Un rapporto si sofferma su intelligenza artificiale e istruzione proponendo un approccio alla sicurezza e alla salute incentrato sugli insegnanti. Le domande da porsi e i principali rischi per il carico di lavoro.

Non c’è dubbio che la pandemia da COVID-19, che ha portato ad un’interruzione del sistema educativo e ad un’impennata della digitalizzazione, abbia messo alla prova il sistema scuola e aumentato il carico mentale e lo stress degli insegnanti.

Tuttavia anche nel post pandemia sono tante le sfide per questi lavoratori connessi all’uso delle tecnologie digitali.

Infatti se sia le tecnologie digitali tradizionali che quelle basate sull’ intelligenza artificiale contribuiscono a una maggiore flessibilità per gli insegnanti, il loro uso aumenta anche le richieste di competenze tecniche anche in termini di didattica. Si tratta spesso di richieste che vanno oltre le conoscenze tecnologiche e riguardano le capacità di giudizio pedagogico e tecnologico. E lo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa e, in particolare, l’arrivo della ChatGPT porta a nuove incertezze e sfide.

A parlare di questi temi, con riferimento alla campagna europea “ Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”, è il report, in lingua inglese, dal titolo “Artificial intelligence and education – a teacher-centred approach to safety and health” (Intelligenza artificiale e istruzione: un approccio alla sicurezza e alla salute incentrato sugli insegnanti). Una relazione prodotta dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) e curata dal Dr Ulrike Bollmann, (German Social Accident Insurance – European Network Education and Training in Occupational Safety and Health – ENETOSH).

Nel presentare il documento l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:

  • Intelligenza artificiale e istruzione: le domande a cui rispondere
  • Utilizzo di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e carico di lavoro
  • Indice del documento EU-OSHA 

Intelligenza artificiale e istruzione: le domande a cui rispondere

La relazione si chiede quali siano, per gli insegnanti, le opportunità e i rischi associati all’integrazione delle tecnologie digitali nell’istruzione e nella vita scolastica in termini di salute, sicurezza e benessere. E in che modo gli insegnanti e gli istituti scolastici stiano affrontando le sfide derivanti dal rapido sviluppo tecnologico.

Ad oggi, non esistono risposte semplici e definitive a queste domande.

Infatti il ritmo di sviluppo delle tecnologie digitali è più veloce della velocità con cui la loro integrazione nel settore dell’istruzione può essere scientificamente valutata.

Poi la velocità di integrazione degli strumenti digitali varia a seconda del Paese e della struttura educativa.

Infine, non è ancora chiaro a quali condizioni le tecnologie digitali contribuiscano alla qualità dell’istruzione e se l’uso delle nuove tecnologie digitali sia stato testato per verificarne la coerenza con gli obiettivi educativi.

Si sottolinea che sia che ci si concentri sull’integrazione delle tecnologie digitali nell’istruzione, sia che ci si concentri sull’istruzione digitale, finora l’attenzione è stata rivolta principalmente ai discenti, cioè agli alunni e agli studenti. E sono rari gli studi che esaminano l’impatto delle tecnologie digitali sulla salute, la sicurezza e il benessere degli insegnanti.

Utilizzo di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e carico di lavoro

Riprendiamo dal documento alcune indicazioni sui rischi in relazione al carico di lavoro per gli insegnanti a seguito dell’utilizzo di tecnologie basate sull’ intelligenza artificiale.

