Indicazioni sui fattori di rischio negli infortuni domestici con particolare riferimento ai rischi nelle cucine, ai rischi elettrici e alla prevenzione delle ferite da taglio. I suggerimenti e le buone prassi.
Come ricordato nel documento “ Infortuni nelle abitazioni. Manuale tecnico per gli operatori della prevenzione”, gli incidenti domestici comportano spesso un numero di infortuni mortali che può supera numericamente anche quello conseguente a incidenti stradali o ad infortuni sul lavoro. Ad esempio nel 2017, come ricorda il Ministero della Salute in un sito dedicato al Piano nazionale della Prevenzione, sono stati censiti 4,4 milioni di incidenti domestici, 3,3 milioni di persone coinvolte per una stima di 55,4 infortunati su 1000 abitanti (Istat Multiscopo sulle famiglie: aspetti della vita quotidiana – Anno 2017 INAIL Banca dati statistica).
E se – come sottolinea il manuale tecnico citato sopra – “il domicilio è inviolabile per principio costituzionale, non si deve accettare che rappresenti un rischio per la salute degli individui che vi abitano”.
Concludiamo dunque, con questo articolo, un breve approfondimento sui principali rischi a cui siamo esposti tra le mura domestiche, con riferimento ad alcune indicazioni presenti sul sito web (spazio “ Per una casa più sicura e più sana”) dell’Arma dei Carabinieri e sul sito dell’ Ufficio prevenzioni infortuni (UPI), un centro elvetico che si occupa della ricerca e della riduzione e prevenzione degli infortuni.
Dopo aver già parlato, in precedenti articoli, di liste di controllo sugli incidenti domestici, di rischi di caduta, di sostanze pericolose e di incendi, oggi l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:
- Carabinieri: i rischi di infortuni e la prevenzione nelle cucine
- Carabinieri: l’elettricità e il rischio di folgorazioni, corto circuito e incendio
- UPI: ferite da taglio, cocci e barattoli di latta
Carabinieri: i rischi di infortuni e la prevenzione nelle cucine
Partiamo dalle pagine web dell’Arma dei Carabinieri che si soffermano sui rischi di infortuni domestici in vari ambienti della casa.
Ci soffermiamo in particolare sulla cucina che “è il luogo potenzialmente più pericoloso della casa perché le attività che vi si svolgono comportano l’uso di apparecchiature a gas ed elettriche (a contatto diretto con l’acqua) e l’impiego di materiali pericolosi (liquidi bollenti, sostanze infiammabili, tossiche e caustiche)”.
Questi alcuni consigli riportati:
- “le condizioni principali di rischio in cucina sono la disorganizzazione e il disordine. Per diminuire le occasioni di infortunio è necessario che ogni cosa sia a suo posto e direttamente raggiungibile dalla postazione di lavoro;
- è preferibile non collocare mobili pensili sopra il piano dei fornelli per evitare che gli oggetti in essi riposti cadano sul fuoco o ribaltino pentole a temperatura di cottura;
- la zona fornelli è la più pericolosa per il rischio di entrare a contatto con la fiamma, con utensili roventi e con liquidi bollenti. Non avvicinatevi ai fornelli accesi con indumenti svolazzanti di materiale infiammabile, come per esempio le vestaglie di nylon;
- tenete presente che il piano di cottura dovrebbe essere dotato della termovalvola per l’interruzione della erogazione del gas in caso di spegnimento della fiamma e della fiamma controllata che consente di cuocere a fuoco lento i cibi e di evitare la fuoriuscita dei liquidi dalla pentola;
- è utile installare rivelatori di fumi o gas, inseribili in normali prese di corrente;
- sostituite periodicamente il tubo di raccordo del gas anche se in apparenza integro e funzionante;
- usate correttamente la cappa di aspirazione fumi e controllate lo stato del filtro;
- verificate che il forno a microonde non presenti danneggiamenti, che lo sportello si chiuda bene e che le cerniere e gli elementi di chiusura siano intatti. Questi forni emanano, se non sono ben custoditi, onde elettromagnetiche la cui esposizione potrebbe risultare pericolosa;
- la pentola a pressione può provocare scoppi con sollevamento violento del coperchio e fuoriuscita del liquido bollente: ciò si verifica soprattutto con oggetti di cattiva qualità e privi di valvole di sicurezza o per un uso sbagliato della pentola. Verificate periodicamente il buon funzionamento della valvola di sicurezza, rispettate il segnale di quantità massima riportato all’interno della pentola e non usate un fuoco troppo alto;
- non collocate il frigorifero in prossimità di fonti di calore (stufe, fornelli, etc.) e non posizionatelo vicino a lavandini poiché eventuali spruzzi d’acqua sulle parti elettriche potrebbero provocare cortocircuiti;
- vigilate con particolare attenzione sui bambini che spesso (e non dovrebbero) trascorrono gran parte del loro tempo in cucina. Gli infortuni domestici più frequenti di cui sono vittime e che si verificano in cucina riguardano:
- ustioni da pentole roventi o da liquidi bollenti oppure da tegami raggiunti mentre sono nel forno o sul piano di cottura;
- inalazione di piccoli oggetti;
- avvelenamento/ustione per ingestione di sostanze pericolose appoggiate in luoghi accessibili o riposti a portata di bambino (es. nel sotto-lavello);
- ferite con forbici, coltelli o altri oggetti taglienti;
- ustioni col ferro da stiro;
- scossa elettrica dagli elettrodomestici”.
