Pubblichiamo la storia di un incidente disponibile sul sito dell’ATS Brianza, che ha raccolto una serie di storie di casi veri indagati, con la speranza che l’informazione su questi eventi contribuisca a ridurre la possibilità del ripetersi ancora di infortuni con le stesse dinamiche.
Invitiamo i lettori a scaricare la scheda completa disponibile in fondo alla pagina per una lettura più completa.
Non ci vedevo più dalla fame
Tipo di infortunio: Caduta dall’alto / sfondamento traslucido della copertura
Lavorazione: Edile / rimozione copertura amianto
Descrizione infortunio:
Contesto:
Sulla copertura di un capannone industriale erano in atto attività di rimozione amianto con utilizzo di “linea vita” installate lungo il perimetro e il colmo della copertura.
(Nota: le indagini hanno accertato che il lavoratore era stato formato e informato su utilizzo DPI e procedure).
Dinamica incidente:
L’infortunato, durante le operazioni di pulizia della soletta, appoggiava il piede su un lucernario provocando lo sfondamento dello stesso, precipitando nel magazzino sottostante dove si trovava
una scala a libro sulla quale cadeva lo stesso, prima di arrivare al suolo.
Contatto:
Tra il corpo e la scala sottostante il lucernario, successivamente pavimento.
Esito trauma:
- Lesione multiple: frattura del dente dell’epistrofeo, frattura di c7, frattura di D4, D5, D6, contusione polmonare sx, frattura polso dx, frattura clavicola dx
- giorni complessivi di infortunio: 181
- postumi permanenti con 18 punti INAIL di invalidità
Perché è avvenuto l’infortunio?
Determinanti dell’evento:
- L’infortunato, nella fretta di scendere dalla copertura per effettuare la pausa pranzo, si è sganciato dalla linea vita prima di arrivare nella zona dove era prevista la discesa tramite scala e quindi svincolandosi dalla stessa ha appoggiato involontariamente il piede su un lucernario non portante, provocando lo sfondamento dello stesso;
- traslucido non pedonabile non protetto contro lo sfondamento.
Modulatori del contatto:
- Una scala sottostante il lucernario ha in parte attutito la caduta al suolo.
Criticità organizzative alla base dell’evento:
- Mancata adozione, da parte dell’impresa esecutrice, di sistemi di protezione collettiva, atti a impedire la caduta di persone.
Come prevenire:
- Segnalare e/o intercludere le parti non pedonabili sulla copertura in presenza di linea vita perimetrale (Nota: questa azione è in capo al datore di lavoro/ committente dell’intervento in copertura, che ha già in uso la linea vita e provvede alle attività di controllo e manutenzione della stessa; oppure tale compito è in carico al Datore di Lavoro dell’impresa esecutrice se la stessa linea vita è stata installata nell’occasione dell’intervento);
- dotare l’area di lavoro di opportuni piani di camminamento per effettuare i lavori in sicurezza;
- predisporre come un ulteriore sistema di protezione, per ridurre gli effetti lesivi della caduta, le reti anticaduta sotto i lucernari o sottopalchi.
Scarica la scheda completa (pdf)
Invito: Le Altre ATS Lombarde, le ASL nazionali, le Aziende e loro Associazioni sono invitate a collaborare e contribuire a questa campagna informativa con altre schede di infortunio e di near-miss, comunicandolo al Coordinatore di questa Campagna di Promozione della Sicurezza marco.canesi@ats-brianza.it
Per dettagli sugli obbiettivi di questa campagna comunicativa, si veda la relazione “Progetto ATS Brianza Impariamo dagli errori”
In particolare le Aziende e le loro Associazioni sono invitate a proporre nuovi casi di incidenti (near-miss) utilizzando il “MODELLO GUIDATO semplificato per la compilazione di nuove schede di incidente o near- miss”
Fonti: ATS Brianza, puntosicuro.it,