normativeIl 7 luglio è stato approvato un nuovo Accordo Stato-Regioni che disciplina i requisiti della formazione per i servizi di prevenzione e protezione nelle aziende. Se ne parla in un convegno gratuito a Brescia il 27 luglio.

Una delle colonne portanti di ogni strategia di prevenzione di infortuni e malattie professionali è sicuramente una valida ed efficace formazione alla sicurezza dei vari attori che interagiscono con la sicurezza aziendale. E particolarmente rilevante è la formazione degli addetti (ASPP) e dei responsabili del servizio prevenzione e protezione nelle aziende (RSPP), ruoli determinanti nella valutazione e gestione dei rischi aziendali.

Per questo motivo è stato lungo e delicato il lavoro svolto in questi ultimi tre anni attorno alla revisione dell’ Accordo sulla formazione degli RSPP e ASPP del 26 gennaio 2006, “Accordo tra il Governo e le regioni e province autonome, attuativo dell’articolo 2, commi 2, 3, 4 e 5, del decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195”. Un accordo da aggiornare, da rendere coerente con il nuovo quadro normativo delineato dal D.Lgs. 81/2008 e dai successivi Accordi in materia di formazione approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.

E finalmente il 7 luglio 2016 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato un nuovo “ Accordo finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni”. Un accordo non solo importante per migliorare la qualità della formazione erogata a ASPP e RSPP, ma significativo anche per la formazione di molti altri soggetti che sono coinvolti nella gestione della sicurezza aziendale. Il nuovo accordo infatti modifica, aggiorna e corregge diverse norme e accordi in materia di formazione.

Proprio in merito alla rilevanza di questi nuovi accordi e all’importanza di conoscerne per tempo le caratteristiche e le modalità applicative, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro ( AiFOS), che da anni svolge attività formative e attività di ricerca in ambito formativo, ha organizzato a Brescia il 27 luglio 2016 un convegno gratuito di studio e approfondimento dal titolo “RSPP 2016 – il nuovo Accordo Stato-Regioni”.

Ricordiamo che, come indicato nel Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), tra i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione c’è l’individuazione dei fattori di rischio, la valutazione dei rischi e l’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro. Ma anche l’elaborazione, per quanto di competenza, delle misure preventive e protettive, dei sistemi delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali, la partecipazione a specifiche riunioni periodiche e la proposta di programmi di informazione e formazione dei lavoratori.

Nel convegno sarà presentato il nuovo accordo con riferimento particolare agli aspetti strettamente formativi di ASPP e RSPP, agli aspetti giuridici e alle conseguenze dell’accordo sui percorsi formativi di molte altri ruoli aziendali.

Mercoledì 27 luglio 2016, dalle 14.30 alle 17.30, si terrà dunque a Brescia, presso il Park Hotel Cà Nöa, in via Triumplina, 66 (Sala Olimpia), il convegno “RSPP 2016 – il nuovo Accordo Stato-Regioni”.

Il programma del convegno:

Apertura dei lavori

– Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS

Interventi

– Donato Lombardi, Rappresentante della Provincia di Trento in Conferenza Stato-Regioni: “L’impianto del nuovo Accordo Stato-Regioni 7 luglio 2016”

– Lucio Fattori, Formatore e consulente in salute e sicurezza sul lavoro: “Come cambia la Formazione nei Moduli A, B e C”

– Rocco Vitale, Presidente AiFOS: “Gli allegati dell’Accordo Stato-Regioni 7 luglio 2016”

– Maria Frassine, Responsabile Ufficio Studi e Legislativo AiFOS: “Aspetti giuridici e normativi”.

Dibattito e chiusura dei lavori

Fonti: Puntosicuro.it