Carabinieri: l’elettricità e il rischio di folgorazioni, corto circuito e incendio
Lo spazio web “ Per una casa più sicura e più sana” si sofferma anche sul rischio elettrico.
Si sottolinea che gli impianti elettrici non a norma “possono comportare il rischio di folgorazioni, corto circuito, incendio”. E per evitare ciò, “è bene: prevedere la ‘messa a terra’ dell’impianto elettrico; proteggere l’impianto con l’interruttore differenziale; installare prese con alveoli schermati”. Inoltre l’impianto “deve essere sottoposto a manutenzioni periodiche o, comunque, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità. L’installazione e la manutenzione degli impianti elettrici devono essere eseguite da tecnici abilitati, che, a fine lavori, sono tenuti a rilasciare la dichiarazione di conformità”.
Inoltre per ridurre il rischio elettrico in casa, è buona regola:
- “evitare di forzare l’introduzione di spine con standard diversi dalla corrispondente presa;
- sostituire le prese ‘vecchie’ con delle nuove provviste del marchio CE;
- evitare il collegamento prolungato alle prese a muro di adattatori, prese multiple, ‘ciabatte’ e prolunghe, che potrebbero aumentare il rischio di sovraccarico provocando scintille e incendi;
- evitare di stendere prolunghe sotto i tappeti;
- non lasciare fili scoperti sotto tensione;
- disattivare l’impianto elettrico con l’apertura dell’interruttore generale prima di eseguire qualsiasi intervento sull’impianto stesso”.
E in caso di incendio:
- “staccare la corrente;
- non gettare acqua su impianti elettrici sotto tensione;
- non esitare a richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco”.
Rimandiamo alla lettura integrale di quanto contenuto nel sito che si sofferma anche sull’acquisto di elettrodomestici e sui consigli per il loro uso in sicurezza.
UPI: ferite da taglio, cocci e barattoli di latta
Concludiamo questa breve rassegna dei rischi di infortuni domestici passando al contenuto del dossier “Pericoli in casa” sul sito dell’ Ufficio prevenzioni infortuni (UPI), che fa specifico riferimento agli infortuni domestici che avvengono ogni anno in Svizzera.
Una parte del dossier è dedicata alle ferite da taglio (“ Cocci e barattoli di latta. Evitare le ferite da taglio”) e, in particolare, a cosa fare con il coperchio tagliente di un barattolo di latta o con i cocci di un bicchiere rotto.
Infatti “basta un attimo per tagliarsi”, ma “con alcuni semplici accorgimenti, tuttavia, è facile evitare questo tipo d’infortunio”.
Questi i quattro consigli principali:
- “Indossa guanti di protezione quando manipoli cocci di vetro o barattoli di latta
- Non lasciare in giro cocci di vetro o barattoli di latta
- Si è rotto un bicchiere? Raccogli i cocci e pulisci bene tutta l’area
- Usa un apriscatole che non crea bordi taglienti”.
Il documento riporta anche un caso relativo a comportamenti sbagliati e a rischio:
- “poco dopo colazione lasci cadere un bicchiere. Vai di fretta, per cui ti limiti a raccogliere i cocci più grandi con paletta e scopino, li metti in un angolo e corri al lavoro. La sera torni a casa, togli le scarpe, vai in cucina… sul pavimento è rimasto un frammento di vetro. Inevitabilmente ci cammini sopra e ti tagli”.
La causa degli infortuni da taglio e da punta (in Svizzera provocano ogni anno circa 57.000 ferite) è, come mostrato nell’esempio, “spesso riconducibile a negligenza o comportamenti sbagliati”.
Si indica che per evitare di tagliarsi con cocci di vetro e barattoli di latta “basta seguire alcuni semplici accorgimenti. Quando si rompe un oggetto di vetro è importante raccogliere accuratamente tutti i cocci, anche quelli più piccoli”.
Ecco come procedere:
- “Indossa guanti antitaglio”.
- “Raccogli a mano i cocci più grossi, avvolgili in diversi fogli di giornale e buttali nella spazzatura. I bicchieri e altri oggetti in vetro, infatti, hanno una composizione chimica speciale e non possono essere eliminati con il vetro usato”.
- “Raccogli i frammenti più piccoli con la paletta e lo scopino, avvolgili in carta da giornale e buttali via”.
- “Pulisci l’area in cui si sono sparsi i cocci con un panno umido che provvederai ad eliminare”.
Mentre per evitare di farsi male con i barattoli di latta si consiglia di procurarsi un buon apriscatole: i “modelli che tagliano il bordo esterno e non lasciano parti taglienti sono particolarmente sicuri”.
Concludiamo segnalando i vari argomenti trattati sul sito dell’Arma dei Carabinieri e nel dossier di UPI in relazione alla sicurezza nelle case:
- “Per una casa più sicura e più sana”:
- elettricità
- il gas
- l’acqua
- il fuoco
- possono essere tossici
- gli alimenti
- giocattoli
- il rischio di cadere
- in cucina
- in bagno
- in soggiorno
- in camera da letto
- la stanza dei piccoli
- protezione della casa
- Dossier “Pericoli in casa”:
- prevenire gli infortuni domestici
- soffocamento
- proteggersi dal fuoco e dal calore
- fuochi d’artificio
- grill
- gas
- veleni e prodotti chimici
- elettricità
- cocci e barattoli di latta
Fonti: Puntosicuro.it