Riportiamo dal sito di ANSA le informazioni in merito all’ennesimo infortunio mortale accaduto poche ore fa.

“Erano impegnati in lavori fognari, un collega ferito è grave. Il comandante dei vigili del fuoco: ‘Non sono state prese le dovute precauzioni’.

Sollevando un tombino lungo la statale 113 che collega Casteldaccia a Palermo, una strada larga appena una decina di metri con villette su entrambi i lati, tre operai si sono calati all’interno del locale della fogna, profondo circa 5 metri, per effettuare lavori di manutenzione per conto della ditta Quadrifoglio Srl, che aveva vinto l’appalto dell’Amap, l’azienda municipalizzata di Palermo.

Ma subito dopo avere fatto i primi scalini, con la pompa ancora in mano, i tre si sono sentiti male perdendo i sensi.

Non sentendoli, altri due colleghi, sempre scendendo dal tombino, hanno raggiunto il solaio in cemento per capire cosa stesse succedendo, ma anche loro sono rimasti intrappolati: l’idrogeno solforato, dieci volte sopra il limite consentito, li ha storditi subito. Un sesto operaio che si trovava all’esterno s’è precipitato per soccorrerli ma subito dopo avere inalato il gas killer è riuscito a risalire in superficie, salvandosi, anche se le sue condizioni sono gravi, ed è ricoverato al Policlinico di Palermo.”

Attendiamo gli sviluppi delle indagini, ma ad ora emergerebbe una mancanza delle minime precauzioni e le minime attività preventive e protettive per potersi approcciare a quella tipologia di lavorazione.

Fonti: ANSA