Un documento prodotto per la campagna europea 2020-2022 sui disturbi muscoloscheletrici riporta indicazioni sull’importanza della partecipazione dei lavoratori alle attività di prevenzione. I metodi partecipativi e i fattori di successo.

Come ricordato spesso durante la campagna europea 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”, di cui PuntoSicuro è media partner, l’impatto dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) sulla salute dei lavoratori, sulla produttività e sui costi delle imprese è significativo.

Per riuscire ad affrontare e prevenire i disturbi muscoloscheletrici è necessaria, come ricordato in altri articoli sull’ ergonomia partecipativa, la partecipazione dei lavoratori: sono loro la chiave per identificare i fattori di rischio dei DMS e le soluzioni pratiche ed efficaci di prevenzione. Sono i lavoratori e i loro rappresentanti ad avere la conoscenza e l’esperienza sulle attività svolte, sono loro che possono contribuire a identificare i pericoli e a sviluppare soluzioni significative.

Proprio per rimarcare l’importanza della partecipazione dei lavoratori in queste attività di prevenzione, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) ha recentemente pubblicato il documento “Worker participation in the prevention of musculoskeletal risks at work” (Partecipazione dei lavoratori alla prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici).

La relazione dell’EU-OSHA, per il momento disponibile solo in lingua inglese, fornisce indicazioni su come i lavoratori possono contribuire a questa sfida e presenta metodi partecipativi per la prevenzione dei DMS. Sono presentati, anche attraverso diversi studi di casi sulla partecipazione efficace in vari settori, i fattori di successo, i principi guida della partecipazione e consigli di buone pratiche per le piccole imprese.

L’articolo di presentazione del nuovo documento si sofferma sui seguenti argomenti:

  • Il coinvolgimento dei lavoratori nella prevenzione e i metodi partecipativi
  • I casi sulla partecipazione efficace dei lavoratori in vari settori
  • La partecipazione dei lavoratori e i fattori chiave di successo

Il coinvolgimento dei lavoratori nella prevenzione e i metodi partecipativi

Nel rapporto dell’Agenzia europea si fa riferimento alla partecipazione di coloro che svolgono attività lavorative, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, utilizzando un approccio di problem-solving per ridurre i fattori di rischio.

Si indica che gli interventi di prevenzione dei DMS sul luogo di lavoro devono svilupparsi attraverso una serie di fasi e idealmente i lavoratori possono partecipare a ciascuna fase:

  • Valutare i rischi per identificare i problemi che devono essere affrontati.
  • Generare soluzioni per identificare e sviluppare possibili soluzioni.
  • Implementare soluzioni che riguardano l’applicazione pratica della soluzione.
  • Eseguire valutazioni per comprendere se le soluzioni stanno funzionando.
  • Assicurare la sostenibilità delle soluzioni.

Riguardo alla scelta di un metodo partecipativo, una tabella presenta una panoramica dei metodi inclusi nel rapporto.

Se ci sono anche approcci più complessivi e completi, che richiedono più risorse e assistenza per applicarli, in alcuni casi, può essere più semplice adattare i metodi al contesto specifico combinando una serie di strumenti. Per esempio, le riunioni o i gruppi di discussione possono essere il metodo di base per la partecipazione dei lavoratori nell’intero processo sviluppato per risolvere un problema di DMS relativamente semplice.

I casi sulla partecipazione efficace dei lavoratori in vari settori

Riportiamo indicazioni relative ad alcuni casi trattati nella relazione, casi che permettono di mostrare ciò che può funzionare in circostanze e ambiti diversi.

casi hanno riguardato:

  • la riorganizzazione di un laboratorio di falegnameria che ha portato a una riduzione dei rischi di DMS, a operazioni più efficienti e a un maggiore impegno dei lavoratori;
  • l’intervento in una scuola materna che ha portato a una riduzione dei rischi di DMS e ad attività fisiche più equilibrate. Gli elementi chiave dell’approccio sono stati i lavoratori che hanno dato priorità ai compiti più importanti per la cura dei bambini e si sono concentrati sull’integrazione di soluzioni con questi compiti;
  • il lavoro in cucina è stato analizzato utilizzando una serie di workshop partecipativi;
  • un’azienda agroalimentare ha organizzato un processo partecipativo sistematico di quattro anni per prevenire i DMS. Il sostegno dei professionisti della SSL e l’impegno della direzione a tutti i livelli hanno costituito la base sia per miglioramenti tangibili sia per l’istituzionalizzazione di una politica partecipativa di prevenzione;
  • una fabbrica di PVC ha coinvolto i lavoratori nello sviluppo e nella sperimentazione di carrelli per ridurre il rischio di DMS da movimentazione manuale pesante;
  • il personale di pulizia, biancheria e ristorazione di un hotel ha partecipato a un progetto di riduzione del rischio di DMS;
  • la potatura delle viti costituiva un rischio di DMS. La direzione e i lavoratori di un vigneto hanno lavorato sistematicamente per sviluppare metodi di lavoro meno pericolosi.
  • addetti alla manutenzione: un produttore ha utilizzato un video come punto di partenza per i lavoratori per analizzare e migliorare il loro lavoro.
  • un produttore di caldaie ha utilizzato dei focus group per i lavoratori e un’analisi per identificare le cause dei DMS. I lavoratori sono stati poi coinvolti nell’identificazione e nell’attuazione dei miglioramenti.

La partecipazione dei lavoratori e i fattori chiave di successo

In definitiva i metodi e gli esempi presentati nel rapporto mostrano come esista un’ampia varietà di modi per includere la partecipazione dei lavoratori nella prevenzione dei DMS. E per il coinvolgimento del maggior numero possibile di lavoratori può essere necessaria una combinazione di partecipazione diretta e indiretta.

Ci possono essere, infatti, diversi livelli di coinvolgimento relativi alle varie fasi di intervento.

Ad esempio tutti i lavoratori potrebbero essere coinvolti nella valutazione dei rischi e nella proposta di soluzioni, mentre un numero minore può essere coinvolto nella sperimentazione e nell’attuazione delle soluzioni. E poi, ancora, tutti i lavoratori potrebbero essere coinvolti nella valutazione delle soluzioni implementate.

In accordo con le precedenti relazioni dell’EU-OSHA e con altri autori, questo rapporto ritiene che il superamento della consultazione passiva a favore della partecipazione attiva dei lavoratori in tutte le fasi di un intervento sui disturbi muscolo-scheletrici porterà ad una prevenzione più efficace. Permetterà di identificare i problemi reali e di generare le soluzioni migliori. Aiuterà anche a rafforzare l’impegno e il coinvolgimento dei lavoratori nelle loro organizzazioni.

Riportiamo, in conclusione, alcuni dei fattori chiave di successo riportati nel documento:

  • impegno del management a tutti i livelli e impegno attivo.
  • tempo e risorse adeguate.
  • formazione in DMS/ergonomia, valutazione e prevenzione dei rischi e metodi partecipativi.
  • coinvolgere attivamente i lavoratori in tutte le fasi dell’intervento, dalla pianificazione alla valutazione, includendo tutte le parti interessate.
  • comunicazione efficace.

Il link al sito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.

Il link allo spazio OSHwiki sull’ergonomia partecipativa.

Fonti: Puntosicuro.it, EU Osha