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Una scheda di Infor.mo. si sofferma sulle dinamiche infortunistiche e le misure di prevenzione e protezione nell’industria metalmeccanica. La dimensione aziendale, le professioni coinvolte, le modalità di accadimento degli infortuni e la prevenzione.

Il  comparto metalmeccanico è un settore caratterizzato dall’uso di vari macchinari complessi e attrezzature e da processi produttivi che possono esporre i lavoratori a vari rischi.

È, dunque, importante interrogarsi costantemente sugli infortuni, sui fattori di rischio e sulle possibili misure di prevenzione, a partire dai dati connessi a incidenti realmente accaduti e analizzati.

A fare questo importante lavoro è la scheda “Dinamiche infortunistiche nell’industria metalmeccanica”, la scheda n. 23 prodotta dal sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi (INFOR.MO.) nel 2024. 

Abbiamo già presentato in passato la scheda soffermandoci sui fattori di rischio e completiamo oggi la presentazione segnalando i suggerimenti indicati per ricavare le idonee misure di prevenzione e protezione.

L’articolo affronta i seguenti argomenti:

  • Industria metalmeccanica: dimensione aziendale e modalità degli incidenti
  • Industria metalmeccanica: documentazione sulle misure di prevenzione

Industria metalmeccanica: dimensione aziendale e modalità degli incidenti

La scheda – a cura di Diego De Merich, Mauro Pellicci, Paolo Montanari e Armando Guglielmi (Inail, Dimeila), Duccio Calderini (ATS Insubria) e Fabio Conti (Università degli studi dell’Insubria Di.S.T.A) – si sofferma sulle attività correlate alle voci della classificazione Ateco 2007 C24 (metallurgia) e C25 (fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature).

Riguardo alle dinamiche infortunistiche – con riferimento all’analisi degli incidenti presenti nella banca dati del sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi – si segnala che sono state esaminate “le dinamiche specifiche escludendo gli eventi dove l’infortunato non svolgeva mansioni legate a lavorazioni tipiche del ciclo”. Sono stati così selezionati, nel periodo 2002 – 2021, “600 infortuni (26 generati da eventi collettivi) di cui 233 mortali e 367 gravi, per un totale di fattori causali pari a 1144”.

In merito alla dimensione aziendale si sottolinea che “oltre il 60% degli infortuni sono accaduti in imprese con 16 o più addetti, valore maggiore rispetto a quello calcolato per il complesso dei settori lavorativi, mentre la distribuzione per paese di nascita evidenzia una maggiore presenza di infortunati di origine straniera (21,1% vs 17,6%)”.

Mentre l’analisi per professione coinvolta “vede la prevalenza di Operai addetti a macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche con il 34,2%; Fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica (26,9%); Meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (7,9%); Artigiani ed operai specializzati della meccanica di precisione su metalli (7,9%) e Fabbri ferrai costruttori di utensili ed assimilati (6,7%)”.

Veniamo alle modalità di accadimento del settore lavorativo in studio.

Si evidenziano le seguenti tre principali modalità incidentali: “il contatto con organi di lavoro in movimento (31,0%), la caduta dall’alto dei gravi (21,7%) e l’avviamento inatteso/inopportuno di veicolo, macchina, attrezzatura (9,0%). Incidenti che, assieme alla proiezione di solidi, caratterizzano il settore avendo un peso maggiore rispetto alla loro frequenza rilevata per il complesso dei settori”. In particolare, nelle lavorazioni a freddo dei metalli “ancor più marcato è il peso degli incidenti per contatto con organi di lavoro in movimento (34,3%); nelle attività di lavorazione a caldo gli infortuni accadono principalmente per fuoriuscita di gas, fumi, aerosol e liquidi pericolosi (21,2%); nelle attività di carico e scarico è invece la caduta dall’alto di gravi l’incidente con maggior frequenza (34,6%)”.

Industria metalmeccanica: documentazione sulle misure di prevenzione

Veniamo, dunque, ai suggerimenti della scheda per conoscere le misure preventive e protettive in relazione ai principali incidenti e fattori di rischio che caratterizzano il settore.

