Con questo articolo vogliamo dare una piccolissima rassegna delle situazioni avvenute nei primi quattro mesi dell’anno per quanto riguarda gli infortuni mortali e di cosa sta avvenendo negli ultimi due mesi per quello che comportando in termini di controlli.

Come potrete notare ci sono differenti macro settori, non solo come si potrebbe pensare per preconcetto solo gli edili, come se non bastasse il Piemonte è attualmente la terza regione per numero di infortuni mortali, da inizio anno al 30 aprile siamo già a 21 morti sul lavoro.

Inail, 264 denunce infortuni mortali in 4 mesi 2023, +1,1%

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il mese di aprile sono state 187.324 con un calo del 26,4% sullo stessi periodo del 2022.

Lo rileva l’Istituto spiegando che le denunce di infortunio mortale sono state 264 con un aumento dell’1,1%.

Sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 23.869 (+23,8%). IL calo delle denunce nel complesso “è dovuta quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19”. 

L’Inail segnala che la decisa riduzione delle denunce di infortunio in complesso è dovuta quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19. Le 187.324 denunce sono in riduzione dell’11,1% rispetto al 2019, anno precedente il Covid. Nei primi quattro mesi del 2023 si registra un calo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati a 161.076 (-30,1%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento dell’8,8% (da 24.136 a 26.248).

Nell’aprile di quest’anno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -33,0% nella gestione Industria e servizi (140.790), un -0,2% in Agricoltura (a 7.930) e un +5,7% nel Conto Stato (a 38.604). Si osservano decrementi degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare la Sanità e assistenza sociale (-77,2%), il settore più colpito durante la pandemia. L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nelle Isole (-33,3%), seguite dal Sud (-32,9%), dal Nord-Ovest (-29,7%), dal Centro (-26,0%) e dal Nord-Est (-17,9%).

Il calo che emerge dal confronto dei primi quadrimestri del 2022 e del 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -41,1% (da 115.567 a 68.072 casi denunciati, anche qui un dato legato al Covid), sia a quella maschile, che presenta un -14,2% (da 138.926 a 119.252). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo quadrimestre 2023 sono state 264, tre in più rispetto alle 261 registrate nel primo quadrimestre 2022, 42 in meno rispetto al 2021, 16 in meno rispetto al 2020 e 39 in meno rispetto al 2019. A livello nazionale i dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno evidenziano per il primo quadrimestre 2023 rispetto al pari periodo 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 70 a 57, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 191 a 207. L’aumento ha riguardato solo l’Industria e servizi (da 219 a 227 denunce). L’aumento rilevato nel confronto tra i primi quadrimestri del 2022 e 2023 è legato solo alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 233 a 243, mentre per quella femminile si registra un calo, da 28 a 21.

Violazioni della sicurezza sul lavoro, sospese due attività (Friuli)

Sospensione delle attività di due pubblici esercizi e due attività commerciali per gravi violazioni sulla sicurezza e presenza di lavoratori “in nero”, e sanzioni irrogate per oltre 90mila euro.

E’ il bilancio di una operazione del Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Udine che, con la collaborazione dei militari delle Compagnia Carabinieri di Udine, Cividale del Friuli e Latisana, hanno effettuato nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Sono stati controllati quattro pubblici esercizi e due attività commerciali individuati a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dai Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dall’esame di banche dati. In particolare, sono state inflitte sanzioni per oltre 32mila euro in due pubblici esercizi a Lignano Sabbiadoro: un bar all’interno del quale è stata riscontrata l’omessa manutenzione dei presidi antincendio e l’omessa formazione antincendio e primo soccorso e la mancanza di una cassetta di primo soccorso; in una Sala slot è stata riscontrata l’omessa redazione del documento di valutazione dei rischi e la mancanza di una cassetta di primo soccorso, è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni sulla sicurezza. In un bar di Tavagnacco è stata riscontrata l’omessa manutenzione dei presidi antincendio e l’omessa visita medica per lavoratori minori. In un emporio di Pozzuolo del Friuli sono state riscontrate gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; in particolare la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi, l’omessa manutenzione dei presidi antincendio, la mancanza di una cassetta di primo soccorso, l’omessa formazione sulla sicurezza dei lavoratori e l’uscita di emergenza ostruita. E’ stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni sulla sicurezza. Sospesa anche l’attività di una pizzeria a Tarcento dove sono state riscontrate gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e lavoro nero.

