Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato il testo della Direttiva che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro.

E’ arrivato alla conclusione (manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea) l’iter di approvazione della Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro. 

Il Percorso

Il 20 ottobre 2021 il Parlamento Europeo con 675 voti favorevoli, 2 contrari e 26 astensioni approvava una risoluzione a protezione dei lavoratori dall’amianto e di raccomandazione alla Commissione Europea di legiferare coerentemente .

Il 28 settembre 2022, la Commissione Europea ha avanzato una Proposta di Direttiva che modifica l’attuale direttiva UE sull’amianto indirizzata al Parlamento Europeo, agli Stati membri con la Commissione che chiede una rapida approvazione. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale.

Il 27 giugno 2023 è stato annunciato il raggiungimento dell’accordo provvisorio fra il Consiglio dell’UE ed il Parlamento Europeo su una nuova legge volta a rafforzare la protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione all’amianto.

Con l’approvazione del 23 ottobre 2023 giunge a conclusione il percorso che introduce i nuovi limiti di esposizione lavorativa alle fibre di amianto che passano dall’attuale valore di 0,1 fibre/cmcubo nelle 8 ore, al valore di 0,01 fibre/cmcubo nelle 8 ore.

La Direttiva dovrà essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, dopo 20 giorni dalla pubblicazione, gli stati nazionali avranno fino a due anni per recepire la nuova normativa nelle legislazioni nazionali.

Contenuti.

Revisione dei limiti massimi di esposizione lavorativa da 0,1 fibre/cmcubo a 0,01 fibre cmcubo nelle 8 ore.

Introduzione di sistemi di microscopia elettronica per la misurazione di Fibre di Amianto (entro 6 anni)

Scelta di ogni paese, nella misurazione delle fibre di Amianto, conteggio delle fibre di amianto ultrasottili (larghezza inferiore a 0,2 micrometri) (limite di 0,01 fibre/cmcubo) oppure conteggio fibre di amianto (lunghezza superiore a 5 micrometri e larghezza inferiore a 3 micrometri) (limite di 0,002 fibre/cmcubo).

Modifiche delle procedure operative nei cantieri di bonifica e nelle altre attività con l’amianto per tutelare lavoratori e cittadini.

Criteri di formazione dei lavoratori impegnati ad operare sull’amianto.

Certificazione della presenza di amianto negli stabili sottoposti a lavorazioni (demolizione, manutenzione e di ristrutturazione).

Registro di tutti i casi di malattie professionali correlate all’amianto: asbestosi, mesotelioma, cancro del polmone, cancro gastrointestinale (già presenti nella direttiva UE 148/2009) ai quali si aggiungono cancro della laringe, cancro delle ovaie, malattie pleuriche non maligne.

Prime Osservazioni.

Si tratta di misure che sicuramente vanno nella giusta direzione di abbassare i valori massimi di esposizione, irrobustendo tutta la normativa.

Viene indicata la necessità di privilegiare la prevenzione primaria (rimozione).

Si cerca di mettere in sicurezza i lavoratori impegnati nelle attività con amianto, irrobustendo le prassi operative. Anche in riferimento alle esposizioni indirette/passive.

Rimandiamo ad una successiva pubblicazione sul sito, un’analisi più accurata della Direttiva, mettendola anche a confronto con l’attuale normativa Italiana, al fine di comprendere nel dettaglio le problematiche che emergono, ed attrezzarci per produrre le proposte di recepimento della Direttiva in Italia, al fine di produrre avanzamenti sia sul DM 6/9/94, sial sul DLgs 81/08 .

Scarica il testo approvato della DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro (pdf)

Fonte: AFeVA, Puntosicuro.it