Questi alcuni dei rischi segnalati:

  • Datafication: invece di essere un incentivo a essere più efficienti, la “datafication” – un processo tecnologico che trasforma in dati e in informazioni vari aspetti appartenenti alla vita sociale o individuale delle persone – della scuola può essere una fonte di lavoro extra e di fatto può aumentare lo stress “dietro le quinte” esacerbando la “vulnerabilità strutturale” degli insegnanti;
  • Fauxtomation: Neil Selwyn fa riferimento a Taylor (2018) e al suo termine “fauxtomation”, che rappresenta una tendenza nel settore informatico per lo sviluppo di sistemi online che pretendono di funzionare automaticamente, ma che in realtà richiedono un alto livello di lavoro invisibile da parte dell’uomo (Selwyn 2021, 365). Sebbene GenAI possa aiutare gli insegnanti non è necessariamente un processo semplice;
  • Confusione dei confini tra lavoro e vita privata: l’aumento del lavoro “invisibile” comporta un’attenuazione dei confini tra lavoro e vita privata;
  • Aumento del ritmo di lavoro: i sistemi basati sull’intelligenza artificiale possono contribuire ad aumentare il ritmo di lavoro degli insegnanti e quindi generare stress;
  • Aumento delle richieste cognitive: la complessità, “impenetrabilità” e conseguente mancanza di prevedibilità dell’intelligenza artificiale generativa aumentano il carico cognitivo. Questo include la richiesta posta agli insegnanti di distinguere tra i prodotti generati dalla AI/IA e quelli generati dall’uomo;
  • Aumento del monitoraggio: le “scuole smart” consentono il monitoraggio e la sorveglianza digitale non solo degli alunni ma anche degli insegnanti, utilizzando dati in tempo reale;
  • Isolamento ed erosione delle relazioni umane: riduzione dell’apprendimento e del supporto cooperativo grazie all’utilizzo di tecnologie basate sull’IA, con conseguente rischio di isolamento.

Rimandiamo alla lettura integrale del documento che riporta anche le opportunità per gli insegnanti e si sofferma su vari altri rischi. Ad esempio, quelli connessi all’autonomia e allo sviluppo professionale.

Indice del documento EU-OSHA

Riportiamo, in conclusione, l’indice del report “Artificial intelligence and education – a teacher-centered approach to safety and health”.

Executive Summary

Introduction 

1.1 Research questions

1.2 Structure of the report

Digital technologies in the education sector in Europe 

2.1 Current state of use of digital technologies in the education sector 

2.2 Traditional digital technologies in school

2.2.1 AI-based digital technologies in school

2.2.2 Learning analytics 

2.2.3 Intelligent tutoring systems

2.2.4 The AI boom

The surge in digitalisation in the education sector due to the COVID-19 pandemic and its impact on teachers 

3.1 Disruption of education 

3.2 Ad hoc digitalisation 

3.3 Rate of change in digitalisation 

3.4 Impact of the surge in digitalisation on the working conditions of teachers

3.5 The digital divide 

3.6 Impacts of the surge in digitalisation on the mental load and stress experienced by teachers

3.7 Lessons from the pandemic 

Structural model addressing the impact of digitalisation on teacher wellbeing

4.1 Key theoretical models 

4.2 Impact of digital stress on teachers’ health 

4.3 Factors determining teachers’ digital wellbeing

Opportunities and risks for teachers from the use of AI-based digital technologies 

5.1 GenAI opportunities and risks and the impact on health, safety and wellbeing of teachers

5.2 Factor model

5.2.1 Workload 

5.2.2 Autonomy

5.2.3 Professional development 

5.2.4 Ethics

5.2.5 Regulatory framework 

5.2.6 Costs 

Reflections on a teacher-centred approach to the integration of AI-based technologies in schools

6.1 New risks and potential for teachers

6.2 Strategies and measures for minimising the risks and exploiting the potential for teachers

6.2.1 European level

6.2.2 National level 

6.2.3 Institutional level

6.2.4 Teacher level 

References 

List of Tables and Figures 

Scarica i documenti da cui è tratto l’articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “Artificial intelligence and education – a teacher-centred approach to safety and health”, Report a cura di Dr Ulrike Bollmann, (German Social Accident Insurance – European Network Education and Training in Occupational Safety and Health – ENETOSH), edizione 2024. (testo in inglese)

Fonti: Puntosicuro.it, EU OSHA

Categorie: News