Lavoro in nero e violazioni di sicurezza, 6 aziende sospese (Marche)

Sedici lavoratori in nero, inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (mancata valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro, della designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e di informazione e formazione in materia di sicurezza dei lavoratori).

Sono le irregolarità rilevate nel corso di vari controlli eseguiti dai carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro di Pesaro Urbino insieme all’Arma territoriale e all’Azienda sanitaria territoriale nel Pesarese.

Dalle verifiche, che hanno riguardato imprese tessili, pubblici esercizi e aziende agricole nei territori dei Comuni di Gabicce, Urbania e Tavoleto, sono emersi alcuni lavoratori irregolari in dieci imprese; per questo sei aziende sono state sospese. Per le violazioni in materia di sicurezza saranno elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 100 mila euro.
    Le ispezioni rientrano fra i controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso ed a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della sicurezza dei lavoratori, della salute ed igiene sui luoghi di lavoro. Significativi gli interventi in particolare in due aziende: nella prima è stata riscontrata la presenza del 100% del personale in nero (3 lavoratori in nero su 3 presenti) mentre nella seconda è stata accertata la presenza di manodopera irregolarmente occupata nella misura di nove lavoratori in nero su 14 presenti in azienda al momento dell’accesso ispettivo.

Controlli dei Carabinieri in edilizia, sanzioni per 35mila euro (Friuli)

Sanzioni amministrative per un ammontare di circa 35mila euro, una sospensione imprenditoriale inflitta a una ditta, un imprenditore denunciato e altre irregolarità rilevate.

E’ il bilancio di una serie di controlli effettuati dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trieste, con la collaborazione dei militari della Stazione di Rozzol e Via dell’Istria del Comando Provinciale di Trieste, contro sfruttamento del lavoro, lavoro nero e verifica della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

In particolare, sono state compiute ispezioni in varie zone della città a imprese edili, estese a 8 cantieri con verifiche per 25 lavoratori, di cui 9 sono risultati irregolari.
 E’ stato appurato che un’impresa edile italiana impiegava 4 lavoratori extracomunitari privi del permesso di soggiorno previsto per i lavoratori, motivo per il quale il datore di lavoro è stato denunciato all’autorità giudiziaria; in un altro caso a una impresa edile è stata applicata la sospensione imprenditoriale per la presenza di un lavoratore “in nero”. Ad altre due imprese infine sono state contestate irregolarità varie per l’impiego di 4 lavoratori.
Il Capitano Ottavia Mossenta, Comandante della Compagnia Carabinieri di via Hermet ha sottolineato che la “sicurezza nei luoghi di lavoro e il contrasto al lavoro nero rappresentano per l’Arma una priorità” annunciando che i “controlli proseguiranno per tutta l’estate con particolare attenzione agli impieghi stagionali”.

Sigilli ad un’azienda di Cerano: denunciati per sfruttamento del lavoro due imprenditori locali (Piemonte)

Un’azienda posta sotto sequestro e due imprenditori denunciati. É questo il bilancio dell’operazione “Lavoro Sicuro” portata a termine nella mattinata di ieri, lunedì 26 giugno, dalla polizia locale di Trecate, in collaborazione con l’Ispettorato del lavoro, l’Asl di Novara e la polizia provinciale.

L’azienda sequestrata si trova a Cerano, dove sono residenti anche i due imprenditori denunciati per i reati di sfruttamento del lavoro, lesioni personali colpose gravissime, deposito incontrollato di rifiuti sul suolo; ai due sono stati contestate anche una serie di violazioni connesse con l’igiene e la sicurezza sul posto di lavoro, che hanno determinato il sequestro preventivo dell’azienda con l’apposizione dei sigilli.

L’indagine era stata avviata qualche settimana fa dagli agenti trecatesi a seguito di un controllo incrociato delle residenze sul territorio: la verifica aveva portato i vigili a individuare un sistema che consentiva a cittadini extracomunitari di ottenere il permesso di soggiorno attraverso false dichiarazioni di residenza.

Nella giornata di ieri, quindi, gli agenti hanno dato seguito al decreto di ispezione emesso dalla Procura della Repubblica di Novara nei confronti dell’azienda di Cerano.

Infortuni sul lavoro, Cgil ha consegnato a Cirio 25 esposti (Piemonte)

Un presidio sotto il grattacielo della Regione Piemonte per parlare di sicurezza sul lavoro e denunciare “le carenze delle iniziative di controllo e prevenzione”, con consegna al presidente Alberto Cirio di 25 esposti presentati alle Asl nei giorni scorsi dalle rappresentanze Rls e Rlst.

