Un lavoratore subiva l’amputazione 1° e 2° dito in seguito a contatto con le lame di un mulino granulatore. Come è successo? Come si sarebbe potuto evitare?
Pubblichiamo la storia di un incidente disponibile sul sito dell’ATS Brianza, che ha raccolto una serie di storie di casi veri indagati, con la speranza che l’informazione su questi eventi contribuisca a ridurre la possibilità del ripetersi ancora di infortuni con le stesse dinamiche.
Invitiamo i lettori a scaricare la scheda completa disponibile in fondo alla pagina per una lettura più completa.
Per un pugno di plastica
Tipo di infortunio: Contatto con organi lavoratori in movimento di un macchinario
Lavorazione: Produzione articoli in materie plastiche / Pulizia mulino granulatore
Descrizione infortunio:
Contesto:
In un’azienda di produzione articoli in materie plastiche, l’infortunato era addetto al controllo degli impianti automatici per lo stampaggio di materie plastiche affiancate da un mulino granulatore che frantuma gli scarti di lavorazione consentendo il recupero del materiale.
Dinamica incidente:
L’infortunato, se pur adeguatamente formato, durante l’operazione di pulizia del mulino granulatore, dopo aver rimosso la tramoggia raccoglitrice ed aperto la protezione della zona di lavoro del mulino, estraeva la griglia e si feriva a due dita della mano sinistra.
Contatto:
Tra la mano sinistra e le lame del mulino granulatore in rotazione.
Esito trauma:
- Amputazione 1° e 2° dito mano sinistra
- giorni complessivi di infortunio: 122
- postumi permanenti, con 8 gradi percentuali INAIL di invalidità
Perché è avvenuto l’infortunio?
Determinanti dell’evento:
- L’infortunato per effettuare la pulizia del mulino granulatore rimuove la tramoggia raccoglitrice, apre la protezione della zona di lavoro del mulino ed estrae la griglia (Nota: è inconsapevole che la macchina è ancora in funzione e con gli organi lavoratori ancora in movimento);
- inerzia del rotore porta lame con un tempo di arresto di circa 15 secondi dal momento dell’apertura della protezione, pertanto, la camera di granulazione risultava essere accessibile anche quando gli organi lavoratori ancora in movimento;
- il mulino granulatore non era stato spento a fine produzione dagli operatori del turno (Nota: il rumore di sottofondo del reparto impediva all’operatore di accorgersi che il mulino granulatore fosse ancora acceso).
Criticità organizzative alla base dell’evento:
- Errata progettazione da parte del costruttore: non ha dotato l’attrezzatura di dispositivi di protezione adeguati e/o ripari atti ad evitare che l’operatore possa venire a contatto con elementi lavoratori pericolosi, non ha fornito indicazioni per l’esecuzione del lavoro in sicurezza;
- incompleta individuazione del rischio meccanico connesso all’uso, alla manutenzione ed alla pulizia del mulino granulatore (ciò ha portato ad una mancata adozione di idonee misure tecniche, organizzative e procedurali per ridurre il rischio legato al loro utilizzo).
Come prevenire:
- Effettuare una corretta Valutazione del Rischio, comprensiva dell’individuazione e dell’analisi dei pericoli meccanici presenti e dei rischi residui connessi anche alle operazioni di manutenzione e pulizia del mulino granulatore;
- fornire ai lavoratori idonee procedure di lavoro che comprendano anche le fasi di pulizia delle macchine;
- rendere idonei ai fini della sicurezza i mulini granulatori facendo in modo che la camera di granulazione risulti accessibile solo quando gli organi lavoratori siano fermi, ovvero sostituire con attrezzatura adeguata e rispondente ai requisiti di sicurezza per esempio dotare il motore di elettrofreno e/o micro temporizzato, luce/sirena a tempo che avvisa della rotazione che persiste a macchina spenta;
- indicare nella cartellonistica il rischio connesso all’inerzia del moto della macchina.
Scarica la scheda completa (pdf)
Invito: Le Altre ATS Lombarde, le ASL nazionali, le Aziende e loro Associazioni sono invitate a collaborare e contribuire a questa campagna informativa con altre schede di infortunio e di near-miss, comunicandolo al Coordinatore di questa Campagna di Promozione della Sicurezza marco.canesi@ats-brianza.it
Per dettagli sugli obbiettivi di questa campagna comunicativa, si veda la relazione “Progetto ATS Brianza Impariamo dagli errori”
In particolare le Aziende e le loro Associazioni sono invitate a proporre nuovi casi di incidenti (near-miss) utilizzando il “MODELLO GUIDATO semplificato per la compilazione di nuove schede di incidente o near- miss”
Fonti: ATS Brianza, Puntosicuro.it