Una recente indagine mette in evidenza quanto la linea guida europea sulle modalità di calcolo delle sanzioni, per violazione del regolamento generale europeo, debba essere urgentemente applicata.
Un’associazione di esponenti del mondo della tutela dei dati personali ha recentemente condotto un’indagine, cui un quotidiano nazionale ha dato ampio risalto.
In questa indagine vengono messe in evidenza le principali tipologie di violazioni e, soprattutto, gli importi delle sanzioni, calcolate dall’autorità garante nazionale. Questi importi ed il numero delle violazioni vengono messi a confronto con il comportamento di altre autorità garanti nazionali, rilevando delle difformità di comportamento assolutamente straordinarie.
Si passa da paesi in cui non è stata emessa alcuna sanzione, nello specifico settore degli impianti di videosorveglianza, fino a nazioni in cui sono state emesse numerosissime sanzioni.
Ancora più differenziata risulta la situazione, se si esaminano i soggetti coinvolti.
Il rapporto tra pubbliche amministrazioni sanzionate e titolari di trattamento, riconducibili ad aziende private, risulta estremamente differenziato.
La situazione è talmente preoccupante, che negli organi comunitari si sta perfino ipotizzando che titolari del trattamento possano scegliere di individuare la propria base operativa in paesi, dove il panorama delle sanzioni è diradato e gli importi sono molto bassi.
Verrebbe così -1 dei principi fondamentali dell’unione europea, che vorrebbe in ogni modo armonizzare le modalità di applicazione di disposizioni omogenee comuni, come sono appunto quelle afferenti alla attuazione al regolamento europeo sulla protezione dati personali, in tutti paesi europei.
Per i lettori che vogliono una prova provata di quanto affermato nello studio sopra citato, mi permetto di raccomandare collegarsi a un sito, costantemente aggiornato, che permette non solo di avere un quadro generale delle tipologie di violazioni dei livelli delle sanzioni, nei vari paesi europei, ma permette anche di effettuare una ricerca con parole chiavi, che aiuta ancor meglio a individuare significativi parametri di riferimento.
Questo sito è: https://www.enforcementtracker.com
Il sito permette di effettuare un’accurata ricerca, selezionate in base al paese coinvolto, all’articolo del regolamento violato, all’importo della sanzione, alla tipologia di destinatario della sanzione e via dicendo.
Ricordiamo ai lettori che le linee guida europee sulle modalità di calcolo delle sanzioni sono state già presentate nell’articolo “ Dati personali: la proposta di linee guida per il calcolo delle sanzioni” al quale rimandiamo i lettori che vogliono avere a disposizione uno strumento oggettivo, da utilizzare in fase di analisi delle sanzioni eventualmente applicate e di avvio di possibili procedimenti di contestazione delle modalità di indagine e della determinazione dell’importo della sanzione applicata.
Fonti: Puntosicuro.it