A promuoverlo, questo pomeriggio, la Cgil Piemonte che vuole, con questo gesto, “sensibilizzare l’attenzione della Regione – ha spiegato il segretario Giorgio Airaudo – e chiedere che faccia sì che partano tempestivamente i corsi di formazione per gli 80 nuovi ispettori che arriveranno in Piemonte il 10 luglio”.
“Quest’anno – ha ricordato Airaudo – siamo la terza regione per numero di morti sul lavoro, 21 nel primo quadrimestre. Noi ribadiamo che più ispettori e ispezioni riducono infortuni e morti, vanno quindi fatte prima, per prevenire, e non dopo che è successo qualcosa. Abbiamo presentato alle Asl questi primi esposti che ora consegniamo a Cirio politicamente, perché ci aspettiamo che nei poteri che ha la Regione si sollecitino le ispezioni e si attivino le formazioni”.
“Ricevere da parte vostra che siete sul campo, una segnalazione così documentata sarà di aiuto per tutti noi”, ha risposto Cirio che ha ricordato la convocazione, qualche mese “qualche mese fa, del Tavolo regionale sicurezza sul lavoro.
Abbiamo tante cose buone ma dobbiamo fare in modo che non restino sulla carta. La tutela della vita è una priorità, un fattore di civiltà e questa documentazione – ha assicurato – non andrà in un cassetto ma la analizzerò è cercherò di dare puntale riscontro”.

Sicurezza in cantieri edili, in Liguria metà imprese irregolari (Liguria)

Nei giorni scorsi i Carabinieri hanno compiuto controlli nei cantieri edili per verificare le misure di sicurezza e contrastare il lavoro sommerso.

Sono state 28 le imprese ispezionate in Liguria, 13 sono risultate irregolari.

Quattro sono state sospese “per gravi violazioni sulla sicurezza”͘ Complessivamente sono state fatte sanzioni per 75 mila euro. Le posizioni lavorative esaminate sono state 60, 5 quelle irregolari͘.
“Ringraziamo i carabinieri per la loro attività: così si riesce a mettere un freno al fenomeno del dumping contrattuale garantendo la sicurezza dei lavoratori ed evitando la concorrenza sleale alle imprese che invece rispettano le regole.
Serve l’assunzione di nuovo personale per aumentare i controlli nei canteri e ampliare la rete di chi opera per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro come ispettori, medici e operatori Asl, Inail e Inps. La sicurezza sul lavoro deve essere sempre una priorità per le imprese: a breve partirà la sperimentazione del badge elettronico nei canteri genovesi, uno strumento unico in Italia”, dice Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.

Controllo cantieri, quattro operi in ‘nero’ e 93 irregolari (Sicilia)

I carabinieri del nucleo operativo del gruppo tutela lavoro di Palermo hanno trovato 4 lavoratori ‘in nero’, 93 irregolari, uno che percepiva il reddito di cittadinanza, in 38 imprese controllate ed elevate sanzioni per 278.333 euro.

È il bilancio dei controlli nell’ultimo mese nei cantieri edili, sia pubblici che privati, nel territorio della provincia.

Sono state accertate, inoltre, diverse violazioni sulla sicurezza, l’igiene e la salute sui luoghi di lavoro.
Come non aver protetto le pareti del fronte di attacco degli scavi; ponteggio metallico non conforme; la mancanza di parapetti; il pericolo della viabilità in cantiere da parte dei lavoratori, le inesatte procedure rispetto a quanto stabilito dal coordinatore della sicurezza, la mancata formazione e la mancata messa a terra di grosse masse metalliche.
Nove cantieri sono stati sospesi per gravi violazioni in materia di sicurezza, che nella quasi totalità riguardava il rischio di caduta dall’alto e la mancata formazione sui rischi.
Sono emerse responsabilità anche da parte di alcuni committenti dei lavori, che avevano omesso di verificare l’idoneità tecnico professionale delle imprese a cui sono stati affidati i lavori.

Incidente sul lavoro a Masserano. Un uomo precipita da 8 metri di altezza: è grave (Piemonte)

Ennesimo incidente sul lavoro, a Masserano nel biellese, in una frazione di San Giacomo. Per cause ancora in corso di accertamento, un uomo è caduto dal tetto di un capannone precipitando per per circa 8 metri di altezza e sarebbe in grave condizioni. I soccorsi sono stati immediati, sul posto i sanitari del 118 e le forze dell’ordine stanno facendo i rilievi per ricostruire la dinamica.

