
Un documento Inail si sofferma sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei lavoratori immigrati. I contenuti del nuovo documento e gli infortuni e malattie professionali denunciati nel periodo 2019-2023.
Con una popolazione italiana che da diversi anni registra più decessi che nascite e più partenze che arrivi, con valori negativi sia nel saldo naturale (differenza tra il numero di nascite e decessi) che migratorio, la componente straniera “ha dato un contributo determinante al nostro Paese per arginare il declino demografico e aumentare la forza lavoro”.
In Italia l’immigrazione, che “conta al 1° gennaio 2024 circa 5,3 milioni di stranieri residenti (pari al 10% della popolazione totale)”, si concentra “nelle età lavorative più giovani e comprende anche un numero significativo di minorenni (conseguenza principale dei ricongiungimenti familiari), migliorando la struttura per età del nostro Paese, rallentando il calo della nostra forza lavoro e la quota degli over-65 che sarebbe salita ulteriormente. Inoltre, la fecondità delle donne straniere, seppur in diminuzione, resta superiore a quella delle italiane, con un’età media al parto delle madri straniere che però sta aumentando, riducendo il divario con le italiane”.
A fornire questo quadro, ricordando tuttavia che anche “il contributo demografico della popolazione straniera è in calo negli ultimi anni”, è un interessante documento che raccoglie una nuova analisi statistica realizzata dalla Consulenza statistico attuariale (CSA) dell’ Inail sul tema dei lavoratori stranieri.

In “Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli immigrati”, a cura di Antonella Altimari, Adelina Brusco, Silvia D’Amario, Gina Romualdi e Liana Veronico, viene approfondita la tematica degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali relativa ai lavoratori nati all’estero e immigrati nel nostro Paese confrontandoli con gli italiani.
Questi gli argomenti affrontati nell’articolo di presentazione del documento CSA:
- Infortuni e malattie professionali dei lavoratori stranieri: il documento Inail
- Infortuni e malattie professionali dei lavoratori stranieri: i dati complessivi
- Indice del documento Inail
- Infortuni e malattie professionali dei lavoratori stranieri: il documento Inail
Nell’introduzione si ricorda che, sulla base del principio generale della parità di trattamento con i lavoratori italiani, per i lavoratori stranieri “valgono le stesse norme relative all’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali; sono quindi garantiti tutti i diritti previdenziali e di tutela in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale derivanti dall’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Il lavoratore, inoltre, ha diritto alle prestazioni sanitarie ed economiche anche nel caso in cui il datore di lavoro non abbia ottemperato agli obblighi di legge o non sia in regola con i pagamenti dei contributi assicurativi.
Nei vari capitoli del documento sono analizzati i dati dell’Inail su infortuni e malattie professionali e quelli relativi all’occupazione, alla residenza e alla componente studentesca con evidenza anche per le peculiarità rispetto alle principali gestioni assicurative Inail dell’Industria e servizi, dell’Agricoltura e del Conto Stato; inoltre, “è proposta un’analisi per gli studenti delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado e per i rider”.
Si segnala anche che la principale differenza tra le fonti raccolte nel documento “riguarda la definizione di straniero che per Inail rimanda al concetto di Paese di nascita qualificando il nato all’estero tramite il codice fiscale”, mentre per le altre fonti dalle quali “sono attinte le statistiche il riferimento è dato dal possesso della cittadinanza”. È, dunque, necessario “prestare particolare cautela nell’analisi dei dati statistici in quanto gli stessi non sono del tutto confrontabili”.
Infortuni e malattie professionali dei lavoratori stranieri: i dati complessivi
Dal documento riprendiamo un insieme di dati relativi al complesso delle tre gestioni assicurative Inail: Agricoltura, Industria e servizi, Conto Stato, “quest’ultima comprensiva delle amministrazioni pubbliche e degli studenti delle scuole statali”.
I dati statistici, che si riferiscono al quinquennio 2019-2023 e che sono stati aggiornati al 30 aprile 2024, mostrano che nel complesso nel 2023 “gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail sono stati 590.215 e di questi 119.159 casi (poco più del 20%) hanno interessato i lavoratori nati all’estero”.
In particolare, l’82% circa degli infortunati stranieri “proviene dai Paesi non comunitari (97.429) e la rimanente quota dai comunitari (21.730); entrambe le aree geografiche hanno evidenziato un calo del numero di denunce complessivamente del 3% circa rispetto all’anno precedente (0,2% per i non Ue e del 13,7% per gli Ue)”. Tuttavia più alta è stata la diminuzione per i colleghi italiani: una diminuzione del 19% circa del numero di denunce.