In generale si indica, innanzitutto, che “oltre ad una corretta valutazione del rischio implementata anche grazie alla conoscenza dei fattori di rischio, in particolare delle cause infortunistiche con conseguenze più gravi, l’aspetto inerente le procedure e le istruzioni operative, associate alla corretta azione di trasferimento delle stesse e di addestramento all’utilizzo delle attrezzature, assumono un ruolo centrale per la gestione del fenomeno infortunistico”.

A questo proposito, anche per favorire lo sviluppo di documentazione a supporto della valutazione del rischio e delle attività formative, la scheda fa riferimento alle indicazioni presenti nella banca dati Inail “Profili di rischio di comparto” estratte dall’approfondimento del ciclo “Industrie meccaniche” (progetto di ricerca in collaborazione con ATS Insubria, Confindustria Varese e i soggetti dell’Organismo territoriale di coordinamento ex art. 7 del Decreto legislativo 81/2008).

Ad esempio, in relazione alle indicazioni operative volte a limitare la possibilità di contatto con organi di lavoro in movimento è stata sviluppata “la scheda mansione Addetto all’attrezzaggio e manutenzione ordinaria che illustra in modo dettagliato e sistematico, i rischi connessi alla mansione/ macchina utilizzata con i rispettivi indicatori per le misure di prevenzione e protezione”.

La scheda si completa “con la buona pratica Procedura allestimento presse che detta le principali istruzioni operative (regole e norme comportamentali) per gestire correttamente i rischi di schiacciamento degli arti superiori e di caduta di carichi durante la manipolazione di materiali, in particolare nella fasi di rimozione e di posizionamento dello stampo”.

Riguardo poi alla tipologia di incidente “caduta dall’alto di gravi”, nell’ambito del ciclo Industrie meccaniche, sono state sviluppate la scheda mansione Addetto alla movimentazione manuale e meccanica dei carichi e le buone pratiche correlate a specifiche fasi lavorative dove vengono trattate misure di prevenzione e protezione per i principali fattori di rischio”:

  • Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l’alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio,
  • Istruzione per l’esecuzione in sicurezza di spostamenti particolari con carroponte (grosse lamiere)
  • Istruzione per l’esecuzione in sicurezza di movimentazione anelli per stampi.

Se per la tipologia incidentale “avviamento intempestivo di veicolo/mezzo di trasporto” si fa sempre riferimento alla scheda mansione Addetto alla movimentazione manuale e meccanica dei carichi, si indica che per la gestione del rischio di caduta dall’alto degli operatori nelle fasi di installazione/manutenzione di impianti e macchinari è consultabile un altro documento “Cadute dall’alto – Accessibilità in sicurezza a grossi macchinari” nel quale “relativamente alle attività di montaggio, regolazione e collaudo macchine, viene illustrata l’adozione di un nuovo parco scale portatili dedicato e la definizione di specifiche misure di prevenzione e protezione (istruzioni, formazione ed addestramento, DPI, verifica e manutenzione, etc.)”.

Infine, sul tema delle attività formative/addestrative è consultabile la buona pratica sulla modalità di intervento denominata “ Formazione/ Addestramento – Break formativi”, che definisce “una forma alternativa di formazione in tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro che non avviene in aula, ma direttamente in azienda con queste caratteristiche:

  1. nei reparti e sulle postazioni di lavoro;
  2. attraverso brevi momenti ripetuti nel tempo e in orario di lavoro;
  3. con contenuti molto concreti e pratici”.

Concludiamo ricordando che la scheda riporta indicazioni anche sui fattori di rischio del settore metalmeccanico e che, riguardo ai documenti suggeriti sulle misure di prevenzione e protezione, è riportato, per ogni fonte informativa, il rispettivo link per poterla visualizzare.

Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:

Infor.mo., Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, “ Dinamiche infortunistiche nell’industria metalmeccanica”, scheda n. 23, a cura di di Diego De Merich, Mauro Pellicci, Paolo Montanari e Armando Guglielmi (Inail, Dimeila), Duccio Calderini (ATS Insubria) e Fabio Conti (Università degli studi dell’Insubria Di.S.T.A), edizione 2024 (formato PDF, 917 kB).

Fonti: Puntosicuro.it, INFOR.Mo, Inail,