Tragedia sul lavoro a Novi Ligure, muore un operaio di 37 anni (Piemonte)

Incidente sul lavoro a Novi Ligure: un operaio di 37 anni ha perso la vita mentre lavorava alla ristrutturazione di Palazzo Durazzo, storico edificio cittadino. Al momento sono in corso le indagini dei carabinieri per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente. Ma sarebbe stata fatale una ferita all’arteria femorale, provocata probabilmente da un vetro.

Il giorno nero del lavoro in Lombardia: 3 operai morti in meno di 7 ore (Lombardia)

Dalle 8.41 alle 15.30, meno di sette ore. Poco più di 400 minuti per dire addio a tre uomini. Una vittima ogni 133 giri di lancette. Praticamente una ogni due ore, poco più. È il giovedì nero della Lombardia, teatro oggi di tre incidenti sul lavoro costati la vita a tre uomini. La scia di sangue è partita dal Milanese per poi allungarsi fino al Bresciano e alla Brianza. 

Il primo dramma si è consumato alle 8.41 in punto a Trezzano sul Naviglio. Lì a perdere la vita è stato il 25enne Ruman Abdul, cittadino del Bangladesh, una casa in zona Stadera a Milano. Era al suo primo giorno di lavoro – con un contratto ancora non registrato – alla Crocolux, un’azienda attiva dal 1973, specializzata nella produzione di borse e accessori in pelle e ora gestita da imprenditori cinesi. Sembra, stando ai primi accertamenti, che il 25enne stesse spostando insieme ad alcuni colleghi un macchinario in un magazzino della ditta. Improvvisamente, per cause ancora da accertare, proprio il macchinario lo ha schiacciato. Soccorso dai vigili del fuoco, che lo hanno “liberato”, e dagli equipaggi del 118, il ragazzo è stato accompagnato in elicottero al pronto soccorso del Niguarda, dove qualche ora dopo i medici non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso. 

E proprio qualche ora dopo, alle 11.31, una nuova tragedia si è consumata a Bagolino, in provincia di Brescia. A farne le spese è stato un 33enne morto mentre tagliava alcuni alberi in località Cerreto. Secondo i primi accertamenti, stava lavorando per conto di una società che si occupa di potature. Travolto da un tronco, è deceduto praticamente sul colpo e a nulla è servito l’intervento dei sanitari del 118. 

Quattro ore dopo, alle 15.30, un nuovo infortunio. Un nuovo morto. Teatro del dramma un cantiere a Macherio, in Brianza, in via Cavour. Un operaio di 62 anni, residente a Cantù, era al lavoro all’interno di un cantiere di ristrutturazione di una abitazione e in quel momento era occupato in alcune operazioni a ridosso di una piscina su cui erano stati installati alcuni pannelli sulla recinzione a una altezza di circa due metri. Forse per un malore o dopo aver perso l’equilibrio, il 62enne è caduto all’indietro, sbattendo la testa. Una caduta che non gli ha lasciato scampo: anche per lui non c’è stato nulla da fare. 

Ancora un incidente sul lavoro, dopo i 3 morti in poche ore: operaio in ospedale (Lombardia)

Un operaio di 51 anni è rimasto ferito in un incidente sul lavoro poco dopo le 7 di venerdì, a Melzo (Milano). L’infortunio arriva dopo una giornata funesta come quella di giovedì dove in tutta Italia sono morte cinque persone in infortuni, tre nella sola Lombardia, incluso uno nel Milanese, presso la Crocolux di Trezzano Sul Naviglio, al suo primo giorno in azienda.

Ancora da capire la dinamica dell’incidente nella ditta di Melzo, in via Primo Maggio 1. Sul posto sono intervenuti due equipaggi dell’Agenzia regionale che gestisce il 118, con ambulanza e automedica. Il ferito, che per fortuna non sarebbe in pericolo di vita, è stato trasferito in codice giallo all’ospedale San Raffaele di Milano. 

Per capire la dinamica dell’ennesimo incidente sul lavoro, nell’azienda sono arrivati anche gli agenti della polizia locale di Melzo.

Fonti: ANSA, Novaratoday, Quotidianopiemontese, Milanotoday