Sempre nel complesso, i casi di infortuni mortali nel 2023 sono stati complessivamente 1.147, “di cui il 19,2% (220) ha coinvolto gli stranieri (tre su quattro quelli di origine non comunitaria); in termini assoluti si segnalano 28 decessi in meno (-15 per i non comunitari e -13 per gli Ue) rispetto all’anno precedente”. Tuttavia “l’incidenza degli infortuni degli stranieri sul totale risulta la più alta nel 2023: 20,2% a fronte di una media nel quadriennio del 17%. Leggermente più bassa è quella dei casi mortali che nel 2023 è pari al 19,2% su una media del 17,5%”.
Riprendiamo una tabella dal documento Inail:

Confrontando i dati dei lavoratori italiani si indica che nel quinquennio “le denunce dei nati all’estero hanno mostrato un andamento altalenante: una diminuzione dell’8,3% tra l’anno 2019 e il 2020, dovuto alla pandemia, una crescita del 23% circa nel biennio successivo e poi nuovamente un calo del 3% circa nel 2023”. Differenze rilevanti rispetto ai lavoratori nati in Italia che “nel periodo 2019-2021 hanno avuto una diminuzione del 14,1%, nel 2022 un aumento del 26% circa e poi nel 2023 nuovamente un calo del 19% circa rispetto all’anno precedente”.
Si indica poi che gli infortunati stranieri “sono per la stragrande maggioranza di genere maschile, poco più del 70% nel 2023, quota che sale al 93% circa tra i deceduti. I dati trovano giustificazione nella forte presenza di manodopera maschile in settori quali Costruzioni, Trasporto, Agricoltura e Fabbricazione di prodotti in metallo”. Anche in questo caso si rilevano differenze rispetto ai lavoratori italiani “che, essendo anche loro prevalentemente di sesso maschile, risultano avere un’incidenza inferiore, rappresentando nel 2023 il 63% circa delle denunce per gli infortuni in complesso e oltre il 91% per i casi mortali”
Riguardo alle malattie professionali si segnala che nel 2023 “sono state denunciate all’Inail 72.610 malattie professionali o lavoro-correlate, in crescita di quasi il 20% rispetto all’anno precedente”.
In particolare, l’8,3% delle tecnopatie “ha riguardato i lavoratori nati all’estero (6.009 casi) in aumento di quasi un terzo rispetto ai 4.642 dell’anno precedente (+31,5% per i non Ue +25,1% per gli Ue). Per gli italiani sono stati protocollati oltre 66mila casi con un aumento del 19% circa rispetto ai 56mila dell’anno precedente”.
Indice del documento Inail
Concludiamo rimandando alla lettura integrale del documento Inail “Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli immigrati” eriportandone l’indice.
PREFAZIONE
INTRODUZIONE
1. Dati dei lavoratori
1.1 Definizione di straniero nelle statistiche
1.2 Stranieri in Italia
1.3 Lavoratori assicurati
1.4 Studenti
2. Infortuni e malattie professionali denunciati nel periodo 2019-2023
2.1 In complesso
2.1.1 Infortuni sul lavoro
2.1.2 Malattie professionali
2.2 Gestione Industria e servizi
2.2.1 Infortuni sul lavoro
2.2.2 Malattie professionali
2.3 Gestione Agricoltura
2.3.1 Infortuni sul lavoro
2.3.2 Malattie professionali
2.4 Gestione Dipendenti Conto Stato
2.4.1 Infortuni sul lavoro
2.4.2 Malattie professionali
3. Infortuni e malattie professionali definiti positivi nel periodo 2019-2023
3.1 Infortuni sul lavoro
3.2 Malattie professionali
4. Approfondimenti sugli infortuni di particolari categorie di assicurati
4.1 Infortuni dei rider
4.2 Infortuni degli studenti
CONCLUSIONI
ALLEGATO 1
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
SITOGRAFIA
Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:
Inail, Consulenza statistico attuariale, “ Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli immigrati”, a cura di Antonella Altimari, Adelina Brusco, Silvia D’Amario, Gina Romualdi e Liana Veronico, edizione 2025 (formato PDF, 2,23 MB).
Fonti: Inail, Puntosicuro.it